Carissimi Amici,

a Giugno è finita la scuola!

Come tutti gli anni, c’è stata la “proclamation”, come dicono loro, ossia la distribuzione delle pagelle.

E’ stata una bella fatica andare nei villaggi dove mi aspettavano alunni e genitori, con le maestre! Ho dato i premi (magliette e felpe) ai primi 3 e all’ultimo, come d’abitudine.
Molti i bambini bocciati, ma qui la scuola è molto seria e nessuno si lamenta.
Come anche l’anno scorso, tra le scuole di Ambatoloaka e dintorni, 2 private, una pubblica, la nostra “comunitaria” è risultata prima agli esami di 5 elementare, nel senso che ha avuto la percentuale più alta di promossi rispetto agli altri! Bravi i Tsaiky tsara , i Cechi ciara! 

C’è stata anche la “proclamation” alla Scuola Superiore.

Qui, devo confessarvi che ho dato una felpa ad un ragazzo quando ho sentito che si chiamava …..“Maradona”.”Maradona? Merita un premio. E’ forte Maradona!” Tutti a ridere!

Poi c’è stata tutta la preparazione per il defilé del 26 GIUGNO, festa nazionale d’indipendenza 

ed infine il defilè!

Ho portato 350 bambini, 31 i villaggi di Nosy Be, dove ci sono le scuole e quest’anno hanno sfilato per la prima volta anche i ragazzi anche i ragazzi della Scuola Superiore

E’ sempre una cosa molto emozionante vedere sfilare i nostri Bambini! Che bravi!

Sanità.

Ci tengo a precisare che noi non abbiamo “dispensari”, anche se finora li abbiamo chiamati così!
I nostri sono “Post de secours communautaire”

Su domanda del villaggio, della comunità, noi costruiamo un ambulatorio, (che resta di loro proprietà, perciò della comunità) dove un medico e un infermiere, regolarmente autorizzati alla professione, visitano, (per 20 cent di euro) curano le ferite, suturano, mettono una flebo, se è necessario, danno i medicinali adatti. Non si pagano né i medicinali, né le iniezioni, né le medicazioni. Tutti hanno la possibilità di curarsi! Noi compriamo i medicinali e paghiamo i medici.

Abbiamo costruito un ambulatorio ad Ambondrona, dove c’è anche la scuola (al centro di Nosy Be)

ed un altro ad Antanamitarana (nord dell’isola)  

Proprio oggi qui abbiamo fatto una riunione con il capo del villaggio che ha presentato il nuovo medico e l’infermiere agli abitanti di Antanamitarana.:lunedì cominceremo con le circoncisioni, per meno di 1 euro (che qui fanno tutti regolarmente per 10 euro) e poi abbiamo annunciato che sarà possibile anche partorire, con 4 euro (grazie alla disponibilità del medico). Mi ha fatto un enorme piacere vedere la volontà di questo giovane medico malgascio(lavorava in una struttura privata, ma ha chiesto di venire a lavorare “per noi”) di aiutare in prima persona il suo popolo, collaborando “con noi”.

Riabilitato il dispensario di J.Honko, al Sud dell’isola.

Questo è in affitto, l’abbiamo comunque ben riabilitato!

Pensiero: non è importante “costruire” ospedali, scuole, ma “curare” i malati, “far studiare, dovunque sia!.

Io ho cominciato a curare le persone 8 anni fa, a casa mia, con una dottoressa malgascia.
Poi ho spostato le visite in una capanna di fronte a casa mia, poi in una casa, sempre affittata, al centro del villaggio, vicino alla strada principale.
Poi ad Ambondrona, un altro villaggio, sempre in una casa affittata, prima 80 persone al giorno passavano la visita, poi abbiamo ridotto a 30 la mattina e 30 il pomeriggio, 60 persone al giorno.

Pensate in questi anni quante persone si sono salvate! (in una capanna!)
Ora ho costruito un ambulatorio che resterà a loro, su terreno demaniale, ma prima ho curato i malati.

C’è chi impiega anni a costruire un grande ospedale. Bello, bellissimo! Ma quante persone sono morte in tutti questi anni? E poi..chi può pagare una visita in questo “bell’ospedale”? E di chi è l’ospedale? Cosa lasciamo loro?
Anni e soldi per costruire le “nostre scuole”, belle, di cemento e con i vetri, invece delle loro capanne. Chi può pagare dopo la retta scolastica? E di chi è la scuola?
Ancora oggi la maggioranza delle mie scuole sono “capanne”, sono le “loro scuole”. Dopo 8 anni ci sono Diecimila Bambini che vanno a scuola, che hanno studiato e che continuano a studiare, nelle “loro”scuole.
Non ci chiedono ospedali (hanno già i loro e non possono pagarli), ci chiedono di non morire, di essere curati!
Non ci chiedono scuole, ci chiedono di dare la possibilità ai loro figli di studiare!!

Lasciamo loro qualcosa o prendiamo anche il loro terreno, per costruire ospedali e scuole, di cui loro sono gli usuifruitori, ma “ a pagamento”?. Hanno i loro ospedali, le loro scuole. Il “vero”aiuto è “migliorare le loro strutture”, dare gli strumenti di cui hanno bisogno. Perché portare i nostri modelli, che fanno concorrenza ai loro, ma che non li aiutano a migliorare? E poi far pagare gli ospedali e le scuole, perché “quelli dei bianchi” sono più belli, sono puliti!

