Una voce per il Madagascar

I “bambini buoni” di Manina Consiglio  

Grinta targata Posillipo, il sole del Madagascar che si riflette sul volto.  

Manina Consiglio è in Italia per parlare della sua associazione, “Bambini di Manina del Madagascar“, nata nel 2004, che tanto ha contribuito in questi anni a innalzare il livello di scolarità e diffondere tra i giovani la speranza in un futuro migliore. Oggi le scuole fondate da Manina, le “Tsaiky Tsara” sono quasi 200 e consentono a 11mila  bambini di accedere gratuitamente all’istruzione.   

“La formazione umanistica mi ha aiutato moltissimo”, dice Manina Consiglio, l’angelo di Nosy Be, la località del Madagascar dove vive da 11 anni. “Sono una professoressa di filosofia in pensione che cercava il buen ritiro e ha trovato invece la responsabilità dell’impegno quotidiano verso chi è meno fortunato di noi”.   

“Quale è stata la scintilla che è scoccata tra lei e il popolo del Madagascar?”, le chiediamo al telefono  (Manina è in Italia per una serie di conferenze). “Ho sentito l’urgenza di dedicarmi ai bambini, al futuro della società” , risponde con semplicità.  

Ha iniziato nel 2004, prestando il proprio denaro per finanziare le scuole esistenti. “A Ambatoloaka, il mio villaggio, ho mandato la prima volta a scuola 80 alunni”, ci racconta.   

Quando incontra le prime difficoltà, Manina decide che è tempo di costruire una propria scuola senza interferenze e discussioni con le autorità locali. Le inaugurazioni, da allora, si moltiplicheranno e gli “aiuti di parenti e amici non bastano più”.  

Nasce così l’associazione “Bambini di Manina del Madagascar“, a cui aderiscono volontari da tutto il mondo, anche turisti che arrivati a Nosy Be si sentono attratti dallo spirito di  servizio.   

Il nome delle scuole fondate da Manina è “Tsaiky Tsara” che in malgascio significa “bambini buoni“. Ogni  scuola nasce su richiesta del capo del villaggio che presenta una lista dei bambini interessati. Tutti i potenziali alunni hanno diritto alla retta gratuita e al materiale didattico. Ogni scuola segue il programma didattico malgascio-francese e gli insegnanti sono tutti locali. Sono, in totale, 199 le scuole gratuite e più di 11mila i bambini che vi studiano.   

“E’ importante – ci dice l’angelo di Nosy Be – non sovrapporsi alla cultura locale, occorre rispettare gli usi e i costumi del luogo, niente cemento, ma capanne che risultino vivibili e non deturpino l’ambiente. Aiutare il Terzo mondo – ci spiega – non è omologare le persone ai nostri modelli di rappresentazione del mondo, ma potenziare quelli esistenti”. Mai concetti filosofici sono stati usati in modo così concreto. Brava Manina.   

Fonte: http://www.tgcom.mediaset.it/ 

Manina, l’angelo del Madagascar

Dall’istruzione alla sanità, passando per il sostegno ai carcerati e a tutti i bisognosi: 20 anni di solidarietà

Chi ha conosciuto Manina Consiglio non può dimenticarla.  

Non perché sia una persona apparentemente speciale, ma semplicemente perché i racconti di quanto ha realizzato in Madagascar non ha eguali e lascia dentro la nostalgia del bene e della promozione umana.  

In venti anni dall’istruzione all’assistenza sanitaria, passando per il sostegno ai carcerati, ai bisognosi è giunta a promuovere il suo territorio fino a creare uno splendido villaggio turistico finalizzato all’autonomia finanziaria della popolazione locale.  

Originaria di Vietri sul Mare, ha insegnato filosofia a Napoli fino a quando, ritiratasi dal lavoro, decide di trascorrere un breve periodo di vacanza in Madagascar.  

Mai avrebbe immaginato di restarvi per oltre venti anni realizzandovi numerosissime opere semplici, ma che hanno cambiato la vita di migliaia di persone.  


