Le Lettere di Manina Novembre 2008

CARI AMICI,

Come al solito, nei giorni di festa di novembre, dal 1° al 7 nov, i bambini non erano contenti di non andare a scuola…e così abbiamo organizzato per 3 giorni la tombola con tanti regalini e sono venuti più di 100 bambini. Gli ultimi giorni abbiamo fatto vedere qualche dvd….poi finalmente è cominciata la scuola!!

Facendo il giro delle classi, ho approfittato per distribuire a tutti i bambini della scuola materna delle nacchere diplastica, con cui si sono molto divertiti, e le “costruzioni” tipo Lego, che Cinzia mi aveva portato da Milano. (VIDEO) . Ai più grandicelli, come al solito, quaderni e magliette, specialmente nei villaggi più poveri.

Abbiamo poi ripreso l’estrazioni dei denti

Sono arrivati alcuni turisti italiani e sono rimasto sorpresi nel vedere la tranquillità, la compostezza di quei bambini che, in fila, aspettavano il loro turno. Ho spiegato loro chei bambini capiscono l’importanza e la fortuna nell’avere a disposizione un dentista gratis…poi sono tutti contenti di avere uno spazzolino e un dentifricio, che io do loro mentre il dentista fa la puntura con l’ anestesia.

Nel villaggio di Antsatsakolo, c’è stato un altro “zoro” per festeggiare l’esame dell’anno scorso di 5 elementare.
All’ospedale della città, grandi cambiamenti !! I nuovi medici che sono arrivati da Tana, mi hannofatto telefonare dal medico-ispettore, desiderando conoscermi!
Ho avuto una bellissima accoglienza! Mi aspettavano il nuovo medico- capo, il nuovo chirurgo, il medico ispettore. Abbiamo fatto il giro dei vari reparti (che io già ben conoscevo) e poi ci siamo fermati nel reparto maternità. ..Dal soffitto smantellato dal vento e non ancora aggiustato…pioveva. In realtà, bisognava aggiustare un po’ tutta la stanza, e poi era troppo stretta, giusto un letto…mi si è stretto il cuore!
Così mi hanno portato in un altro reparto. Proprio di fronte alla stanza dei degenti, c’erano due stanze divise da una parete…abbattendola sarebbe divenuta una grande stanza. Certo, bisognava fare il pavimento con mattonelle, la paillasse, il lavandino, il posto per lavare il neonato,…. insomma tutto, ma era proprio di fronte alla stanza dei malati, così dopo il parto, la madre col suo piccolo, poteva andare subito in un letto! Ebbene, ho mandato 7 operai la mattina successiva, perché cominciassero i lavori subito. Abbiamo scelto le mattonelle per il pavimento e tutto il resto.
Dopo 10 giorni il “nuovo” reparto maternità era pronto!!

Vedete, è proprio quello che dico sempre: IL SOLO MODO PER AIUTARE IL TERZO MONDO E ’QUELLO DI POTENZIARE LE “ LORO” STRUTTURE GIA’ ESISTENTI.

Adesso il” LORO OSPEDALE” ha un reparto maternità nuovo e tutti i malgasci potranno usufruirne!

Poi….pare che sia proprio il destino! A fine novembre devo sempre tornare inaspettatamente! Anche quest’anno avevo programmato il ritorno in Italia dopo il 15 dicembre, ma improvvisamente hanno sospeso i voli per tre settimane e così ho preso l’ultimo, il 25 nov!!

A Dicembre sono rimasta a Napoli, in famiglia, tranne un evento a Cattolica, poi sono stata chiamata in molte scuole, che da anni mi appoggiano, per parlare agli studenti.

Sono molti i programmi previsti per i prossimi mesi (vedi gli eventi sul sito) ed è molto importante che si allarghi la rete di solidarietà in Italia, così come si allarga di anno in annoil lavoro di solidarietà in Madagascar!!
Anche ora che sono in Italia, ci sono “lavori in corso” a Nosy Be ed io sono in continuo contatto con i miei collaboratori, ormai capaci di portare avanti tutto il lavoro già programmato e quello “nuovo” da svolgere.
E’ da loro che ho appreso dei disordini politici scoppiati a gennaio….e che spero si possano risolvere al più presto, senza troppo spargimento di sangue, anche se il cammino sembra difficile e lungo!
In questi mesi sono qua in Italia, ma capite bene come la mia mente e il mio cuore siano sempre là, con i miei bambini, i miei vecchi, e con tutta la popolazione che aspetta il “nostro” aiuto su cui spero possano sempre contare!

Un grande abbraccio a tutti.
Con affetto.
Manina

Le Lettere di Manina Nosy be, Ottobre 2008

Cari Amici,

Come avete notato, siamo stati costretti a cambiare il nostro sito! Ma tutto bene!!

ISTRUZIONE


Ai primi di Settembre, la scuola di Ambondrona è terminata, e abbiamo fatto l’inaugurazione con il popolo, secondo il loro uso, cioè con lo “zoro”, ossia l’uccisione di uno zebu…
Io sono stata costretta (ma ormai mi sono abituata), a tenere in mano la coda, mentre si cosparge lo zebu di miele e rhum, prima di ucciderlo. (Pensate che io non ho mai mangiato carne!!) A fianco a me c’era anche M.Laure.

Si danza, si canta, si prega, chiedendo quello che si vuole. Io, nel mio cuore, ho chiesto, un poco commossa, di proteggere nel tempo tutti questi bambini “buoni”!, che erano venuti vicino a me e mi stringevano la mano. Poi più di 400 persone hanno cucinato e mangiato riso e carne!

Il 22 sett., data speciale: è iniziata la scuola, (quest’anno più tardi del solito).

Ed è arrivato il telegramma dalla Presidenza della Repubblica, che mi annunciava che il Presidente Giorgio Napoletano mi ha conferito l’onorificenza di Ufficiale della Rep.Italiana per Meriti.
Meraviglia, stupore e..felicità!
Così, cari Amici, ora sono Chevalier de l’Ordre della Rep. del Madagascar (2004) e Ufficiale della rep. Italiana per Meriti (2008)! Sono importante veramente per la gente di qui! Hanno bisogno di me, per tutto, giorno per giorno, dalle cose più banali alle cose più importanti: dalle gocce per gli occhi, agli occhiali da presbite, dai pacchi di foglie di ravinala per il tetto alle sedie a rotelle, da una magliettina o una manciata di riso alle stampelle per camminare, hanno bisogno di un saluto, di un sorriso…

A ottobre, dopo l’inaugurazione con il popolo, abbiamo fatto quella con le autorità. Infatti, il Lions club di Adda Milanese aveva dato un contributo per la costruzione di una classe delle “Superiori” e Carlo Veronesi, in loro rappresentanza, è venuto a Nosy Be, per inaugurarla.Erano presenti tutte le “ nuove”autorità, dal deputato al sottoprefetto, dal consigliere regionale al sindaco (commissario), i vari direttori, la gendermarie, i genitori e i bambini delle elementari e delle superiori (blouse rouge e blouse bleu).Era presente anche la televisione! Tutti bellissimi discorsi (abbiamo il filmino della tv locale) nei nostri confronti! E’ stato un miracolo!

Pensate che pochi giorni prima, dopo un discorso “aggressivo e denigratorio” verso le nostre scuole, fatto in pubblico, in più riprese, dal Capo della Circoscrizione scolastica, mi ero sentita in dovere di reagire vigorosamente e avevo chiesto un colloquio col nuovo sottoprefetto(che non mi conosceva ancora) Lo stesso col deputato e il consigliere regionale. E’ bene essere chiari e bisogna difendere la verità! Perché tutte quelle menzogne? C’era stato qualcuno che riteneva opportuno “sopprimere” le nostre scuole “communutaire” o farle divenire private e aveva “manovrato” per questo, ben riuscendo nell’intento! Insomma, sinceramente, detto tra di noi, ho passato un periodo veramente “stressante”! In genere vi racconto sempre il risultato finale (che è sempre vincente) e così sembra tutto bello e facile, ma qualche volta dovete sapere la verità, anche voi che mi appoggiate in questo che è diventato, senza volere, un grande progetto sociale da difendere,(che dà fastidio a molti !!!) Le scuole “comunitarie” sono importanti perché appartengono alla “comunità”, al villaggio, e mai nessuno, tranne lo Stato, potrà prenderle. Le abbiamo costruite sempre e solo su terreno demaniale, proprio per questo, e perciò non potranno mai diventare private!

I bambini devono avere la possibilità di andare a scuola, senza pagare. Tutti devono poter studiare! E la risposta mi sembra evidente: 7.000 (settemila) a N.Be e 5.000(cinquemila) alla Grande Terre. Per legge, lo Stato prima o poi dovrà assorbirsele, cioè pagare i professori che diverranno funzionari di Stato. Quanti posti di lavoro assicurati !! (per ora paghiamo più di 200 prof.). Comunque, come vedete, il risultato è stato vincente e le autorità con la loro presenza e i loro discorsi hanno dimostrato di capire l’importanza del nostro operato! (ma è una battaglia continua !)
I piccolini all’asilo-nido di Hell-Ville diventano sempre più numerosi e abbiamo fatto anche per loro dei grembiulini troppo carini!
A Nosy Faly ancora una scuola (quindi 11 in totale) e anche un pozzo!

SANITA’

Come ogni anno, a settembre, è venuto il dott. Frederic, dentista, per l’estrazione dei denti ai piccoli delle materne e delle elementari.