Io, dopo anni di esperienza,  sono arrivata a questa conclusionechi vuole aiutare questi popolideve lasciare loro qualcosa ! Rispettare i loro usi e costumi, non porsi come modello “perfetto e irraggiungibile”, mortificando la loro povertà.

Il mio invito è: Aiutiamoli a “costruire i “loro ospedali”, costruiamo “le loro scuole”, diamo lavoro ai” loro” dottori, capaci come i nostri, diamo lavoro ai” loro” professori, capaci come i nostri.Insomma “diamo” qualcosa a questo terzo mondo che tutti dicono “voler aiutare”(ma come?, mettendoci in competizione con loro?

Quotidiano

Mi sono dimenticata di scrivere l’altra volta, che a fine maggio, domenica 29, a prima mattina, già alle 7,00, mi sono arrivati “strani messaggi”, sul cellulare “ buona festa” (in francese, chiaramente,) e ancora “buona e felicefesta” con la firma di alcune maestre. E quando mai la domenica ho avuto questi messaggi!Poi finalmente una mi ha scritto, “buona festa, maman” Insomma, qui,era la festa della mamma!!!Tutti a farmi gli auguri.!! Che bello!! Che gentili!!
Devo confessarvi che a volte dei vecchi, mi ringraziano e mi dicono “ Grazie,tu sei la nostra mamma”, ma come ? La mamma anche dei vecchi, dico, ridendo? E come mi sono ridotta?

Dall’Italia è arrivata Valentina, che ha aiutato i ragazzi della scuola Superiore con lezioni supplementari d’inglese, (loromateria di studio) “perfetto”, essendo vissuta 15 anni a Londra!
E’ stata di grande aiuto anche perché ha saputo “collaborare” col loro professore malgascio, che parla ed insegna bene l’inglese (come Valentina stessa mi ha detto), ma non ha certamente la sua pronuncia, senza entrare in competizione con lui. Così sono stati tutti molto contenti, professore ed alunni e sperano che presto ritorni!

A proposito di “mamme”,vi invio le foto di M.Laure e di Miria. Vi ricordate la ragazza depressa? (v.lettera..) Molti di voi l’hanno vista e so che siete rimasti anche un po’ impressionati. Beh, sappiate che stanno benissimo sia mamma che figlia (finalmente!), c’è voluto poco più di un anno, ma ce l’abbiamo fatta! Lei comincia ad accettare la figlia, anche se la piccola ancora non si avvicina volentieri….ma supereremo anche questo un po’ alla volta!! L’importante è che M.laure sia completamente guarita!!

All’ospedale della città ho portato di urgenza una donna che giunta da me, manifestava chiari segni di peritonite. Da tempo l’avevo consigliata di farsi visitare all’ospedale, perché appunto pensavo dovesse operarsi di appendicite! L’avevo anche accompagnata all’ospedale, lei si era fatta visitare, ma poi…non aveva i soldi per l’operazione ed era tornata a casa…dopo una settimana è tornata da me, con febbre, vomito e quasi non poteva più camminare, Quindi di corsa all’ospedale!
Subito operata è già tornata a casa e sta bene! )
Il dottore, vedendomi all’ospedale, quella mattina,miha poi pregato di aiutare una famiglia che aveva il bambino ricoverato per tetano e che non ce la faceva con le spese. (Se non si paga, l’ospedale non ti cura). Ho visto il piccolo nel suo letto di ospedale, ho parlato con la famiglia e mi sono messa d’accordo con la farmacia dell’ospedale,che avrei pagato le spese, come al solito!
Nel lettino a fianco c’era un altro bambino, che si era tagliato,cadendo con una bottiglia, la pancia, lo stomaco… Chiaramente la famiglia mi conosceva da anni e così…anche lui a “nostro carico”. Ma diciamo che questo è usuale, tanto vero che non ve lo scrivo neanche in genere!

Eric, il bambino di cui ho scritto l’altra volta ha recuperato il suo anno scolastico.

Rodriguez, il paraplegico, lavora nella sua “bottega“, come calzolaio!

Cari Amici, attenti perchè sto già organizzando gli “eventi” per quest’inverno!! Sono molto contenta, perchè sono tanti i turisti che vengono a trovarmi e abbiamo già organizzato gli eventi nelle loro città per quest’inverno, al mio rientro in Italia (sempre a dicembre) anche se la data, chiaramente, non è ancora fissata! Alcuni mi hanno detto che hanno trovato qualche difficoltà poichè dicevano che forse ero in Italia o che il mio telefono non rispondeva, che non c’ero mai a casa. Ad altri addirittura un’animatrice ha detto che non valeva la pena di venire da me e che non era neanche vero che faccio le scuole gratuite…! Per fortuna era gente che aveva letto più siti che parlano di me ed anche la lettera del Presidente della Repubblica…e quindi ben decisi a volermi conoscere!! Quindi nessun problema!

Per ora vi lascio, non voglio tenervi troppo impegnati a leggere quello che faccio qui! (sappiate che vi scrivo giusto il necessario, per non tediarvi)

Scrivetemi pure via internet, aspetto anche io vostre notizie!!

Un caro “fresco” (è già cominciato il nostro inverno) abbraccio.
Manina