Nel 2001 la sua prima Scuola Materna gratuita Tsaiky Tsara, che vuol dire 
bambini buoni, e oggi le scuole materne, elementari e secondarie ubicate a Nosy Be e sulla grande isola del Madagascar sono ben 252.  

Al ritorno in Madagascar, dopo la sua prima vacanza, Manina vive l’isola e ne conosce il disagio profondo sconosciuto ai turisti che hanno i loro circuiti lontani dalla sofferenza e dall’alienazione.  

Inizialmente ha provveduto alle necessità dei bambini in prima persona, con fondi personali. Poi amici, conoscenti, suoi ex studenti hanno cominciato ad apprezzare la bontà di opere realizzate con pochi spiccioli, senza organizzazione né intermediari.  

È così che la carità vissuta è diventata stile per tanti coinvolgendo migliaia di persone che ricevono assistenza e soprattutto la restituzione della dignità.  

Solo nel 2004 decide di costituire un’associazione no profit per tenere in vita e ampliare le opere realizzate.  

Lo stesso anno viene insignita del riconoscimento di Chevalier de l’ordre national de la République du Madagascar e, nel 2008, il Presidente Napolitano le conferisce l’onorificenza di Ufficiale della Repubblica Italiana per meriti 

Lo stesso anno, tra gli altri riconoscimenti, riceve a Cava de’ Tirreni il premio Mamma Lucia.  

Intanto la sua opera si estende e sul modello semplice e spontaneo di rispondere ai bisogni della popolazione vede accrescere il numero di persone aiutate a ritrovare la strada per emanciparsi.  

Il numero di studenti scolarizzati nelle scuole, che lei costruisce e dona alle autorità locali pur vigilandone l’uso corretto, giunge a 13mila.  

Oltre ai licei classico, tecnico-professionale per Elettricisti, Meccanici ed Elettrotecnici, e per Operatori turistici, fonda una scuola agraria e istituisce corsi di alfabetizzazione per adulti, tanto in città quanto in prigione oltre a una biblioteca aperta a tutti.  

La sua opera instancabile ha favorito l’assunzione di ben 200 docenti da parte dello Stato che ha dovuto riconoscere la bontà del modello proposto da Manina.  

Dopo l’aiuto concreto alle persone più povere che hanno ricevuto i mezzi di sussistenza per una vita più serena, l’altro aspetto curato da Manina è stato quello sanitario.  

Le cure sono tutte a pagamento in Madagascar e anche un piccolo problema a causa della mancanza di mezzi economici può diventare una malattia grave talvolta causa di morte o di invalidità.  

Nell’Ospedale pubblico della città (Hell Ville) è stata costruita la stanza per il chirurgo, due stanze a pagamento con toilette interne, una Maternità, uno studio dentistico. La costruzione di una sala operatoria nell’ospedale locale, l’acquisto di un’ambulanza, visite, medicinali e interventi chirurgici gratuiti, tre dispensari per i farmaci, piccoli interventi autorizzati dal Ministero della Salute malgascio, una sala parto nell’ospedale di Hell Ville, latte in polvere o concentrato per bambini le cui famiglie non hanno la possibilità di comprarlo.  

L’assistenza sociale è per Manina un diritto per tutti. L’assistenza ad anziani e paraplegici è vissuta in modo particolare in una casa con personale specializzato che offre vitto alloggio e assistenza sanitaria. Alle trecento persone che segue, Manina garantisce 10 kg di riso ciascuno ogni mese. Tra le necessità che ha individuato sul territorio vi era lo stato in cui versavano i carcerati. Ha portato l’acqua al carcere di Hell Ville e ha costruito tre vasche.  

Si è occupata anche della loro alimentazione: un sacco di riso da 60 kg al giorno, carne, pesce, fagioli per ben quattro volte la settimana, oltre ai vestiti e ai medicinali.  

Con gli aiuti ricevuti, è riuscita a costruire un’altra ala nel carcere di Hell Ville e un centro di rieducazione dei minori finalizzato al loro reinserimento sociale.  

