Le Lettere di Manina Nosy be , Novembre 2012

CARI AMICI,

Sto tornando in Italia e perciò, stanca, ma felice, vi riassumo brevemente:

Questo è stato un anno molto difficile, dove ho incontrato tante difficoltà e tantissimo lavoro da svolgere, ma, come al solito, anche tante soddisfazioni! Posso tranquillamente affermare che questo è stato l’anno delle battaglie (vinte, chiaramente!), ma dure battaglie.

Battaglia “Scuole”

Sono stata costretta a riprendere in mano tutte le attività che avevo delegato ai miei collaboratori. Quest’anno, a settembre è letteralmente “scomparso”, nella capitale, a Tana, non rispondendo più al telefono, inviando falsi sms… Josselin, nominato deputato a febbraio scorso, ma prima nostro direttore generale delle scuole…
E’ rimasto solo ISMAEL a darmi una mano come un figlio e FLORIAN, che però è sempre nella Grande terre e si preoccupa delle scuole di là. Si vede che non era ancora giunto il momento di “lasciare”agli altri!! Da una parte è stato un bene, perchè ho potuto seguire da vicino tutti i problemi della scuola, anzi di tutte le scuole, come quando ho cominciato 14 anni fa. Anche se con grande lavoro quotidiano, ho ripreso i rapporti con tutti i villaggi, riabilitato tutte, dico tutte, le scuole, dai tetti alle pareti, completandole , come al solito , di banchi , sempre rotti, e di lavagne e di cattedre…, costruendo tante nuove aule, organizzando le mense scolastiche, riprendendo i rapporti con i professori, facendo venire a colloquio i vari direttori e rimanendo in contatto con loro, obbligandoli a comunicare tra di loro, a scambiarsi i numeri di cell., insomma “una nuova efficiente organizzazione!!”
Ed io che ero tutta fiera di aver delegato…Si ricomincia daccapo e ben venga! Le iscrizioni, che su mio ordine, non si sono mai chiuse, sono state tanto numerose da spingere i poveri meschini invidiosi a cercare di distruggere le nostre scuole bruciandole, come avete visto nelle foto dell’altra lettera. Non sono riusciti a “ dominare” le scuole Tsaiky Tsara, che sono dappertutto, alcuni hanno affermato! Voi capite? “Dominare!!” ma invece che ”dominati”, noi siamo “Rinati dalle ceneri!!” più forti, come l’ Araba Fenice !! “Combinazione” il Capo della Circoscrizione scolastica è cambiato,quello che mi aveva fermato i lavori del Liceo tecnico, è partito da Nosy be!
Il nuovo Cisco è venuto a trovarmi, per conoscermi, per vedere le scuole bruciate, per ringraziarmi di quanto faccio “per loro”ed ora abbiamo un ottimo rapporto!! . Nulla capita per caso! Il liceo continua con anche il nuovo corpo in costruzione VEDI LA GALLERIA 

Un’altra grande battaglia è stata quella per poter avere il container con l’ambulanza, inviatemi dalla protezione civile di Valnure, con tanti medicinali inviatemi da tutti gli amici del Ponte dell’Olio e di Piacenza, di Torino… e mancava questo e mancava quello..tante scuse che non riuscivo a capire. L’unica cosa chiara era che non “dovevo” avere questo container…pensate qui già dal mese di agosto !! Non capivo, non sapevo cosa pensare!!
Poi qualche giorno fa, per combinazione, passo davanti all’ospedale dei bianchi e la strada è interrotta perchè c’è un’ambulanza e una specie di inaugurazione in mezzo alla strada. Finalmente mi è stato tutto chiaro!!!! La mia ambulanza non poteva arrivare prima della loro!! Capite??? Da quel momento, infatti, è stato tutto possibile!! Sono andata al porto a svuotare l’ambulanza dai pacchi che ho messo nel container.
L’ambulanza è stata messa nel garage della dogana per i permessi etc etc e ho potuto prendere il container che è arrivato ad Ampassindava!! VEDI LA GALLERIA 

Poichè io parlo sempre chiaramente, ho detto all’addetto della dogana, al porto, “Finalmente è stato possibile avere quest’ambulanza, vi hanno dato il permesso ora?” E allora questi ha risposto”Effettivamente, vi hanno messo i bastoni tra le ruote!”