I bambini dai 4 ai 6 anni aspettavano tranquilli il loro turno, poi si sedevano sulla sedia, e mostravano al dottore dove era il dentino malato. Devo dire che alcuni avevano tutta la bocca rovinata, carie in quasi tutti i denti, malnutrizione, mancanza di calcio, sempre e solo riso…a colazione, a pranzo e a cena…(quando tutto va bene). Non c’entrano le caramelle che non vedono mai, se non quando le porto io! Abbiamo curato 30 bambini solamente, perché il dottore è arrivato un po’ più tardi del solito e così gli altri bambini dovranno aspettare il mese prossimo.

Ogni Sabato ho potuto ricominciare a dare gli occhiali da presbite (che mi erano finiti), grazie ad un gruppo di Milano, che li ha comprati nel quartiere cinese e Cinzia del comitato di Milano che me li ha portati, gentilmente! Sono occhiali veramente perfetti, solidi e poi facili da dare, perché essendo nuovi, hanno l’etichetta dal grado 1, 1,50…fino a 3,50 e così, (con l’esperienza decennale ormai), in pochi minuti posso fare molte visite e dare gli occhiali velocemente. Piccole cose che risolvono grandi problemi!!

Ancora con il medico ispettore e tre medici del Ministero della Sanità di Tana (Antananarivo), siamo andati a vedere i nostri dispensari. Li hanno trovati “perfetti”, il solo problema è che fanno molte denunce contro di noi, perché i medici privati e loro amici, (conosco tutti i loro nomi) dicono che per colpa mia perdono clienti, perciò cercano di metterci il bastone tra le ruote! Ma chi può pagare continua ad andare da loro, se sono bravi, gli altri,…. invece di morire, vengono da noi! L’egoismo umano è senza fine! (pare che anche quelli del Ministero l’abbiano capito, per fortuna!)

Nei nostri dispensari ormai abbiamo due giovani medici, bravissimi e che, in più, si mostrano coscienti dell’importanza del nostro aiuto alla popolazione e sono felici di collaborare in questo senso!

Ho preso l’abitudine di riunirli ogni tanto, (spesso facciamo colazioni di lavoro) e di spiegare loro come sia importante quello che si sta attuando, sia nel campo dell’istruzione che in quello della sanità. Tutto quello che facciamo è per il loro popolo, perché possa migliorare le proprie condizioni di vita!

SOCIALE 

In questi giorni, ho fatto costruire dal falegname, due paia di stampelle.
E’ venuta una nuova famiglia dalla Grande Terre, una madre con 3 figli, mi ha chiesto di far entrare i bambini a scuola, anche se già cominciata…poi i grembiulini, i quaderni, le penne e …poi ho visto che uno dei bambini, (6 anni),se ne andava, saltando su un solo piede. Sembrava un gioco, ma poiché lo guardavo incuriosita, la madre mi ha mostrato, alzando la lunga maglietta, che il bambino non aveva l’altra gamba! Lo avevano operato per un cancro ! Ma vi dico che il bambino saltellava in perfetto equilibrio sulla quell’unica gamba! Come vi dicevo, ho fatto fare da Totò, il mio falegname, due stampelle con le quali ormai il piccolo viene a scuola regolarmente!
Ebbene , oggi, ancora un paio di stampelle (saranno pronte dopodomani)!
Stamattina è venuto un uomo, da Amporha, sulla costa, dove da poco abbiamo aperto una scuola. Mi ha detto che aveva una figlia handicappata e che io gli avevo detto di portarla da me, quando l’avevo vista nel villaggio. Non mi ricordavo affatto di quell’uomo e subito gli ho detto che poco potevamo fare per gli handicappati…non sono abituata a dare speranze inutili! Poiché lui insisteva, gli ho chiesto che tipo di handicap avesse la figlia e dove fosse. L’aveva portata con lui, era giù al villaggio, non poteva camminare. Gli ho chiesto di portarla da me. E’ arrivata attaccata alle spalle del padre.
La piccola ha 10 anni, un bel visino, ha anche un paio di orecchini, ma è vestita male… la madre folle, l’ha lasciata quando aveva 1 anno. Le gambe sembrano essere messe al contrario,dal ginocchio in giù. Ho notato che poggiava i piedi a terra, quando si è seduta sullo scalino e allora ho chiamato subito il falegname. Abbiamo fatto un po’ di prove, per vedere se riusciva ad appoggiarsi alle sedie. Ho detto al padre di restare un paio di giorni e dopodomani la piccola avrà le sue stampelle. Per farla contenta le ho già dato dei vestitini un po’ lunghi e dei pantaloni con delle magliette, poi i quaderni perché ora…… potrà andare a scuola, mi ha detto il padre tutto felice.
Piccole, semplici cose, che risolvono grossi problemi!

M.Laure, la madre “depressa” di Miria, ora è perfettamente guarita, come sapete da tempo! Ma la novità è… che è diventata aiuto-maestra alla scuola materna di Ambondrona! Era importante che lavorasse, inoltre ho pensato che, stando vicino ai bambini, un po’ alla volta comincerà a “comprendere” i piccoli e forse anche ad accettare la piccola Miria. Speriamo!
La lista del riso è aumentata ancora, (250 indigenti), ma vedete, si sta verificando un fenomeno che mi lascia perplessa e pensierosa. Alcuni “indigenti” una settimana prima di avere i 10 kg che spettano loro normalmente, vengono da me e mi chiedono del riso “abbiamo fame”! Molto decisa, rifiuto, dicendo che molti sono come loro e devono aspettare il giorno esatto.
Ebbene, allora mi chiedono di dare loro la metà, 5 kg.
Poi effettivamente prendono gli altri 5kg, quando vengono insieme agli altri.
Questo mi fa riflettere e pensare con tristezza che effettivamente queste persone non hanno da mangiare che quel poco di riso che io do loro.
Vorrei poter aiutare tutti, dare loro una mano maggiore, almeno per il nutrimento, ma come fare?
E’ veramente triste vedere come sia “normale” qui Avere Fame .
Si parla tanto, per televisione, nei giornali, nei dibattiti, della Fame nel mondo , ma quando lo tocchi con mano, vi assicuro che è un’altra cosa !
Perciò edete sul sito, tra i regali “utili” per Natale (listino-prezzi), vi ho messo anche un sacco di riso, scusatemi, ma è il più bel dono di Natale che potrete fare a questa gente! Vi ringrazio a nome loro!!
Grazie sempre del vostro sostegno, che mi aiuta in tutti sensi ad andare avanti!
Un grosso abbraccio.

Manina
manina@freenet.mg

Le Lettere di Manina Nosy be, Settembre – Ottobre 2008

CARI AMICI,

Abbiamo avuto qualche problema col sito, che non “voleva e non voleva” farsi aggiornare!
Forse troppo stanco:ogni mese, tante cose,tante foto, tante scuole, tutti quei bambini che non finiscono più, i pozzi, il carcere, i vecchi, i paraplegici, gli ambulatori con i suoi malati, gli indigenti e il loro riso, i bambini con il loro latte, le case rifatte perché nell’ultima stagione delle piogge sono crollate o non proprio, hanno una certa pendenza “cado..non cado”, e il prossimo ciclone che arriva le deve trovare ben fatte, per poi buttarle a terra un’altra volta o cmq darle una bella spinta per inclinarla ancora. Se no che torna a fare? Il tetto vola(anche quello di casa mia), ma poi si rimette, che problema c’è?E allora il lavoro è tanto, e il sito ha pensato “Ma questa non si ferma mai? Allora mi fermo io! “

Forse dopo tanti anni è diventato anche lui malgascio “mora mora” ossia piano piano.

Ma io purtroppo non mi posso fermare perché il tempo scorre veloce e qui ci sono tante cose da fare ancora!Tante richieste rinviate per mancanza di tempo e..di fondi, ma loro lo sanno che il tempo sta lì,i fondi no, ma prima o poi arrivano anche quelli e aspettano pazienti! “La provvidence!” non mi tradisce mai!

E allora siamo stati costretti ad aprire un sito “meno stanco”, che non rifiutasse i nostri aggiornamenti e così i bambinidimanina hanno preso un net. Forse hanno imparato a giocare a tennis? Penserà qualcuno di voi “fissato col tennis” (e ne conosco tanti!!) No! Signori, è il sito che è divenuto www.bambinidimanina.net

Si trova ancora quello ,org, ma non è aggiornabile più, quindi prima o poi scomparirà!

Lo dicevo sempre ai miei alunni “<vi dovete aggiornare, tutti ci dobbiamo aggiornare, anche i proff!!” A proposito, lo sapete che tra i miei sponsor ci sono tanti alunni, che per caso, su internet, non so perché, un giorno hanno cercato Manina . Meno male che questo nome non è tanto comune!

Mi hanno trovato subito e mi hanno scritto raccontandomi della loro famiglia, inviandomi foto dei figli e poi mi hanno detto “vediamo che non sei cambiata, sempre le stesse idee di aiutare i più deboli…l’importanza degli altri, il diritto alla vita come scelta, che vuol dire libertà! L’Essere e l’Avere di Fromm!Ci ricordiamo tutte le letture di Pirandello, Joyce, Levi!”

