Sfilata per la Festa d’Indipendenza del Madagascar

il 27 Giugno 2022 gli studenti delle scuole di Manina hanno partecipato alla sfilata in occasione della Festa D’Indipendenza del Madagascar.

Hanno partecipato tantissimi nostri studenti, sfilando fieramente e mostrando il nome dei villaggi dove si trovano le scuole de “I Bambini di Manina”, annunciate man mano dallo speaker della sfilata.

Erano tutti in fila per 4, vestiti con casacche rosse ed hanno tutti preso in maniera molto seria questo evento.

D’altronde la Festa dell’Indipendenza è molto sentita in Madagascar.

Il paese ha ottenuto l’indipendenza il 26 Giugno 1960, dopo una lunga lotta per sbarazzarsi del dominio francese che culminò nelle rivolte di 1947 causando decine di migliaia di morti. 

Il Madagascar non ha vissuto e non vive tutt’ora un clima politico sereno, nonostante l’indipendenza. Prima la Francia e poi le varie dittature hanno causato una forte instabilità nel paese, con lotte interne e colpi di stato frequenti.

Sostieni le nostre iniziative effettuando una donazione!

Asta di Beneficenza e Cena a Cervia

Oggi 23 giugno 2022 si terrà l’Asta di Beneficenza e Cena presso il ristorante Salice di Corso Giuseppe Mazzini 32, a Cervia, in provincia di Ravenna.
L’evento solidale, organizzato per sostenere gli abitanti dell’isola di Nosy Be e la comunità malgascia, da sempre al centro della mia missione umanitaria, rappresenta per noi e per i nostri sostenitori un’occasione importante per salvare migliaia di vite umane, garantire l’accesso nelle scuole ai bambini e fornire cure mediche ai più deboli.

Perché partecipare all’evento

Partecipando all’evento di stasera entrerai in contatto con persone, famiglie, amici e volti nuovi che condividono, proprio come te, impegno e passione verso una giusta causa. Ed è ecco che, tutti insieme, potremmo dedicarci al raggiungimento di un obiettivo comune.

La raccolta fondi, finalizzata per assicurare nel tempo un’assistenza sanitaria e sociale adeguata alla popolazione che attualmente versa in severi regimi di povertà, è un esempio di aiuto concreto, tangibile, che ognuno di noi potrà vedere e percepire personalmente.

Unisciti a noi per fornire un supporto a uomini, indigenti, donne con più figli e neonati, anziani, paraplegici e detenuti e aderisci anche tu alla missione della nostra Onlus I Bambini di Manina del Madagascar!

Vuoi prendere parte all’evento solidale?

Ti aspettiamo stasera!

Non perdere l’opportunità di conoscerci dal vivo!

Per info e prenotazioni: 0544 205251

Turismo solidale: cos’è, esempi e vantaggi di un viaggio solidale

È possibile pensare di recarsi altrove per un viaggio e nel frattempo aiutare gli altri?

E’ possibile cimentarsi in nuove esperienze, scoprire luoghi ed immergersi in nuove culture a cui dare il nostro contributo semplicemente vivendo con loro il contatto quotidiano?

Sì, tutto ciò è possibile attraverso il turismo solidale.

Oggi capiremo in che modo un viaggio può trasformarsi da una semplice vacanza ad un’esperienza indimenticabile ma soprattutto sostenibile.

Turismo solidale: cos’è ed in cosa consiste?

Il turismo solidale è un tipo di turismo destinato a portare beneficio ad una comunità locale, che spesso si trova in uno stato di crisi o povertà.

I viaggiatori che scelgono di intraprendere un viaggio solidale vedono lo scopo della loro vacanza estendersi oltre la tradizionale fruizione delle attrazioni turistiche.

I turisti solidali tendono ad interessarsi alla cultura e alle tradizioni locali, stringendo spesso preziosi legami con i gruppi minoritari locali al fine di realizzare un cambiamento sociale.

Sarà fondamentale in quest’esperienza mettere a disposizione le proprie conoscenze, competenze ed esperienze nella comunità. Ciò andrà a vantaggio di tutte le persone coinvolte nel turismo solidale e porterà maggiore visibilità e voce alla comunità.

Il movimento che oggi viene definito turismo solidale è nato originariamente in Sudafrica. Sebbene a volte vi siano alcune difficoltà nel distinguere il turismo di base dal turismo solidale, i due capisaldi su cui si fonda questo settore dell’industria dei viaggi sono l’obiettivo di promuovere la giustizia sociale, generando al contempo reddito ed aiutando le persone che vivono in condizioni disagiate.