Questa la verità!! E tristemente devo dire che ieri qualcuno mi ha detto chiaramente che questo era il problema e che perciò Josselin è sparito. Si è fatto corrompere anche lui, come il medico ispettore, anche lui, tanto amico e anche lui “sparito”. Josselin, a settembre, mi ha telefonato da Tana e mi ha chiesto tutti i documenti dell’ambulanza, originali, si è preso anche i soldi per sdoganare il tutto, si sarebbe occupato lui di tutto il dossier, …una grande fretta incomprensibile…poi è sparito. (ho dovuto così pagare due volte la dogana). Al medico ispettore, avevo scritto io stessa, dall’Italia , per chiedergli se avesse avuto bisogno di cose particolari per l’ospedale della città, quindi ha informato i “prepotenti”… e poi è sparito anche lui! Ora è tutto chiaro!

Conclusioni: tutti i nostri nemici “perdono” e lasciano Nosy Be.
Josselin ha perso il suo posto di direttore, direi che ha perso anche la sua onorabilità, ha perso comunque la possibilità di presentarsi come deputato a Nosy be, sempre che abbia il coraggio di tornare qui! Tutti non fanno che parlare di questa vergogna, chiaramente!! Il medico ispettore, combinazione, ha perso il suo posto a Nosy Be, perchè è stato “spostato”, lui e sua moglie (anche lei medico) sulla Grande Terre, ad Ambilobe!
L’ospedale dei “bianchi”, ha avuto l’ambulanza, ma ha perso credibilità, perchè chiuderà mercoledì, con l’ambulanza all’interno, ben conservata, dopo aver fatto “finta di aver aperto” le porte al pubblico! Ma perchè si mettono contro di me, che sono “protetta”?? Non faccio che dirlo da tanti anni!! Noi abbiamo festeggiato il container col nuovo Chef Cisco ed altre autorità “amiche”! VEDI LA GALLERIA

Musica…. e riso…e… carne… Il fatto che poi voi vediate sempre delle belle foto di gioia, vuol dire che alla fine “ Noi vinciamo sempre!” Non vi pare? Abbiamo dalla nostra parte il popolo, i bambini, il cielo di Nosy Be!! (e…poi Voi!!!). Grazie!!!!!

Vi abbraccio. Arrivederci a tra poco in Italia!
Manina

Non dimenticate i biglietti e i calendari! Siamo a Natale! Auguri a tutti!!!!!!!!!

Le Lettere di Manina Nosy Be, Ottobre 2012

Carissimi,

nell’ultima lettera, vi ho scritto che ero un po’ preoccupata o meglio stupita per l’incendio delle scuole. Molto tristemente, devo dirvi che purtroppo era veramente un “sabotage”, come tutti dicevano, perchè dopo quattro giorni si stava incendiando anche la scuola di Ampassindava! Alle 17,00, infatti, dopo che erano usciti tutti i bambini e i prof, un nostro allievo ha dato l’allarme, avendo visto del fumo sul tetto di una classe, giusto al centro della scuola. Anche questa volta sono stata fortunata! Se il ragazzo non avesse visto quel filo di fumo, si sarebbe bruciata tutta la scuola! Con l’aiuto, ancora una volta, del “popolo”, è stato spento l’incendio. VEDI LA GALLERIA

Veramente mi è difficile capire come si possa arrivare a tanto! Comunque, proprio ad Ampassindava, abbiamo, ancora una volta, diviso le classi e costruito un’altra aula per la terza sezione della 5a elementare, classe di esame. Quindi, risolto il problema!
Vi invio le foto della giornata mondiale dell’alfabetizzazione! Gli adulti hanno il loro diploma e anche il direttore del carcere che era presente, prende il diploma da portare ai carcerati che hanno studiato con noi! VEDI LA GALLERIA 