Mi ha detto uno dei meno bravi in Italiano, sempre disinteressato, mi pareva..a qualsiasi argomento, che invece si ricordava tutto veramente, scrivendomi via mail “meno male che non ho seguito alla lettera i tuoi insegnamenti, io ho scelto l’”Avere” ed ora posso aiutarti ad aiutare gli altri,perché sono unindustriale del ricco nord est dell’Italia, mentre il tuo preferito primo della classe, cheha seguito i tuoi ideali, si è laureato in sociologia, è professore, va in giro facendo conferenze, ha scelto L’’”Essere”, difficilmente potrà aiutarti ! Speriamo che nessuno dei miei alunni abbia seguito i miei ideali, allora, così potranno aiutarmi! Invece è sempre bello credere in qualcosa, in un mondo migliore, dove tu, anche tu, puoi fare qualcosa per migliorarlo.

Il 10 dicembre è il 60° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti degli uomini ed io sono felice di aver contribuito(col vostro aiuto) a far  affermare qui questi diritti: diritto all’infanzia, diritto allo studio, diritto alla salute, insomma ..il diritto alla vita!

Grazie amici, poi con calma anche io(perché ormai malgascia), vi aggiornerò su tutto con foto etc etc, ma stasera volevo dirvi queste cose che ritengo importanti più di ogni altra. Grazie di essermi vicini e di farmi sentire che ho tanti amici! Grazie ad ognuno di voi! Grazie amici! Con tanto amore.
Manina

Le Lettere di Manina Nosy Be, Luglio 2008

CARI AMICI

SOCIALE 

Questo mese è stato caratterizzato dalla “decentralizzazione!”
Ho deciso infatti di decentralizzare anche la distribuzione del riso, dopo quella del latte.
Abbiamo dato il RISO:
il giorno 9 nel dispensario di Ambondrona, per gli indigenti che arrivano dal centro-nord dell’isola, (79 indigenti provenienti da 6 villaggi )
il giorno 10 ad Ambatoloaka, a casa mia, centro sud, (72 indigenti, provenienti da 5 villaggi)
il giorno 11 nel dispensario Dj.Honko, per quelli che vengono dal sud dell’isola (75 indigenti provenienti da 8 villaggi )
il giorno 12 nel dispensario di Antanamitarana, per quelli che vengono dal nord dell’isola (14 indigenti provenienti da 3 villaggi ), per un totale di 240 persone!!

E’ vero che così sono impegnata per 4 giorni di seguito, ma sono stati tutti così contenti di non dover fare chilometri e chilometri per lo più a piedi e con kg 10 di riso in testa o sulle spalle, che ne è valsa la pena !

La lista del LATTE

Aumenta: 70 scatole di latte concentrato ogni lunedì
L’ultimo, un bambino di 5 mesi. Finora l’ha cresciuto la nonna, essendo la madre morta in parto, all’ospedale di Hell-Ville, ma ora la nonna è in procinto di partorire e non può più badare al nipote!
Ci penseremo noi per il latte e la zia lo crescerà !
Distribuite anche molte felpe, perché questi sono mesi invernali e hanno tutti freddo(24°)(anche io)

CARCERE

Ancora una vasca di cemento dell’acqua ricostruita.

A casa è venuto il Direttore Tecnico delle prigioni della Regione Diana (, va fino a Diego Suarez) per ringraziarmi per quanto fatto nel carcere di Hell-Ville e per quanto facciamo per il vitto del carcere di Nosy Be, di quello di Ambanja e di quello di Ambilobe. Bene!

Un episodio terribile: a Hell-Ville (la città) durante la notte, hanno preso un ladro che era entrato in una casa per rubare. L’hanno inchiodato con i piedi al pavimento di legno, gli hanno cosparso il braccio destro di benzina, e poi gli hanno dato fuoco! E’ stato poi portato all’ospedale da qualcuno che ha fermato questa “punizione”. Io l’ho trovato in carcere, quando ho portato il riso. Ai piedi stava un poco meglio, ma il braccio era tutto fasciato e la mano era nera e immobile. L’ho poi ritrovato all’ospedale, gli avevano tolto la benda dal braccio, che era ancora tutto sangue e pus. A lui e all’infermiere ho dato un passaggio fino al carcere, dove dovevano tornare.

L’altro giorno è venuto a casa mia, col foglio di “libera uscita”, voleva, come tutti gli altri detenuti, ritornare alla Grande Terre, nel suo villaggio. Così, gli ho dato una borsa da viaggio, dei vestiti, i soldi per il bateau e per il taxi-brousse. Gli ho dovuto mettere tutto sulla spalla sinistra e i soldi nel taschino di una camicia che gli ho messo con molta difficoltà. Il braccio destro era ancora tutto aperto, ancora sangue e pus e la mano destra era immobile e piegata a mo’ di pugno semiaperto. Gli ho dato degli antibiotici e degli antinfiammatori per i prossimi giorni. Era dolorante.

L’ho fatto accompagnare al porto e ai malgasci che erano sulla mia veranda e guardavano il tutto ho detto “ lui è un ladro, ma voi siete dei selvaggi!” Purtroppo un vazha che era presente ha commentato “Dovrebbero fare così anche in Italia” Non ho risposto, ma ho pensato “Sono sempre più contenta di vivere in Madagascar”

SANITA’

Dovete farci gli auguri!!! Nel dispensario di Antanamitarana è nato il primo bambino!! (femmina).La madre e la piccina stanno benissimo! Che bello!!
Nei 3 dispensari abbiamo cominciato le circoncisioni.(E ANCORA DEVONO FINIRE!!)
In media 25 per giorno.
Il costo è di 2000 ariary (meno di 1 euro),con anestesia etc etc
Come al solito, abbiamo la prenotazione anche di ragazzi di 13 -14 anni, che finora non hanno potuto farla per il prezzo troppo alto per loro (20.000 ariary) e qui la fanno tutti, indipendentemente dalla religione e dal grado sociale.
Il nuovo medico-ispettore,”per ordini superiori” è venuto a visitare i nostri dispensari o meglio i nostri “post de secours communautaire” ed è stato un gran bene, perché è rimasto colpito dall’igiene, dalla quantità di medicinali e dal numero di pazienti che passano da noi, dai registri perfettamente tenuti dai nostri medici ed infermieri. Così ora c’è una perfetta “collaborazione “ con l’ospedale della città!. Ringraziamo chi ce l’ha mandato!!
Tutti sanno che “il cielo “di Nosy Be mi protegge e tutto “il male” si trasforma in “bene”!!

ISTRUZIONE

Cominciata la costruzione delle 2 nuove classi della Scuola Superiore.
Avevamo due 6.me, ora stiamo costruendo due 5.me
Abbiamo già molte iscrizioni anche nuove, ma dobbiamo mantenere i posti per i nostri dell’anno scorso! Speriamo di farcela!
Costruzione di una scuola al Nord dell’isola :altre 4 classi elementari.
Cominciata la costruzione anche della Scuola di Agricoltura.
E’ una grossa impresa e qui deve arrivare “ la Provvidenza” !

Isola di Nosy Faly

Altre 2 scuole: una quinta elementare, per finire il ciclo delle prime scuole aperte a N.Faly.
Una nuova materna in un altro villaggio che l’aveva richiesta da tempo
Con queste 2 ultime, abbiamo in totale 10 scuole a Nosy Faly

Sono stata anche alla Grande Terre:controllo delle scuole precedenti e programma per le scuole nuove.
Nel mese di giugno erano venuti da me due sindaci (un uomo e una donna) di due diversi Comuni Rurali di Ambanja. Mi avevano chiesto delle scuole materne e dei dispensari per villaggi molto lontani dalla città. Avevo promesso di andare a vedere , secondo la mia abitudine, i villaggi in questione.
Vi ricordo che il problema della Grande Terre è sempre quello dei coccodrilli.
Quest’anno, durante la stagione delle piogge, i fiumi straripando hanno circondato alcuni villaggi e hanno formato una specie di lago che è rimasto lì e…ci sono i coccodrilli! (poi vi racconto un episodio)
Così sono partita col bateau per Ambanja. Il porto è rimasto sempre lo stesso e bisogna quasi arrampicarsi per potervi salire (con l’aiuto di qualcuno che ti “tira” gentilmente riesci a salire.! ).

Florian il mio responsabile del Mad, mi è venuto a prendere e ci siamo subito fermati alle prime scuole “col papero”, sorpresa! Ci aspettavano bambini e genitori, per chiedere di continuare a costruire (dopo la materna e la prima elem),una seconda elementare farmi vedere il posto scelto.

Dopo aver discusso, mi hanno mostrato il fiume che scorre lontano e hanno detto che dovevano andare laggiù per prendere l’acqua. Nel villaggio l’acqua non c’è! ” Ma non si può scavare un pozzo?” ho chiesto. Tutti mi hanno guardato sorpresi “Certo!” Ho rimproverato Florian per non aver pensato

prima a questo. Abbiamo così deciso che oltre a costruire un’altra classe, scaveremo anche il pozzo per il villaggio. Un grande applauso ha accompagnato questa mia decisione, seguito dalla distribuzione di caramelle ai bambini e…ai genitori!

In un altro villaggio la maestra di una materna aveva preparato una “festicciola” con della musica, i bambini mi aspettavano con le “blouses”rosse”e hanno danzato.