Ha coniugato così il risollevamento dello stato di prostrazione in cui versavano con la prospettiva del dopo carcere.  

 A chiunque bussi alla sua porta vengono offerti ascolto e assistenza fin dalle prime ore dell’alba. Tuttavia a Manina tutto questo non è sembrato sufficiente. Preoccupata dell’emancipazione della sua gente, ha pensato di sviluppare il turismo in luoghi meravigliosi perché i viaggi diventassero solidali e fornissero il necessario a un popolo in difficoltà.  

Costruisce allora dieci bungalow e cinque camere della Pensione La Merveille, intestati all’associazione malgascia Tsaiky Tsara, per una gestione autonoma del Turismo Solidale. I proventi sono utilizzati per tutte le necessità della popolazione malgascia.  

A questo ha affiancato un campo da basket, sei campi da bocce e due toilette pubbliche.  

La cucina, assicura Manina ai tanti turisti che si avvicendano nella sua struttura, è anche napoletana. Si gustano piatti tipici della nostra regione in una terra lontana divenuta più vicina grazie all’ambasciatrice Manina che ha portato un po’ del cuore del Sud e di Napoli in questo angolo di paradiso che necessita dell’aiuto di tutti per rendersi autonomo e vivere a pieno la propria vita.  

Con grande orgoglio Manina afferma che quest’anno ben 37 dei suoi studenti hanno superato la maturità e si sono iscritti all’università pubblica malgascia.  

Il Ministero del l’Istruzione le ha conferito il Riconoscimento per il “Prezioso contributo nel miglioramento dell’Educazione nel Madagascar di cui va fiera, ma a renderla entusiasta è la costruzione, con fondi ministeriali, di un grande Centro per la Rieducazione di 36 minori e il loro reinserimento sociale, che così potranno continuare i loro studi e costruirsi un avvenire.  

Un ulteriore tassello nel grande mosaico della carità costruito grazie alla tenacia di una persona che continua a dire di non aver fatto nulla di speciale che chiunque avrebbe fatto al suo posto. C’è da crederle?   

fonte: www.cronachedellasera.it  

La mia Africa? 200 scuole per i poveri

Manina Consiglio, docente di filosofia in pensione, 11 anni fa partì come turista per il Madagascar. Da allora non è più tornata. Oggi è un’eroina in tutto il Paese: nei suoi istituti studiano gratis 11mila ragazzi  

L’«angelo di NosyBe» viene da Posillipo. 

La donna grazie alla quale oggi in Madagascar oltre 11mila bambini possono studiare gratuitamente sfuggendo a un destino certo di miseria e analfabetismo non ha solo l’accento, ma anche la proverbiale grinta partenopea.  

Manina Consiglio, 67anni, professoressa di filosofia in pensione, vive da 11 anni a Nosy Be, “l’isola dei profumi”, nord-ovest di Madagascar. Vi arriva nel 1997 con uno scopo tutt’altro che altruistico. Poi interviene quella che lei stessa definisce «una laica provvidenza» e inaspettatamente la sua vita prende un’altra piega.  

Alcuni amici le avevano raccontato della straordinaria bellezza di questo «Eden in terra, della serenità delle sue spiagge». La professoressa, ottenuto il pre-pensionamento, parte per questa Africa da sogno, in cerca di «un luogo dove leggere, riflettere e pescare».  

Di primo acchito il solito mantra del «ritrovare se stessi». Manina riesce ad acquistare un terreno e vi edifica una casetta. Donna, bianca e da sola in Africa. 

«Non è stato facile -racconta- ma superata l’iniziale diffidenza degli indigeni, tutto è venuto naturale, laggiù mi sono sentita da subito a casa mia».  

Passa due anni tra lettura di classici e battute di pesca. Ma col tempo l’idillio si rivela in tutta la sua reale crudezza. «Di ritorno dal mare vedevo bambini eleganti uscire di scuola e altri sporchi e ammalati giocare nel fango». All’improvviso «si aprono gli occhi». Povertà e degrado appaiono drammatici.  