Turismo solidale: quali sono i vantaggi?

Praticare il turismo solidale racchiude in sé tantissimi vantaggi, sia per chi lo pratica che per la comunità stessa

  • Potrai immergerti a pieno nel paese di destinazione al di là delle mete prettamente turistiche
  • Potrai entrare in contatto con la popolazione locale, stringendo legami e facendo amicizia
  • Potrai imparare e praticare una lingua diversa dalla tua
  • Potrai arricchire il tuo percorso di crescita personale grazie al contatto con una realtà completamente diversa dalla tua, apportando il tuo contributo personale attraverso l’assegnazione di compiti all’interno della comunità.

Esempi di turismo solidale: i Bambini di Manina del Madagascar

Un esempio di turismo solidale che puoi intraprendere quest’estate è quello in Madagascar con la nostra associazione I Bambini di Manina del Madagascar, che da anni porta avanti iniziative di sostegno sociale, assistenziale, sanitario e scolastico a favore del popolo malgascio.

Grazie al contributo dell’Associazione Malgascia Tsaiky Tsara, dal 2011 le iniziative di turismo solidale aiutano gli abitanti di Nosy Be a produrre reddito sufficiente per le loro necessità, gestendo autonomamente alcune attività turistiche.

Il nostro è un invito ad andare alla scoperta di Nosy Be in un modo un po’ diverso: una vacanza certamente all’insegna del relax, della vita di mare, delle escursioni ma anche a contatto con la realtà locale e i bisogni della popolazione, cosa generalmente assai difficile se si soggiorna nei classici hotel o villaggi turistici.

La nostra esperienza di viaggio solidale si basa sul rispetto della comunità locale della sua identità culturale e dell’ambiente, nella quale i turisti solidali prendono consapevolezza delle problematiche locali.

Per una corretta cooperazione l’incontro fra le diverse culture è facilitato con una formazione apposita sia per chi ospita che per i turisti, in cui questi ultimi vengono sensibilizzati nei confronti delle reali condizioni della comunità.

La popolazione locale al contempo partecipa attivamente alla gestione delle attività turistiche, rispondendo a tutte le esigenze dei turisti solidali.

 

Sei interessato ad intraprendere un viaggio solidale?

Contattaci adesso per avere più informazioni!

 

Perché i bambini africani hanno la pancia gonfia?

La malnutrizione e la Kwashiorkor

Molto spesso, nelle società Occidentali, è abitudine pensare che una pancia gonfia possa essere sinonimo di uno stato di salute tendente all’obesità, scaturita quindi da un eccesso nel consumo di cibo.

Nei paesi africani, invece, la pancia gonfia è molto spesso sinonimo di un effetto opposto, ossia la malnutrizione.

Solo in Sudafrica, circa 2 milioni di bambini muoiono ogni anno per malnutrizione e questo non è un problema limitato a un solo paese: nell’Africa subsahariana, circa 20 milioni di bambini denutriti soffrono di fame e malnutrizione.

Ma com’è possibile, quindi, che i bambini denutriti in Africa abbiano la pancia gonfia?

Per capirlo bisogna prima conoscere la loro dieta e le conseguenze disastrose che questa ha sul loro stato di salute, sviluppando la famosa kwashiorkor.

La dieta dei bambini africani denutriti e la kwashiorkor

Il più delle volte, questi bambini non hanno una dieta varia.

Una volta concluso la fase di svezzamento, in cui l’apporto di proteine e vitamine è bilanciato, la loro alimentazione consiste in mezza pagnotta o una sola patata per ogni pasto, per poi andare a letto affamati.

L’apporto di proteine e vitamine in dieta diventa quindi inesistente e ciò impedisce loro di crescere e svilupparsi come tutti gli altri coetanei che hanno accesso a cibi più nutrienti.

La denutrizione li porta a sviluppare la “Kwashiorkor” (che letteralmente significa “malattia del bambino staccato dal seno“), ossia una sindrome medica causata dall’insufficiente apporto di proteine.

Questa malattia fa sì che il corpo produca meno insulina e sale nel sangue, sviluppando la presenza di liquido ascitico e vermi intestinali che sono tipici della formazione della pancia gonfia, anche conosciuta come “pancia a pentola“.

Quindi, per rispondere alla domanda “perché i bambini africani hanno la pancia gonfia?”, la risposta sta nella mancanza di una dieta equilibrata ricca di vitamine e proteine e nello sviluppo della sindrome Kwashiorkor.