Il giorno successivo siamo andati in un altro villaggio lontano, dopo ore e ore di viaggio per una strada “impossibile”,(tanto che al ritorno la macchina è andata in “Panne” e sono venuti a prenderci ,dopo ore, con un’altra macchina) per parlare con i due sindaci che mi avevano chiesto le scuole e i dispensari. Sono tornata “ tutto bene”,alle 20,30 in albergo!!
In breve: costruiremo altre 5 scuole, 3 dispensari e un pozzo.

QUOTIDIANO

M.Laure è completamente guarita ed è andata a vivere ad Ambondrona, dove c’è suo zio e una cugina. Il problema è che proprio ora cominciava ad accettare sua figlia Miria, (che viene sempre da me) e non so come fare per farle incontrare ancora….risolverò il problema, ma uno per volta!

Eric(11 anni) sta sempre nella casa a fianco e pure Ismael (18 anni). L’uno è geloso dell’altro, entrambi di Miria, ma fingo di niente e… andiamo avanti!

Dal 15 al 24 agosto sono stata occupata ad Andilana, al Cap Doré. 

Il primo giorno sono arrivate tutte le “nuove autorità” e molti di loro si sono congratulati per le nostre molteplici attività di cui non erano a conoscenza e hanno preso tutto il materiale conoscitivo che avevamo messo a disposizione dei visitatori!

Lulù, (il vietnamita,l’organizzatore), infatti ci ha “regalato uno stand per “ I cechi ciara”

Abbiamo organizzato una “mostra” con due mappe , una di Nosy Be e l’altra della Grand terre, dove erano segnati i villaggi con le nostre scuole, poi le foto dei bambini,dei Post de Secours, dei paraplegici, del carcere…insomma tutto il nostro “operato”.

Julien il paraplegico ha chiamato il figlio da Diego Suarez. Infatti è costume malgascio che il padre chiami il figlio maschio, quando ha bisogno di aiuto. Ora Julien ha deciso che è arrivato il momento di chiamarlo. Gli ho chiesto se il figlio sia d’accordo di venire da lui, mi ha risposto” Ma certo, sa che è suo dovere, mi ha detto subito di sì!”

In realtà non si ricorda neanche quanti anni abbia con precisione. Il ragazzo finora è cresciuto con la madre, (che a quanto pare non sta bene fisicamente ed è in difficoltà finanziarie) Ho chiesto a Julien se sarebbe capace di riconoscerlo, mi ha risposto ridendo di no !

Comunque ho fatto costruire una casetta vicino a quella di Julien, dove almeno il ragazzo potrà stare comodo, dormire e studiare. Ho infatti detto a Julien, che capisco le abitudini malgasce e non le discuto, ma il ragazzo dovrà continuare a studiare. Se sta alle scuole superiori potrà andare ad Ambondrona dove abbiamo anche la mensa e tornerà da lui alle 17,00. Inoltre a Julien, (l’ex sommozzatore, pescatore di oloturie, finito paraplegico per un’embolia) gli ho da anni messo una donna che gli fa tutte le pulizie e che gli cucina. Quindi è ingiusto sacrificare un ragazzo perché lo accudisca, anche se “è suo dovere”! Pare che il ragazzo stia arrivando accompagnato dalla madre.

Mentre parlavo con Julien, mi è venuto in mente Plauto con le sue commedie e ho detto a Julien “Pensa se non è vero che tuo figlio sia d’accordo di venire da te, né che la madre sia contenta di separarsi dal figlio e ti portano un altro ragazzo…tu non lo puoi riconoscere…quindi…” Si è messo a ridere dicendo che era vero, ma era una cosa impossibile!!

A proposito di coccodrilli! Mentre eravamo alla Grande Terre, abbiamo visto tanta gente che da un ponte guardava in giù, verso il fiume e strillava.

Ci siamo fermati per vedere cosa fosse successo. Ebbene, un coccodrillo aveva afferrato un bambino che stava pulendo, nell’acqua del fiume, una pentola . Per fortuna un altro bambino, che era lì, a fianco, ha trattenuto il suo amichetto, tirandolo con forza verso di sé e così il coccodrillo ha preso solo un pezzo del braccio del piccolo, che è stato portato all’ospedale (dopo 2 ore di strada) e ho saputo che si è salvato ! Il coccodrillo dopo poco è tornato a farsi vedere, restando immobile al centro del fiume e l’abbiamo fotografato, (anche se è poco chiaro). Poi, proprio quando è arrivato un ragazzo col fucile, per spararlo, si immerso di nuovo nell’acqua torpida del fiume.

E’ per questo che faccio le scuole nella Grande Terre, per evitare questi episodi!
Cari Amici, vi saluto, sempre con tanto affetto! Spero che abbiate trascorso delle belle vacanze!
Un caro abbraccio.
Manina

Le Lettere di Manina Nosy Be, giugno 2008-07-03

Carissimi Amici,

a Giugno è finita la scuola!

Come tutti gli anni, c’è stata la “proclamation”, come dicono loro, ossia la distribuzione delle pagelle.

E’ stata una bella fatica andare nei villaggi dove mi aspettavano alunni e genitori, con le maestre! Ho dato i premi (magliette e felpe) ai primi 3 e all’ultimo, come d’abitudine.
Molti i bambini bocciati, ma qui la scuola è molto seria e nessuno si lamenta.
Come anche l’anno scorso, tra le scuole di Ambatoloaka e dintorni, 2 private, una pubblica, la nostra “comunitaria” è risultata prima agli esami di 5 elementare, nel senso che ha avuto la percentuale più alta di promossi rispetto agli altri! Bravi i Tsaiky tsara , i Cechi ciara! 

C’è stata anche la “proclamation” alla Scuola Superiore.

Qui, devo confessarvi che ho dato una felpa ad un ragazzo quando ho sentito che si chiamava …..“Maradona”.”Maradona? Merita un premio. E’ forte Maradona!” Tutti a ridere!

Poi c’è stata tutta la preparazione per il defilé del 26 GIUGNO, festa nazionale d’indipendenza 

ed infine il defilè!

Ho portato 350 bambini, 31 i villaggi di Nosy Be, dove ci sono le scuole e quest’anno hanno sfilato per la prima volta anche i ragazzi anche i ragazzi della Scuola Superiore

E’ sempre una cosa molto emozionante vedere sfilare i nostri Bambini! Che bravi!

Sanità.

Ci tengo a precisare che noi non abbiamo “dispensari”, anche se finora li abbiamo chiamati così!
I nostri sono “Post de secours communautaire”

Su domanda del villaggio, della comunità, noi costruiamo un ambulatorio, (che resta di loro proprietà, perciò della comunità) dove un medico e un infermiere, regolarmente autorizzati alla professione, visitano, (per 20 cent di euro) curano le ferite, suturano, mettono una flebo, se è necessario, danno i medicinali adatti. Non si pagano né i medicinali, né le iniezioni, né le medicazioni. Tutti hanno la possibilità di curarsi! Noi compriamo i medicinali e paghiamo i medici.

Abbiamo costruito un ambulatorio ad Ambondrona, dove c’è anche la scuola (al centro di Nosy Be)

ed un altro ad Antanamitarana (nord dell’isola)  

Proprio oggi qui abbiamo fatto una riunione con il capo del villaggio che ha presentato il nuovo medico e l’infermiere agli abitanti di Antanamitarana.:lunedì cominceremo con le circoncisioni, per meno di 1 euro (che qui fanno tutti regolarmente per 10 euro) e poi abbiamo annunciato che sarà possibile anche partorire, con 4 euro (grazie alla disponibilità del medico). Mi ha fatto un enorme piacere vedere la volontà di questo giovane medico malgascio(lavorava in una struttura privata, ma ha chiesto di venire a lavorare “per noi”) di aiutare in prima persona il suo popolo, collaborando “con noi”.

Riabilitato il dispensario di J.Honko, al Sud dell’isola.

Questo è in affitto, l’abbiamo comunque ben riabilitato!

Pensiero: non è importante “costruire” ospedali, scuole, ma “curare” i malati, “far studiare, dovunque sia!.

Io ho cominciato a curare le persone 8 anni fa, a casa mia, con una dottoressa malgascia.
Poi ho spostato le visite in una capanna di fronte a casa mia, poi in una casa, sempre affittata, al centro del villaggio, vicino alla strada principale.
Poi ad Ambondrona, un altro villaggio, sempre in una casa affittata, prima 80 persone al giorno passavano la visita, poi abbiamo ridotto a 30 la mattina e 30 il pomeriggio, 60 persone al giorno.

Pensate in questi anni quante persone si sono salvate! (in una capanna!)
Ora ho costruito un ambulatorio che resterà a loro, su terreno demaniale, ma prima ho curato i malati.

C’è chi impiega anni a costruire un grande ospedale. Bello, bellissimo! Ma quante persone sono morte in tutti questi anni? E poi..chi può pagare una visita in questo “bell’ospedale”? E di chi è l’ospedale? Cosa lasciamo loro?
Anni e soldi per costruire le “nostre scuole”, belle, di cemento e con i vetri, invece delle loro capanne. Chi può pagare dopo la retta scolastica? E di chi è la scuola?
Ancora oggi la maggioranza delle mie scuole sono “capanne”, sono le “loro scuole”. Dopo 8 anni ci sono Diecimila Bambini che vanno a scuola, che hanno studiato e che continuano a studiare, nelle “loro”scuole.
Non ci chiedono ospedali (hanno già i loro e non possono pagarli), ci chiedono di non morire, di essere curati!
Non ci chiedono scuole, ci chiedono di dare la possibilità ai loro figli di studiare!!