Manina, da ex insegnante, sente l’urgenza di dedicarsi proprio ai bambini, «il futuro di quella società». Con i propri risparmi inizia a finanziare la retta per 80 alunni di scuole elementari nel suo villaggio, Ambatoloaka.  

Si innesca un vortice di fattori casuali, di coincidenze, di determinazione nel voler garantire l’istruzione a tutti i bambini dell’isola. Quando nel 2004, però, il direttore di una scuola ricorda che«lei aiuta gli studenti, ma la scuola non è sua», Manina decide di costruirne direttamente una. 

Nel giro di poco tempo gli istituti si moltiplicano e «il solo aiuto di parenti e amici non basta più». Il desiderio di aiutare il popolo malgascio ad affrancarsi dal l’ignoranza e dall’indigenza porta alla nascita, nel 2004, dell’associazione “Bambini di Manina del Madagascar” , a cui aderiscono numerosi volontari di ogni parte del mondo: «Spesso sono semplici turisti, che arrivati a Nosy Be, si innamorano di questa gente e del nostro lavoro per loro».  

Il nome delle scuole fondate da Manina è “Tsaiky Tsara”, in malgascio significa “bambini buoni“. Le “Tsaiky Tsara” non sono delle scuole private dell’associazione, ma della comunità del villaggio.  

Ogni scuola nasce su richiesta del “Fokontani” (capo del villaggio), che presenta una lista di ambiziose rispettive documentazioni.  

Tutti i bambini hanno la possibilità di accedervi, perché non si paga né l’iscrizione, né la retta scolastica e il materiale didattico viene fornito gratuitamente.  

Ogni scuola segue il programma nazionale malgascio-francese, è riconosciuta dal ministero dell’Istruzione e gli insegnanti sono tutti locali. 

Oggi sono in funzione 199 scuole gratuite tra Nosy Be e Madagascar; accolgono più di 11mila bambini e danno lavoro a 230 persone. Da settembre 2007 è attiva la prima scuola secondaria superiore comunitaria con annessa biblioteca e 260 alunni.  

Manina si auto definisce «uno sponsor nascosto»: tutte le spese ufficialmente sostenute dalle scuole, in realtà sono a carico della sua associazione. 
Per questa speciale missionaria «non esistono progetti, ma necessità».  

Così dall’istruzione, passa ad occuparsi anche di sanità e assistenza sociale: due case di cura per anziani e paraplegici, il primo reparto maternità nell’ospedale dell’isola, sono solo alcune delle sue iniziative.  

Tutto questo non passa inosservato.  

Nel 2004 Manina è nominata “Cavaliere dell’Ordine Nazionale della Repubblica del Madagascar”, riconoscimento mai conferito prima a nessun “vasà” (uomobianco). Inoltre arriva il riconoscimento del presidente Napolitano, che la nomina “Ufficiale della Repubblica italiana”.  

Tutte le opere sono realizzate nel rispetto dei locali usi e costumi, niente cemento, ma capanne che risultano essere vivibili e non stravolgono il paesaggio.  

«Aiutare il Terzo mondo – spiega l’ex professoressa convertita alla missione – non è costruire strutture in competizione con le nostre occidentali, ma potenziare quelle già esistenti lì».   

fonte: https://www.ilgiornale.it/ 

Il Comune di Grottaglie incontra Manina

Il Sindaco di Grottaglie avv.to Ciro Calò incontrerà la Professoressa Manina Consiglio Presidente dell’ Associazione “I bambini di Manina del Madagascar”. L’evento è collegato ad una raccolta fondi che sarà realizzata attraverso la vendita dei racconti della dottoressa Ester Cecere.

Con i proventi verranno finanziate alcune delle tante attività che l’Associazione porta avanti per il sostentamento e la crescita dei bambini del Madagascar, ad oggi una delle zone del mondo con più alto tasso di povertà, di discriminazione e abbandono. Incontrando Manina incontriamo la speranza.