Come possiamo risolvere questo problema?

Cosa stiamo facendo noi

Per affrontare la denutrizione in Madagascar e la sindrome di Kwashiorkor c’è una semplice soluzione: garantire ai bambini una dieta equilibrata ricca di proteine e vitamine.

Noi dell’associazione Bambini di Manina ci stiamo occupando costantemente di inviare cibo ed acqua al popolo malgascio.

Abbiamo provveduto a più di 60 kg di riso al giorno, carne, pesce, fagioli e tantissimi altri beni alimentari.

Abbiamo dato una casa, vitto e assistenza sanitaria ad anziani, paraplegici e indigenti.

Garantiamo vestiti e medicinali necessari a tantissimi bambini poveri e denutriti.

Ci stiamo impegnando al massimo per dare una nuova speranza a chi di speranza non ne ha più, regalando un sorriso alle creature più innocenti della terra: i nostri bambini malgasci.

Cosa puoi fare tu?

Per curare i bambini con la pancia gonfia affetti da Kwashiorkor e per tutti i bambini denutriti, ciò che puoi fare è contribuire ad aiutarci donando il 5×1000 alla nostra associazione o facendo una donazione libera.

In questo modo contribuirai a guarire un bambino affetto da pancia gonfia, dandogli finalmente la dieta che merita.

Dona ora il tuo 5×1000

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I Bambini di Manina insieme ai bambini Ucraini: si fermi la guerra!

Mentre gli occhi del mondo intero sono rivolti alla guerra in Ucraina, con i media concentrati principalmente sulle ultime notizie politiche, geopolitiche e militari della crisi, c’è un drammatico aspetto della guerra che purtroppo sta passando inosservato: le conseguenze umanitarie che sta generando soprattutto per i bambini.

Al giorno d’oggi registriamo numeri agghiaccianti di bambini in fuga dalla propria terra.

Secondo i dati forniti dall’UNICEF nel suo ultimo studio, più di un milione di bambini ucraini sono colpiti dalla guerra, mentre almeno 300.000 sono stati sfollati dalle loro case a causa delle ostilità. Queste cifre non includono la Crimea e il Donbass, dove negli ultimi anni le conseguenze umanitarie potrebbero essere ancora più alte.

Il rapporto afferma anche che c’è un rischio di malnutrizione tra i bambini sfollati, così come un alto tasso di disagio psicologico tra quelli che sono rimasti nelle zone di conflitto.

Inoltre, il numero di bambini sfollati o considerati “dispersi” è aumentato. Il rapporto dell’UNICEF afferma che molte scuole sono state chiuse a causa delle operazioni militari.

In alcuni casi, gli edifici scolastici sono stati utilizzati proprio per scopi militari.

Ciò ha generato un costante numero di bambini costretti ad abbandonare la scuola: circa 300.000 minori hanno lasciato la scuola per motivi umanitari non solo negli ultimi mesi, ma anche negli ultimi anni, vittime della tensione sociale.

La situazione nei luoghi di frontiera si fa sempre più drammatica ogni giorno che passa.

Sempre più bambini giungono soli e senza il sostegno dei propri familiari, costretti a rimanere in Ucraina per proteggere le proprie case.

Altri invece raccontano di aver perso le proprie famiglie nell’angosciante situazione di fuga dalle loro case.

Sempre più genitori stanno ricorrendo alle misure disperate per proteggere i propri figli, perfino allontanandoli da sé per mandarli da amici fuori dall’Ucraina, in modo da garantire loro un tetto sicuro e del cibo.

Per i bambini, la separazione dai propri cari può tradursi in un profondo stress psicologico dovuto all’insicurezza, alla paura per le sorti dei membri della propria famiglia e all’ansia da separazione.

I Bambini di Manina si schierano apertamente contro qualsiasi forma di guerra e di conflitto.

Chiediamo apertamente che vengano cessate le ostilità, pena gravissime conseguenze per tutti i bambini e le proprie famiglie.

Chiediamo ai partecipanti al conflitto di procedere immediatamente a fermare quest’assurda guerra, perché questa è l’unica maniera che conosciamo per proteggere non solo i bambini ucraini, ma tutti i bambini vittime di violenza e violazione dei propri diritti.

Inoltre chiediamo che vengano rispettati i diritti umani internazionali, i quali assicurano ai civili e alla strutture loro destinate (scuole e ospedali) la protezione da ogni attacco militare.

 

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