Lasciamo loro qualcosa o prendiamo anche il loro terreno, per costruire ospedali e scuole, di cui loro sono gli usuifruitori, ma “ a pagamento”?. Hanno i loro ospedali, le loro scuole. Il “vero”aiuto è “migliorare le loro strutture”, dare gli strumenti di cui hanno bisogno. Perché portare i nostri modelli, che fanno concorrenza ai loro, ma che non li aiutano a migliorare? E poi far pagare gli ospedali e le scuole, perché “quelli dei bianchi” sono più belli, sono puliti!

Io, dopo anni di esperienza,  sono arrivata a questa conclusionechi vuole aiutare questi popolideve lasciare loro qualcosa ! Rispettare i loro usi e costumi, non porsi come modello “perfetto e irraggiungibile”, mortificando la loro povertà.

Il mio invito è: Aiutiamoli a “costruire i “loro ospedali”, costruiamo “le loro scuole”, diamo lavoro ai” loro” dottori, capaci come i nostri, diamo lavoro ai” loro” professori, capaci come i nostri.Insomma “diamo” qualcosa a questo terzo mondo che tutti dicono “voler aiutare”(ma come?, mettendoci in competizione con loro?

Quotidiano

Mi sono dimenticata di scrivere l’altra volta, che a fine maggio, domenica 29, a prima mattina, già alle 7,00, mi sono arrivati “strani messaggi”, sul cellulare “ buona festa” (in francese, chiaramente,) e ancora “buona e felicefesta” con la firma di alcune maestre. E quando mai la domenica ho avuto questi messaggi!Poi finalmente una mi ha scritto, “buona festa, maman” Insomma, qui,era la festa della mamma!!!Tutti a farmi gli auguri.!! Che bello!! Che gentili!!
Devo confessarvi che a volte dei vecchi, mi ringraziano e mi dicono “ Grazie,tu sei la nostra mamma”, ma come ? La mamma anche dei vecchi, dico, ridendo? E come mi sono ridotta?

Dall’Italia è arrivata Valentina, che ha aiutato i ragazzi della scuola Superiore con lezioni supplementari d’inglese, (loromateria di studio) “perfetto”, essendo vissuta 15 anni a Londra!
E’ stata di grande aiuto anche perché ha saputo “collaborare” col loro professore malgascio, che parla ed insegna bene l’inglese (come Valentina stessa mi ha detto), ma non ha certamente la sua pronuncia, senza entrare in competizione con lui. Così sono stati tutti molto contenti, professore ed alunni e sperano che presto ritorni!

A proposito di “mamme”,vi invio le foto di M.Laure e di Miria. Vi ricordate la ragazza depressa? (v.lettera..) Molti di voi l’hanno vista e so che siete rimasti anche un po’ impressionati. Beh, sappiate che stanno benissimo sia mamma che figlia (finalmente!), c’è voluto poco più di un anno, ma ce l’abbiamo fatta! Lei comincia ad accettare la figlia, anche se la piccola ancora non si avvicina volentieri….ma supereremo anche questo un po’ alla volta!! L’importante è che M.laure sia completamente guarita!!

All’ospedale della città ho portato di urgenza una donna che giunta da me, manifestava chiari segni di peritonite. Da tempo l’avevo consigliata di farsi visitare all’ospedale, perché appunto pensavo dovesse operarsi di appendicite! L’avevo anche accompagnata all’ospedale, lei si era fatta visitare, ma poi…non aveva i soldi per l’operazione ed era tornata a casa…dopo una settimana è tornata da me, con febbre, vomito e quasi non poteva più camminare, Quindi di corsa all’ospedale!
Subito operata è già tornata a casa e sta bene! )
Il dottore, vedendomi all’ospedale, quella mattina,miha poi pregato di aiutare una famiglia che aveva il bambino ricoverato per tetano e che non ce la faceva con le spese. (Se non si paga, l’ospedale non ti cura). Ho visto il piccolo nel suo letto di ospedale, ho parlato con la famiglia e mi sono messa d’accordo con la farmacia dell’ospedale,che avrei pagato le spese, come al solito!
Nel lettino a fianco c’era un altro bambino, che si era tagliato,cadendo con una bottiglia, la pancia, lo stomaco… Chiaramente la famiglia mi conosceva da anni e così…anche lui a “nostro carico”. Ma diciamo che questo è usuale, tanto vero che non ve lo scrivo neanche in genere!

Eric, il bambino di cui ho scritto l’altra volta ha recuperato il suo anno scolastico.

Rodriguez, il paraplegico, lavora nella sua “bottega“, come calzolaio!

Cari Amici, attenti perchè sto già organizzando gli “eventi” per quest’inverno!! Sono molto contenta, perchè sono tanti i turisti che vengono a trovarmi e abbiamo già organizzato gli eventi nelle loro città per quest’inverno, al mio rientro in Italia (sempre a dicembre) anche se la data, chiaramente, non è ancora fissata! Alcuni mi hanno detto che hanno trovato qualche difficoltà poichè dicevano che forse ero in Italia o che il mio telefono non rispondeva, che non c’ero mai a casa. Ad altri addirittura un’animatrice ha detto che non valeva la pena di venire da me e che non era neanche vero che faccio le scuole gratuite…! Per fortuna era gente che aveva letto più siti che parlano di me ed anche la lettera del Presidente della Repubblica…e quindi ben decisi a volermi conoscere!! Quindi nessun problema!

Per ora vi lascio, non voglio tenervi troppo impegnati a leggere quello che faccio qui! (sappiate che vi scrivo giusto il necessario, per non tediarvi)

Scrivetemi pure via internet, aspetto anche io vostre notizie!!

Un caro “fresco” (è già cominciato il nostro inverno) abbraccio.
Manina

Le Lettere di Manina Nosy be, Maggio 2008

Cari Amici,

Il lavoro continua : le scuole di fronte casa mia, sono quasi tutte pronte.
La ricostruzione è a buon punto!

Istruzione

Soltanto in un villaggio rimangono tre scuole da “ricostruire!
E’ venuto il sindaco e la sua vice (che non conoscevo) da un comune rurale di Ambanja (G.Terre), per domandarmi alcune scuole e degli ambulatori.
Mi hanno spiegato che mentre a Nosy Be il ciclone ha portato distruzione, ad Ambanja (anche il responsabile delle scuole di là me l’aveva detto), i fiumi hanno straripato, non soltanto distruggendo le risaie e il raccolto, ma portando anche i coccodrilli ed isolando così alcuni villaggi….
Ho detto loro di segnarmi le priorità, appena potrò, andrò a vedere i posti, poi decideremo insieme ai responsabili…Erano persone molto gentili e mi sono sembrate veramente preoccupate per quei villaggi abbandonati.
Quando sono partiti, ho chiamato il responsabile della Grande Terre che mi ha confermato il tutto.
Decideremo insieme come e dove intervenire! Poi vi farò sapere!

Sanità

Il dispensario ad Antamitarana è finito e sono già venuti un dottore e un infermiere per lavorare là.
Il dispensario di Jabala Honko, già dall’anno scorso in funzione,l’abbiamo da poco trasferito, in una casa “ricostruita”
Inaugurazione, penso, tra 15 giorni!!

Sociale

E’ tornato il paraplegico a cui avevo dato la “Singer”(v.lettera ottobre 2007…) , mi ha portato altri grembiulini “rossi”finiti. E’ andato a vivere a fianco a sua sorella, ma la casa aveva bisogno di riparazioni…Ho inviato subito un mio operaio per vedere come aiutarlo: praticamente la casa non esisteva, cioè esisteva, ma “dal tetto si vede il cielo”, i pali che la sorreggono “sono inclinati e infradiciati alla base”, le pareti sono sconnesse”, le tavole del pavimento, lo stesso.. (quindi il poverino, quando pioveva dormiva in un angolo, per non bagnarsi). Ma lui quando era venuto da me, sempre sorridente, non aveva detto assolutamente nulla di questa “tragedia”, solo “se possibile piccole riparazioni, perché mia sorella mi ha dato una casa vicino a lei, ma… La casa è oramai completamente rifatta insieme ad una “toilette” per lui solo! 
E’ arrivato anche un altro paraplegico dalla Grande Terre. Mi ha detto che voleva trasferirsi
qui per lavorare. Fa il calzolaio.

Gli ho fatto vedere la casa dei vecchi e dei paraplegici, ha fatto subito grande amicizia con loro. Abbiamo trovato insieme al capo-villaggio un posto dove potrà lavorare bene (è bravissimo). Dopo alcuni giorni è tornato da me, per dirmi che voleva tornare ad Ambanja, pagare la casa che aveva in affitto, chiuderla e trasferirsi definitivamente qua. E’ andato e tornato dopo tre giorni!
Vive “felicemente” nella casa. Ogni volta che passo (stanno sotto casa mia, praticamente), li vedo tutti insieme che chiacchierano, seduti a terra, quasi senza gambe, sorridendo! La vita è bella!

Ho dimenticato di dirvi che M.Laure (la ragazza depressa)(v.lettera Giugno 2007) sta molto meglio e la figlia, Miria, cresce bene e..cammina!!

A proposito del volontariato

Un “volontario” mi scritto che sul mio sito non c’è niente in merito al volontariato.
Giusto! Il “volontario è qualcuno di buona “volontà”, disposto ad aiutare. Io ringrazio di cuore chi ha questa intenzione, di volermi aiutare, ma… a “fare” che? Io sono la prima che non “faccio “ niente!