Uniti all’arte grazie ai Bambini di Manina

Gli studenti del Liceo Classico Musicale e Coreutico D.A. Azuni in collaborazione con il Rotary Sassari Silki, Rotaract e Interact organizzano uno spettacolo per I Bambini di Manina del Madagascar.

Non perdete l’occasione di entrare in contatto con “I bambini di Manina del Madagascar” e conoscere le attività di solidarietà e turismo solidale che da anni supportano la salvezza e la crescita di una delle popolazioni più povere al mondo.

Restiamo uniti per salvare vite.

Scopri il mondo dei Bambini di Manina!

Manina, diventata un punto di riferimento per la popolazione del Madagascar, sarà presente oggi 1 aprile 2020 alle ore 19.00 presso la Trattoria-Pizzeria “FRESCO” in via Dante 16 a Milano. Durante l’evento Manina presenterà le sue attività relative all’ istruzione, assistenza sociale e turismo solidale attraverso un video esplicativo. Sarà un momento di incontro rivolto alla solidarietà e alla scoperta di un mondo che ha bisogno di noi.

I “Bambini buoni” di Manina

La professoressa Manina Consiglio sarà presente il 14 marzo alle ore 11.30 presso l’Aula Magna del Liceo Classico D.A. Azuni di Sassari insieme agli studenti del Liceo Classico Musicale e Coreutico D.A. Azuni.

Durante questo incontro i ragazzi avranno modo di conoscere i “TSAIKY TSARA”. Si pronuncia “cechi ciara” e in malgascio vuol dire “Bambini buoni” ed è il nome di tutte le scuole fondate da Manina. Bambini che non hanno accesso alle cure mediche, a pasti completi e salutari e alla formazione scolastica. Non abbandoniamoli, non abbandoniamo la speranza.
L’ ingresso sarà libero.

Le Lettere di Manina, Maggio – Agosto 2006

Rifacimento del tetto di 5 scuole.Alcune avevano il tetto vecchio da rifare, ma altre addirittura un buco nel tetto e la sera la pioggia bagnava i banchi, ma nessuno diceva niente. Qui tutto è normale! Cis problem!

50 banchi nuovi sostituiti nelle classi.Ho trovato bambini seduti, che scrivevano sulle ginocchia. Nessuna maestra si era preoccupata di avvertire i responsabili. Cis problem!

Aperto un pozzo e costruite due toilettes per la scuola di Ambondrona. Fatto 3 ponticelli per passare sul canale di acqua, che passa davanti alla scuola.

Riabilitazione totale del campo di Basket , il pavimento di cemento, con nuovi pali di sostegno per i cesti, più le panche per gli spettatori.A tra poco l’inaugurazione.

Elettricità al villaggio di Adampy. Erano anni che questo villaggio chiedeva l’elettricità. La Jirama (Enel) chiedeva centinaia di milioni. Mi sono accordata con una Vazha, che aveva già pagato la Jirama (ha voluto 2.000 euro da me) per permettere alla popolazione di collegarsi al suo palo della luce. La Jirama non ha potuto dire niente, perchè è così la legge di qua!! Un grande problema risolto!

Toilettes pubbliche : svuotate fosse settiche sia ad Dar es Salam che ad Ambatoloaka! Aperti vicino alle fosse settiche altridue puisard, ossia altri due pozzi perdenti.Speriamo così di aver risolto per un pò i problemi delle toilettes!!

Visita ai bambini con due oculiste francesi. Una settimana di visite. Appartengono al Rotary.Ora mi hanno scritto dalla Francia, stanno preparando gli occhiali. Torneranno a settembre con gli occhiali. Io nel frattempo continuo a dare gli occhiali da presbite ogni venerdì pomeriggio! (una cinquantina al giorno). Meno male che sono diventata veramente esperta. Le donne infilano l’ago e gli uomini leggono il giornale. Poi.un bellissimo sorriso: ci vedo chiaro!! (in malgascio logicamente!)

Comprato nuovo gruppo elettrogeno per il dispensario. Un nostro socio mi aveva dato in Italia 500 euro per comprare il gruppo. Detto fatto!