Ho detto più volte, “Io organizzo”.

I Malgasci mi chiedono una scuola
Io “organizzo” la scuola, la faccio costruire,..
gli operai malgasci “lavorano”.
I Malgasci mi chiedono un dispensario
Io “organizzo” il dispensario
Gli operai malgasci lavorano per costruirlo
Il medico e l’infermiere malgascio “lavorano” nel dispensario…..
Il volontario allora cosa può fare per aiutarmi? “Lavorare” in Italia, organizzare in Italia riunioni con amici, concerti, proiezioni di film, mercatini…insomma qualcosa per raccogliere fondi. Invitare me quando sono in Italia, per un incontro… .Poi , quando vuole, può venire qua, a vedere come va l’organizzazione, le cose realizzate,può stare tutti i giorni con me…e con loro.(ma si deve organizzare il viaggio, la permanenza (per questa,lo posso aiutare, ma non ospitarlo, perché ho una piccola casa e non un centro…, non ho strutture per i volontari, mi dispiace)

E’ comunque una bella esperienza umana, che, posso assicurare, “aiuterà” proprio lui che voleva “aiutare”!

Perché è bello vivere qua!?

E’ bello perché parli con la gente
che ti apre il suo cuore, c’è un vero rapporto “umano”. Tu ascolti, ti raccontano, senza ipocrisie, i loro problemi, la loro vita, la loro storia…., ti chiedono aiuto, tu sei la loro speranza.
E’ bello perché parli col sole.
Tutte le sere al tramonto , lo vedi scendere nel mare in un secondo, ”pluff”, un tuffo… e sparisce. Qualche sera gli dico, quasi indispettita “Basta, stasera non ti guardo, ti tufferai nel mare senza incontrarmi come fai tutti i giorni, è diventata una schiavitù!” Ma non mi dovrei alzare dalla sedia che è sulla veranda, invece…immancabilmente, come vedo l’arancione riflesso nel cielo, qualsiasi cosa io stia facendo, con chiunque stia parlando, mi alzo e dico “Dobbiamo guardare il tramonto, forse stasera vediamo il “raggio verde!”. E tutti, con me, a guardare il tramonto!
E’ bello qui perché parli con le stelle.
Questo immenso cielo stellato, nero profondo, con mille luci, che ti avvolge fino al mare, avanti a sinistra la Croce del Sud, la Via Lattea, la costellazione dello Scorpione e poi…tutte le altre costellazioni di qua!
Le stelle, quando cadono, sembrano delle comete, scendono lentamente, le puoi seguire per tutto il cammino e hai il tempo di indicarle a chi è con te…. qualche altra scende veloce, ma è raro!
Guardo le stelle e dico No, non cadete,…. non ho desideri da esprimere!

Pensieri

Quando annunciai agli amici che avevo deciso di partire, feci una grande festa per salutare tutti e scrissi una poesia, per spiegare un po’… tutti mi chiedevano “Perché parti?”
Mostrai anche le foto della casa di legno che era quasi pronta, tutta contenta. Un mio amico medico, allora mi disse “Manina, senti, io ti capisco, ma il primo giorno, tu, il cielo, il mare, la spiaggia, il cocco,………….. il secondo giorno, tu,il cielo, il mare, la spiaggia e il cocco, ……..il terzo giorno…ma poi?
“E poi? Ma che vuoi più di questo?” Gli risposi ridendo!
Oggi potrei dirgli..” Io, il cielo, il mare, la spiaggia, il cocco e… diecimila bambini che vanno a scuola ….200 famiglie che hanno il riso…vecchi e paraplegici che hanno una casa e un pasto…i malati che hanno le medicine, i carcerati , etc etc…. ma allora non lo sapevo!

QUOTIDIANO

Non mi sono messa a piangere, perché non ho l’abitudine di piangere, ma avrei dovuto farlo!
L’altro pomeriggio,è venuta da me, piangendo e disperandosi una donna, che da alcuni giorni lavorava alla casa dei vecchi. Mi mostra una ferita sulla testa, è stata presa a botte dal marito ubriaco, come tutti i giorni, è piena di contusioni. E’ da poco arrivata a Nosy Be, da due mesi, chiamata dal marito, ha quattro figli. La calmo, le curo le ferite. Poi, dal momento che mi dice che è qui da sola, le propongo di ritornare dove ha tutta la famiglia …l’aiuterò io!
Per la prima volta sorride un po’, scuote la testa, mi guarda e tranquillamente, mi dice” No, mai più ritornare a Tana (Antananarivo) là la scuola costa cara, solo a Nosy Be i miei figli possono studiare, perché la scuola è gratuita….i miei figli vanno alla tua scuola, “Tsaiky tsara”. (cechi ciara), solo da due mesi, ma sono già capaci..
Non potevo crederci, guardavo quella donna che continuava a spiegarmi, asciugandosi le lacrime, “La scuola costa cara a Tana, i miei figli non potrebbero mai studiare! Solo a Nosy Be la scuola è gratuita, non voglio andarmene da qua!”.
Le ho detto che veramente anche alla Grande Terre abbiamo 70 scuole e lei era tutta interessata a sentire i luoghi..fino a Sambava….?! Ma a Tana, no!
Le ho dato una stanza per lei e per i suoi figli nella casa dei vecchi, dorme e lavora là! Viene tutte le mattine a prendere il riso e il pesce o carne per cucinare per tutti! E’ veramente serena!
Poi, guardando il tramonto, mi sono detta “ Sì, Manina, continua ad aprire scuole dove te le chiedono, è veramente un grande dono per loro!”
Continuavo a sentire la sua voce” Solo qua i miei figli possono studiare, devo pensare al loro avvenire!”

AVREI VOLUTO PIANGERE PER LA FELICITA’!!!

Com’è difficile essere giusti, forse sempre, ma qui ancora di più!

Non ti devi far prendere la mano… ti chiedono tutto… c’è chi non ha veramente bisogno… Come mi disse quello psichiatra, dopo essere stato qualche settimana da me, a Nosy Be “Posso dirti il tuo difetto?” “Ne ho tanti, figurati! ”Non sai dire di no!” E così a volte ti assalgono mille dubbi…
Il 10 maggio, come tutti il 10 di ogni mese, abbiamo dato il riso a più di 200 persone. 
Uno degli indigenti, un vecchio, ben vestito, dopo aver preso i suoi 10 chili , voleva i 10 chili del mese scorso, che non aveva preso. Io subito “No, se non è venuto, vuol dire che non ne aveva bisogno”. Lui mi ha guardato, come per dire, lo sapevo, ma ho tentato! Quando se ne va, con molta dignità, vedo che il suo pantalone ben pulito, dietro è pieno di toppe, la camicia ben stirata ma dietro, ha tutto il collo sfilacciato, è consunta. L’ho fatto richiamare, gli ho chiesto dove abitava, con precisione, a Labandi Be. “Verrò io” gli ho detto. Ci andrò e gli porterò qualche pantalone nuovo, delle camicie, i 10 chili di riso e del pesce.
Che vergogna!! Se penso alla mia “sicumera” con cui ho detto “ No, mi dispiace” e la sua dignità, quando si è girato…Come sono stata ingiusta!! Che vergogna!!

Non voglio giustificarmi, ma ero abbastanza stanca, annebbiata, sveglia e pronta dalle 6,30 per aspettare il camion con i 46 sacchi di riso, che non arrivava…e la mia strada già piena di tutta quella gente. A terra in perfetto ordine tutti i carnet per il ritiro del riso…, io andavo avanti e indietro, ..poi dopo le 7,00 finalmente il camion!!. Tutti i sacchi portati dentro casa mia, messi uno sull’altro…e comincia la distribuzione…5 per volta perché ogni sacco è per 5 persone. Se vedeste loro!! Tranquilli, seduti fuori casa mia, parlano fra di loro, aspettando di essere chiamati, poi se ne vanno col sacco o con la subiki (cesta) piena di riso, “Merci”, barcollando perché la maggioranza sono vecchi…

AVREI VOLUTO PIANGERE PER IL DOLORE!! 

Sempre un Grande Grazie a voi, “Amici di Manina”
Un caro abbraccio a tutti! In particolare ad Alberto che si occupa del nostro sito, molto gentilmente e con tanta bravura! Grazie!!! Manina

Sono tanti i problemi da risolvere qui, non è sempre facile, come vedete, ma poi…. un’email del genere mi dà la forza di andare avanti:

Lettera da: RosetoSportiva.it To: Manina Consiglio Sent: Tuesday, May 27, 2008 2:24 PM Subject: Un abbraccio dall’Abruzzo!

Cara Manina, siamo rientrati da una manciata di ore a casa, un po’ stanchi ma con il cuore gonfio di emozioni e di sensazioni stupende. Grazie Manina. Grazie per questo incontro che ci ha toccato profondamente l’anima. Grazie per averci ascoltato e per averci resi partecipi, pur se in piccola parte, della tua meravigliosa storia. Grazie per quello che hai fatto per questo popolo e questa terra che tu chiami “casa”, e che davvero (ora lo so per certo) merita la tua presenza e la tua energia. Grazie di esistere, e di rappresentare il “lato buono” dell’Italia e di questo essere uomini bianchi con una coscienza viva, non narcotizzata dal nostro presunto benessere e dalla nostra decadente vita quotidiana, cosi’ distante da quello che poi davvero conta davvero…come il sorriso di un bimbo. Grazie per quello che abbiamo visto, per quello che ci hai raccontato, per le foto, per la stupenda dedica che abbiamo già girato ai nostri genitori, per il tuo sorriso contagioso e per il tuo essere “straordinaria” con una semplicità ed una naturalezza che disarma…e che fa riflettere. Non so se e quando le nostre strade potranno reincontrarsi (e io lo spero fortemente!), ma in qualsiasi caso voglio mandare da subito a te, ai tuoi bambini e all’isola Nosy Be, un GRAZIE sincero ed enorme…perche’ mi avete toccato nel profondo il cuore, lasciandoci inciso un segno bellissimo che resterà indelibile e che spero porterà ancora frutti buoni nella mia vita ed in quella degli altri: da oggi ho un papero impresso sul cuore anch’io!… 🙂 “Tsaiky Tsara”, c’è scritto… Spero di esserne degno anch’io…almeno un pezzetto di come lo sono i “tuoi” bimbi malgasci…

Un abbraccio grande come la distanza fisica che ci separa, e caloroso come la fiamma che sento ardere oggi dentro di me.
Sperando di risentirti (o di rileggerti) presto, ti lacio un bacio. Cristian

PS: gira il nostro saluto anche alla simpatica e carinissima Valentina, a cui auguriamo buon lavoro e una felice permanenza a Nosy Be! Un abbraccio a entrambi anche da mio fratello Fausto.

Le Lettere di Manina 30 Aprile 2008

CARI AMICI,

Da 20 giorni a Nosy Be!!
Sono tornata a Nosy Be dopo un viaggio un pò “movimentato” (un fulmine ha colpito l’ aereo dopo 15 minuti dal decollo). Inutile dirvi tutta l’odissea. In breve: invece delle 8 di mattina, siamo arrivati nel pomeriggio, alle 16,30. l’importante comunque è che sono qui e che….tutto bene!

IL CICLONE

Per quanto mi fossi ripromessa di non avvilirmi (già ero a conoscenza del ciclone e delle sue conseguenze), al primo impatto, la visione delle scuole ripiegate su se stesse, proprio di fronte a casa mia, come col gioco delle carte, è stata dura, lo devo confessare!

Comunque è già cominciata “la ricostruzione” quasi dappertutto, e, per la verità,era già cominciata ancor prima del mio arrivo, in molti villaggi. Questo mi ha fatto molto piacere perché,qualche anno fa’, una cosa del genere sarebbe stata impensabile. Abbiamo fatto un grande passo in avanti!
Anche il tetto della mia casa era stato portato via,(come quasi tutti i tetti di qua) e me lo avevano rifatto pochi giorni prima del mio arrivo. Le foglie di “satrana”non erano ancora ben assestate, così che per le prime due sere (ha piovuto molto) ho avuto la mia stanza “leggermente allagata” e ho dovuto spostare il letto perché la pioggia era giusto sul mio cuscino!…ma tutto “normale”.
In questi giorni abbiamo fatto un piccolo “tour” per tutta l’isola, per controllare le condizioni appunto di tutte le scuole e i lavori vanno avanti molto bene.
Stiamo rifacendo anche i tetti delle case dei vecchi e dei paraplegici, che, come tutti gli altri era volato via col ciclone!
Il problema è che adesso abbiamo molte richieste di aiuto per le case distrutte! (ho già preparato una lista)

Ad Ambrondona
piccole riparazioni alle Scuole Secondarie, mentre alle Primarie due scuole “da raddrizzare”, inclinate dal fortissimo vento

NOVITA’

Ad Antanamitarana quasi finito il nuovo Dispensario


Era veramente necessario perché al nord dell’isola non c’era assolutamente niente per tutta la gente di quei villaggi chenon avevano modo di curarsi. Sono tutti molto contenti.
Proprio oggi, mentre ero lì per vedere alcuni particolari degli ultimi lavori, mi si è avvicinata una donna che voleva sapere se nel nuovo dispensario sarà possibile partorire
Già avevo pensato a questa necessità e cosìsono ancora più convinta che è necessario trovare una” sage femme” di quelle parti e di adibire una delle stanze ai parti.
Sempre ad Antamitarana era già in funzione la nuova maternelle, ma… con i soliti disegni delle mie scuole, appena fatti, è venuta troppo carina!


Nei primi giorni dal mio arrivo sono passataper il carcere, sia per salutare i carcerati, a cui abbiamo portato carne e fagioli, (come facciamo per due giorni alla settimana), sia per conoscere il nuovo Guardien-Chef , che voleva ringraziarmi per quanto facciamo per i detenuti. Mi è sembrata una brava persona! (speriamo).

Ho poi domandato aicarcerati di cosa avessero bisogno e mi hanno chiesto delle scope, dell’eau de javel per pulire le toilettes, saponi, sigarette e un domino. Nel pomeriggio, come promesso, sono tornata per portare quanto richiesto. Tutto questo a piedi perché la mia “magnifica Renault 21” l’avevo lasciata dal carrozziere dalla mattina e ancora non era pronta!
Speravo che mi aggiustassero almeno un finestrino dal momento che erano già due notti che pioveva a dirotto (vera pioggia tropicale, con tuoni e fulmini da “fine del mondo”). Quando la mattina avevo preso la macchina, non solo c’era un lago, dietro, che poi quando frenavo mi arrivava sui piedi, maanche il sedile era abbastanza bagnato, per cui quando sono uscita dalla macchina avrei dovuto spiegare a tutti….(per fortuna avevo altri problemi!).

Nel reparto donne, mi hanno chiesto un altro materasso e di aggiustare due grossi scalini che portano proprio alla stanza dove
dormono, completamente dissestati. (già fatto)

Comunque, tornata in carcere, ho parlato con Palha, un ragazzo di 17 anni che conosco da piccolo e abita nel mio villaggio, mi ha raccontato quanto successo.(il guardiano di un piccolo hotel, avendo subito un furto, lo ha accusato per paura del suo padrone, poiché il ragazzo abita lì vicino) La madre mi aveva già detto tutto e il ragazzo era là già da due settimane in attesa di processo.
Il giorno dopo (un poco intimorita) sono andata a parlare col giudice (nuovo) più che altro per fargli presente che c’era un minore in mezzo a tanti adulti…
Vi devo dire la mia” felice” sorpresa quando mi sono presentata al giudice, nel suo ufficio, per la sua gentilezza , sorridente, contento di conoscermi, già sapeva di me e di quello che faccio per i bambini…ha voluto il mio num di cellulare per qualsiasi prossimo eventuale problema da discutere insieme…si è preso il nome del ragazzo…e da ieri sera il ragazzo è fuori, in libertà provvisoria, dovrà andare ogni giorno a pulire il tribunale(come punizione), ma stamattina quando è venuto a salutarmi era veramente contento! Io più di lui!

Il 21 aprile sono stata invitata dal medico ispettore con tutte le “nuove” autorità alla cerimonia a Hell Ville, perchè davano la vitamina A ai neonati e parlavano dell’importanza delle vaccinazioni.

Abbiamo comprato l’altro giorno, una nuova piroga alla coppia di pescatori, marito e moglie (ex ubriaconi), che erano venuti a vendermi del pesce e mi avevano detto che la rete che avevo comprato l’anno scorso era ancora in buone condizioni, ma la piroga, (che pure avevo comprato per dare loro un lavoro e uscire dall’alcool), era stata completamente rotta dopo il ciclone ed entrava acqua dappertutto…un’italiana che era presente e a cui spiegavo la loro storia, mi ha dato quanto serviva per comprare appunto una piroga nuova! La Provvidenza !!

Anche alla “Fattoria” il ciclone ha fatto danni e abbiamo dovuto ricostruire sia la casa dove dormono i 3 addetti al bestiame, sia le stalle.
Purtroppo è morta ancora una mucca, per assoluta incompetenza dello Chef, che già è stato licenziato, ora ne aspettiamo un altro, ma ho deciso che ogni 15 giorni passerà il veterinario per controllare lo statodelle mucche.
Curiosità : la sera, mentre ero molto preoccupata per quanto successo alla fattoria, per “rilassarmi” apro l’internet per rispondere alle varie mail dell’Italia e su Freenet (ogni giorno c’è un proverbio o arabo o tailandese, insomma di tutti i paesi) leggo: Chi non ha né vacche, né vitelli dorme tranquillo!Giusto!!!!!!!!!! Potevo leggerlo prima!!!!!!!!!

Un “nuovo cinema” . Appena arrivata ho saputo che il “video” del mio villaggio, che io prendevo ogni domenica per i bambini, aveva chiuso. La proprietaria aveva affittato il locale ad una famiglia!
Il giorno dopo sono andata ad Hell-Ville, in città, ho comprato un televisore (a casa mia non esiste) e un video registratore e così nella casa a fianco abbiamo allestito subito una “nuova sala cinematografica“

(v.foto) e viene proiettato un film il venerdì pomeriggio (non c’è scuola il venerdì) e il sabato pomeriggio. (108 bambini il primo giorno, poi anche i più grandi..), così almeno conoscono la gioia del week-end!