Distribuito il 10 maggio il riso a 160 famiglie. Come tutti i mesi abbiamo dato ad ogni indigente 10 chili di riso. Come vedete il numero aumenta sempre! Ma non sapete come sono magri!! E’ veramente una bella cosa pensare che per un po’, possono mangiare! Problema a noi sconosciuto.
Perciò ringrazio veramente ognuno di voi, che col suo contributo mi permette di continuare a fare del bene a questa povera gente!! Il mio affettuoso saluto a tutti voi.
La regina dei bambini,
Manina 

Le Lettere di Manina Nosy Be, 30 Agosto 2006

Carissimi Amici,

aggiornamento del mese di Agosto.
Nursery

Mi è stato ufficialmente concesso di adibire la Croix Rouge, ristrutturata lo scorso mese, a nursery. Così con grande gioia ho completatoi lavori!

Nella sala principale(m.8 per .4)ho fatto decorare (tra la meraviglia generale) le pareti interne con paperi, animaletti, fiori e palme…per creare un’atmosfera allegra per i bambini.
E’ stata allestita una sala interna per i bébé.: è stato creato un piano d’appoggio lungo le tre pareti per appoggiare i materassini dei bambini piccoli, sulla quarta parete è stato installato un grande lavabo per la pulizia dei bebé.
Sono già pronti 30 lettini in legno dipinti di azzurro, completati da graziose lenzuola colorate, gialle e celesti, per quando i più grandicelli(fino a due anni e mezzo), dovranno dormire e tre tavoli bassi (da 10 posti ciascuno), su cui potranno disegnare e mangiare.
Sono state sistemate stuoie a terra per i bambini che gattonano.E’ stata costruita un’ampia cucina per la mensa.
Ho già assunto due donne che lavoreranno nella nursery: due madri “nuove” da Hell Ville, venute da me per il latte che diamo ogni lunedì, ai bambini e in cerca di lavoro.(una ha due gemelli di 5 mesi). Entrambe mi hanno fatto un’ottima impressione per il particolare affetto dimostrato per i figli, ho così proposto loro di portare i piccoli alla nursery e di lavorarci. Non saranno così costrette ad allontanarsi dai piccoli e nello stesso tempo,lavorando, baderanno anche agli altri. Altre 3 donne che già lavoravano per la Croix Rouge conserveranno il loro posto di lavoro.

Riabilitazione carcere

Il procuratore del tribunale di Hell Ville mi ha chiesto tramite il mio capo villaggio se ero disposta ad aiutare i carcerati affetti dalla scabbia. (52 uomini)
Non ho potuto fare a meno di aiutare anche loro, visto che già ne curo tanti e vista la gravità della situazione.
Procuratami i medicinali adatti (sia le lozioni per il corpo chele compresse), saponi e stuoie nuove, accompagnata dalla Vice Procuratrice, sono entrata, dopo pochi giorni nel carcere.
Nel cortile mi aspettavano i 52 carcerati, tutti in fila e sull’attenti, e da un altro lato c’erano le donne, una decina.
La Vice ha detto cosa c’era negli scatoloni, poi mi ha ceduto la parola e così “in malgascio” ho spiegato che per eliminare la scabbia era importante l’igiene, perciò i saponi e le stuoie nuove su cui dormire, poi i medicinali. …poi…. un inaspettato scroscio di applausi ! Non me lo aspettavo!
Ho chiesto allora se avessero qualcosa da dire. Mi hanno così fatto scoprire che all’interno del carcere non c’era l’acqua. Le stesse guardie mi hanno mostrato nell’altro cortile dei vecchi lavatoi in cemento rotti e fuori uso.
Ho continuato la visita nel reparto delle donne, che mi hanno mostrato subito la sporcizia delle pareti, rese nere da anni di incuria. Ho visto che dormivano per terra, alcune su di una stuoia rotta, altre senza nulla edi fianco a una toilette maleodorante e mal funzionante…
Nell’uscire ho promesso loro che avrei fatto le riparazioni l’indomani stesso e ho chiesto se desiderassero ancora qualcosa. Mi hanno chiesto dello zucchero, spiegandomi che mangiavano solo la manioca, ma che senza zucchero era quanto mai acida.
Ho detto alla Vice, che in mattinata stessa avrei portato 10 sacchi di riso (da kg 50) e un sacco di kg25 di zucchero e che poi avrei continuato così ogni 8 del mese.
In una settimana, facendo lavorare gli stessi detenuti, pagati,(mi è venuta l’idea perché il mio responsabile dei lavori non trovava operai che volessero lavorare nel carcere), ho fatto riparare i lavatoi e poi rifatto l’impianto idraulico.
Abbiamo rifatto tutto in cemento: toilette, scalini, pavimento nel reparto donne,(a queste ho portato stuoie e materassi) e ho fatto imbiancare le pareti.
I lavatoi ora sono pieni d’acqua, il riso è distribuito ogni giorno e i carcerati mi hanno fatto su un foglio di quaderno un bel disegno, con 3 carcerati dietro le sbarre,sorridenti e dietro ci sono alcune righe di ringraziamento “da parte di tutti i carcerati”.

Corsi di aggiornamento per gli insegnanti

Durante tutto il mese di Agosto si sono tenuti i corsi di aggiornamento per gli insegnanti.
Sono organizzati dallo Stato per aggiornare i programmi delle varie classi primarie e durano in media una decina di giorni. Ho fatto partecipare tutti gli insegnanti delle nostre scuole(in tre scaglioni),organizzando il trasporto per raggiungere Hell Ville e i pasti, visto che lo stipendio di un insegnante non consente di affrontare tali spese.

Visite oculistiche
 

Proseguono le “mie” visite oculistiche e la consegna degli occhiali da presbite tutti i mercoledì, viste le continue richieste!

Lista degli indigenti

La lista degli indigentiè aumentata, viste le molteplici segnalazioni fatte dai capi villaggio. (Ora sono 180 ). Ed abbiamo aumentato anche il numero degli aventi diritto alla razione settimanale di latte (concentrato per i più piccoli e in polvere per i neonati).

Le scuole per l’anno scolastico 2006-07

Le scuole programmate per il nuovo anno scolastico che erano 35 sono, invece, diventate 45. Il che porterà il totale (per questo anno) al numero di 150. Poi vi farò sapere (stiamo ancora costruendole).

Acquisto di nuovi mezzi di trasporto

Proprio per le continue costruzioni e per il prezzo sempre più alto per il trasporto, non mi sono lasciata sfuggire l’occasione di un Fiorino(rosso e che ha già 2 paperi gialli enormi disegnati sul cofano) e di un Trattore(che sta già lavorando da mattina a sera).La nostra Associazione possiede ora 2 mezzi di trasporto nuovi!

A presto Carissimi Amici, un Grazie speciale da tutti i coloro a cui donate il vostro affettuoso sostegno, me per prima, con il quale tutte queste opere umanitarie possono essere realizzate.
Siete nel loro e mio cuore,

Manina.

 

Le Lettere di Manina, Nosy be 4 Luglio 2006

Carissimi Amici: aggiornamento mese di giugno.

Abbiamo cominciato con l’estrazione dei denti cariati ai bambini della scuola di Ambondrona, in collaborazione con i Lyons malgasci, come ogni anno.
E’ incredibile vedere come quei bambini, dai 3, 4, 5 anni della scuola materna fino ai più grandi di 8, 9 anni, si mettano lì in fila, tranquilli. Il medico chiede: “dove ti fa male?” e il piccolino, seduto, indica con il dito il dente. Il dottore osserva, poi prende l’iniezione preparata con l’anestesia, il piccolo resta con la bocca aperta per l’iniezione. Dopo alcuni minuti l’estrazione. Un dente o due (purtroppo ne hanno molti cariati per malnutrizione) finisce in un secchio. Il dottore gli mette un poco di ovatta in bocca. Il bambino tranquillo (nessuno ha mai pianto) si alza dalla sedia e va a prendere il suo paracetamolo o l’antinfammatorio, dipende, lo spazzolino ed i dentifricio, che ha come premio, e se ne va felice.