QUOTIDIANO: Storie di 2 bambini

La storia di Eric
Dovete sapere che quando sono partita per l’Italia avevo lasciato alla casa dei vecchi e dei paraplegici un bambino Eric

di 10 anni. La madre prima lavorava alla casa dei vecchi, le avevo dato questo lavoro perché era venuta da me con un bambino di 3 anni, dicendomi che non aveva più niente da mangiare (era effettivamente magrissima) e non sapeva come fare con tre figli piccoli. Perciò avevo subito risolto la cosa dicendole di ritornare con gli altri figli, avrebbe avuto una stanza e da mangiare, più un salario, in cambio doveva lavare la casa etc etc.

La settimana successiva si è presentata da me, ma solo con due figli, dicendo che quello di 5 anni era morto per “fatture malgasce”. Voleva tenere con sé quello di 3 anni e portare a Diego Suarez , Eric di 10 anni, perché non lo sopportava, non tornava mai a dormire a casa,…doveva andare dalla famiglia di suo padre, altrimenti l’avrebbe gettato a mare…

Capivo che era esasperata, perciò le dissi che Eric poteva andare a scuola gratuitamente, nelle nostra scuole, ma doveva restare vicino a lei nella casa dei vecchi, quella nella mia strada.

Così vennero ad abitare vicino a me. Eric andava a scuola, veniva nel pomeriggio da me e restava tranquillo seduto sugli scalini di casa a vedere tutto quell’andirivieni che c’è da me tutti i giorni.

Per due notti Eric non tornò a casa e lo trovammo una volta dentro una macchina e un’altra volta stava dormendo in una scuola. Così lo chiamai e gli chiesi perché non tornasse a casa a dormire, mi disse “ogni volta che torno, mia madre mi batte” . Fui costretta a chiamare la madre e a minacciarla di toglierle il lavoro…andò tutto bene.

La donna lavorò per qualche mese. Una mattina tutti i vecchi vennero da me,dicendo che quella donna era folle o forse fumava “droga”, non la volevano come cuoca, avevano paura anche che li avvelenasse: Quindi riunione a casa mia con anche lei presente che ridacchiava…seduta a terra. L’indomani viene ancora da me dicendomi di voler andare a Diego Suarez. Pensai subito ad Eric :sarebbe mai arrivato a Diego? E con chi a Diego Suarez? Da una famiglia che non lo conosceva e che forse neanche lo voleva!In perfetta sintonia con i miei pensieri, arrivò Eric. Grossi lacrimoni sulla mia veranda: “Io non vado, io resto qui, devo andare a scuola”. Sua madre guardava me e lui, sempre seduta a terra con l’altro bambino tra le gambe. Chiamai il capo villaggio e dissi alla donna di firmare una carta, con la quale permetteva ad Eric di rimanere a Nosy Be, affidato “a noi” nella casa dei vecchi, lei sarebbe partita per Diego, pagavamo noi tutto il viaggio. Così la mattina seguente prese tutte le sue cose l’accompagnammo al porto, pagammo all’addetto tutto il viaggio, prima in bateau, poi col taxi brousse.

Poi dovetti io partire per l’Italia. Feci mille raccomandazioni ad Eric, gli lasciai un po’ di soldini per la ricreazione… Purtroppo dopo pochi giorni ebbi la notizia che la donna era tornata o meglio non era mai partita, voleva altri soldi, insomma un sacco di problemi! Una notte arrivò alla casa dei vecchi e si prese Eric. Il capovillaggio mi mandò subito un sms “sparito Eric preso da sua madre”

Potete immaginare il mio stato d’animo! Con una grande forza mentale inviai a Eric questo messaggio” Scappa, Eric, sei un ragazzo sveglio, scappa, prima che tua madre ti butti veramente a mare!” Mi arriva l’altro sms dopo pochi giorni “Eric scappato da sua madre è ritornato alla casa dei vecchi”. Benissimo!!

Sono tornata dall’Italia e subito Eric è venuto a trovarmi. Viene ogni giorno dopo la scuola, porta sempre gli amici.L’altro giorno Eric mi ha detto che sua madre è passata, ha visto Eric e gli ha chiesto dove dormisse, saputolo, se n’è andata! Spero che non ci sarà un prosieguo…. (foto di Eric)

La Storia di Toni

La settimana scorsa il capovillaggio e una donna, insieme ad un bambino (e a tutta la gente che ogni giorno si presenta a casa mia), vengono a parlarmi. Il bambino, Toni di 10 anni, è scappato da Sambava (Grande terre) ed è arrivato a nosy be dopo 4 giorni di viaggio per cercare suo fratello, ma la donna da cui era andato la sera precedente non appartiene alla sua famiglia, non lo conosce. Così il bambino resta da me tutta la mattinata, mentre il capo-villaggio va alla radio per l’annuncio, sia a per N.Be per rintracciare il fratello, che per Sambava, per suo padre. Parlo con Toni, a cui nel frattempo ho dato un quaderno e dei pennarelli oltre a delle banane. Prendo un po’ di informazioni : mi mostra un livido sullo zigomo “Sono scappato perché la mia matrigna mi batte quando mio padre esce, non mi vuole. Mio padre non ci crede. Sono venuto a cercare mio fratello. Si chiama Kennedy, sta proprio in questo villaggio”(Kennedy è la prima volta che lo sento, mentre ho un sacco di bambini che si chiamano Mitterand) Toni è molto tranquillo ed educato. Intanto disegna e fa dei lunghi rami di fiori bellissimi. Mi dice che sta in 5 elem, la madre è morta quando era piccolo. Niente di nuovo per me. Qui le storie delle matrigne sono senza fine. Intanto la gente che viene a parlarmi, entra ed esce come tutte le mattine. Il bambino sembra molto interessato a questo traffico.

Alle 12,00 gli faccio preparare un piatto di riso e del pesce, glielo metto sul tavolino dove disegna.

Mangia un piatto enorme molto educatamente e quando ha finito sbarazza portando tutto in cucina.

Poi mi mostra un foglio del quaderno.Ha scritto” Vuoi essere tu la mia mamma? “ E poi più sotto :rispondiSI o NO? Mi guarda. Lo accarezzo e gli spiego che non appartengo alla sua famiglia, che stiamo cercando suo fratello, lo troveremo! Mi fa una grande tenerezza e tristezza nello stesso tempo!

Si fa quasi sera e arriva il capo del villaggio, nessuna risposta, nessuno conosce Kennedy di Sambava . Per combinazione passano a salutarmi il sottoprefetto e il nuovo consigliere regionale, appena eletto. Spiego loro la situazione, anche loro parlano col bambino per sapere la storia….poi se ne vanno. .

Il bambino dice che pensava fossi io il capo del villaggio e che potessi tenerlo con me. Il capo del villaggio(quello vero) se lo porta a casa sua dove ha una stanza libera, perché suo figlio è dalla nonna. La mattina ancora Toni è da me. Provvidenza!! L’assistente del deputato di Sambava , Donat, che già mi ha chiesto una scuola laggiù (già in funzione), telefona perché vuole parlarmi dal momento che è a Nosy be! Lo aspetto con immenso piacere! Prima ancora che faccia altre richieste(in effetti era venuto per chiedermi di aprire un dispensario) gli presento il piccolo: conosce il quartiere dove abita, suo padre è l’autista di un bus, dice Toni. Ce ne sono solo tre, è facile trovarlo. Gli suggerisco di chiamare subito il capo villaggio del piccolo. Purtroppo sempre la segreteria telefonica! Cmq lui tornerà a Sambavadopo tre giorni, verrà a prendersi Toni per riportarlo a casa.

La mattina in cui arrivaDonat, Toni è già da me. Gli chiedo se è contento dopo tanti giorni di tornare a casa, se ha nostalgia. Mi risponde di sì.E’ molto tranquillo. Do i soldi a Donat per il viaggio di Toni, è parecchio, ma il viaggio è lungo e devono fermarsi per mangiare…Do un bacio al piccolo, gli raccomando di essere bravo…mi saluta, partono!

Dopo due giorni mi telefona Donat. Sono scesi per mangiare ad Ambilobe, il bambino era molto tranquillo…quando erano pronti per risalire, il piccolo è sparito. Due ore per cercarlo, niente! C’era anche la gendarmerie, niente! Sono dovuti ripartire…

Finora ancora nessuna notizia.

 Due operai che stavano rifacendo il tetto delle scuole davanti casa mia, sentendo la notizia dal capo villaggio, hanno detto che, quella mattina, quando era arrivato Donat, il bambino vicino al mio cancello, piangeva. Come ho fatto a non vederlo!! Mi ha risposto con tanta tranquillità che aveva nostalgia, che voleva tornare!! Ed invece la sua tranquillità probabilmente era dovuta proprio al fatto che aveva già “deciso” DI NON TORNARE!!! (me lo potrò mai perdonare?)

Un caro abbraccio a tutti voi!!
Manina

Effettua una donazione

IBAN

IT 11W0306909606100000104159

IBAN UNICREDIT

IT 65J0200805017000010619686

CODICE FISCALE

97419350588

maninanosybe207@gmail.com

+(39) 333 8655053

Sede legale:
Via Virgilio 38, 00193 Roma

Aiutami a raccogliere fondi per intraprendere nuovi progetti di solidarietà e rendere più agevole il mantenimento delle attività esistenti, per partecipare ad iniziative di beneficenza già avviate. 

Seguici anche su

2023 – Associazione Onlus in Africa I Bambini di Manina del Madagascar – powered by GOODEA