Giugno grande novità! In preparazione del 26 giugno, festa nazionale, infatti, con il fokontany (capovillaggio) abbiamo organizzato nel nostro villaggio per 3 giorni (23, 24 e 25 giugno.) incontri di calcio e di basket e nel tardo pomeriggio, serata musicale.
Finora tutti (chi poteva, cioè pochi) dovevano andare in città (Hell Ville) con il taxi, per assistere in piazza a canti e danze del posto.Questo anno invece, les equipes di calcio e di basket sono venute da tutti i villaggi vicini e da Hell Ville per giocare sui nostri campi, con la presenza di 4 arbitri ufficiali e la “sécurité” perchè tra le squadre c’erano anche quelle della Polizia e della Gendarmerie (che hanno perso).

Domenica 25 giugno In mattinata, inaugurazione della scuola di Ambondrona con le autorità che hanno assistito anche alla finale di calcio (vinta dalla nostra squadra).
Nel primo pomeriggio,finale di basket.(La nostra squadra ha perso, con due punti di scarto e con contestazione dell’arbitro che veniva da Hell Ville)
In serata, come nelle sere precedenti, un complesso musicale ha suonato su di un palco (preparato in fretta e furia 3 giorni prima) e premiazione delle squadre vincenti. Le squadre finaliste hanno ricevuto completi di calcio e palloni sia di calcio che di basket. La TV locale ha filmato il tutto.(v.foto)
(DA RIDERE O DA PIANGERE)Un ragazzo del mio villaggio aveva giocato a basket senza scarpe, con i soli calzettoni che chiaramente si sono bucati a metà partita (ieri gli ho dato un paio di scarpe nuove).
Nella partita di calcio invece, un ragazzo giocava con la scarpa destra e un altro con la sinistra (non ancora ho comprato le scarpe, ma presto lo farò).

Lunedì 26 giugno FESTA DELL’INDIPENDENZA NAZIONALE
A Hell Ville defilè dei nostri bambini. Anche questo anno più di 300 bambini Tsaiky Tsara hanno invaso le strade della città.

30 giugno: Distribuzione delle pagelle in tutte le scuole in presenza dei genitori. I premi sempre ai primi 3 più bravi e all’ultimo come consolazione.(v.foto)
Quest’anno per la prima volta con mia grande sorpresa, gli alunni con i genitori hanno portato dei doni per me, per ringraziarmi della possibilità che ho dato loro di andare a scuola gratuitamente. (Una donna aveva ben 6 figli nelle mie scuole)
Ho avuto così decine e decine di banane, papaye, uova, cocco, dolci fatti con banane fritte, ananas.(v. foto.)
Il 30 giugno risultato degli esami dei bambini di quinta elementare.
Per il secondo anno i nostri bambini hanno ottenuto il risultato migliore rispetto alle scuole private e alle scuole pubbliche!!!!!

COMMENTO (piccola confessione)
Di fronte alla fame che si soffre qui, alle malattie che si devono affrontare, dalla tubercolosi alla malaria, di fronte alla mancanza di scuole e di ospedali, non avevo mai dato importanza allo sport o alla musica.
Mi sono felicemente sorpresa nel vedere la felicità di quei ragazzi che giocavano a pallone e della gente che tifava intorno al campo.
La sera le donne con i piccoli al seno guardavano felici i bambini più grandi che danzavano davanti al palco e cantavano con i musicisti.

E’ bello vedere i bambini a scuola, è bello vedere i malati guarire, è bello vedere gli anziani ringiovanire, ma è altrettanto bello vedere questa povera gente ridere, battere le mani e danzare.
La sera, quando tutti cantavano e danzavano, mi sono commossa nel vedere quante persone erano felici lì, in quel momento, quella sera.
Un mio affettuoso saluto a tutti voi. 

LA REGINA DEI BAMBINI.

MANINA

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