Il prof. paraplegico vive nella sua casetta ed insegna felicemente ad Ampassindava! E’ sempre sorridente! E’ anche andato alla “formazione” insieme agli altri prof. per una settimana, nella scuola pubblica. Avevo fatto il suo nome per primo tra i professori partecipanti e non gli sembrava vero! La mattina mangia alla mensa scolastica e alla sera si cucina da solo, ma vicino a lui abitano anche due maestre della scuola materna con i loro figli, quindi non è solo e si aiutano tra di loro!
Ismael, con la sua squadra, è arrivato in finale al campionato di calcio, peccato che già al primo tempo si è slogato un piede ed è rimasto in panchina. Poi, come potete vedere dalle foto, con una stampella salirà a prendere la medaglia del secondo posto! VEDI LA GALLERIA

l turismo solidale va a gonfie vele! VEDI LA GALLERIA
C’è una grande intesa con I turisti “solidali” per cui passiamo delle giornate insieme veramente particolari. Le escursioni organizzate con Nazaire vanno sempre benissimo e sono tutti soddisfatti. La serata malgascia, come vi dicevo nella lettera precedente, si è arricchita delle ballerine, che fanno parte dell’equipe di Moussa, Jaovita, il ragazzo paraplegico che canta e balla con noi . Non c’è niente di triste in tutto questo, anzi, il primo a ballare felice (bravissimo) è proprio lui ed è l’anima della festa, incoraggia le sue ballerine e canta nello stesso tempo. Tutti quelli che sono stati con noi sono rimasti colpiti dalla sua allegria e dal suo trasporto. Il gruppo di Roseto sportiva ci ha portato una chitarra nuova, per la felicità di Adrien e del gruppo del Rayon vert! VEDI LA GALLERIA

La costruzione del Liceo tecnico va avanti, per ora vi mando qualche foto, ma poi ve ne invierò di più belle! 2012 Ottobre  VEDI LA GALLERIA 
Questa lettera è arrivata in ritardo, perchè tanto tanto lavoro e …tanti tanti problemi!!
Io tornerò l’11 dicembre in Italia.
Vi abbraccio e a presto la lettera di Novembre!!!!!!!

Con affetto.
Manina

Questo è il momento dei biglietti di Natale e dei calendari !! Guardate il sito

Le Lettere di Manina Nosy be, Settembre 2012

Carissimi Amici,

PRIMA PARTE “IGNARA” DELLA SECONDA.

ISTRUZIONE 

Come ogni anno c’è stata la giornata mondiale dell’ alfabetizzazione ed abbiamo festeggiato ad Ambondrona, dando i diplomi agli adulti che hanno frequentato il corso ad Hell Ville. Altri diplomi li avranno i detenuti che hanno studiato in carcere. Cosa nuova e bellissima!
Questo è stato un mese di preparazione per l’apertura del nuovo anno scolastico: “vecchie” scuole da controllare (tetti, pareti e pavimenti), …..”nuove” scuole da costruire, “vecchi” banchi da controllare, da aggiustare…. e tanti altri da costruire. Domande di “nuovi” professori , domande dei “vecchi” professori…Insomma, come mi ha scritto qualcuno, tanto “lavoro, impegno e amore” veramente! Cosa bellissima : ho assunto,come professore, un ragazzo paraplegico, che per ora rimane in una stanza della casa dei vecchi e dei paraplegici a mangiare e dormire, ma presto gli costruiremo la casa nel cortile stesso della scuola di Ampassindava. Appena arrivato è andato tranquillamente da solo a scuola, con la sua sedia a rotelle, ma gli ho spiegato che, quando verranno le piogge, quella strada che ora gli sembra semplice (per modo di dire), diventerà tutto un fango e sarà impossibile salire fino alla scuola. L’unica cosa che mi ha chiesto, mettere un passaggio per entrare in classe. Già fatto! Ha due “Bac”, super diplomato quindi, e non gli sembra vero aver trovato un lavoro. Una mattina, verso fine settembre, è venuto a casa mia da Ambanja, la Grande Terre, per parlarmi, voleva continuare gli studi all’università. Gli ho chiesto cosa pensasse di fare dopo, non sapeva. “Perchè non cominci a lavorare?” “E come?” “ Come professore, hai due “Bac”! Ci mancano due professori nella nostra scuola, se vuoi..” Felicissimo. E’ tornato due giorni prima che cominciasse la scuola ben vestito, sorridente, sicuro per i suoi studi compiuti. Aveva un pesante zaino. Abbiamo parlato un pò, poi mentre si avviava nella casa sottostante, gli ho chiesto se avesse portato le lenzuola, il piatto, un cucchiaio…(ancora domando?? Possibile che dopo 14 anni ancora non mi sia capacitata ….?) VEDI LA GALLERIA

Molto lavoro, ma molta soddisfazione anche: le iscrizioni nelle nostre scuole sono aumentate tantissimo….tanti tanti grembiulini rossi, centinaia, migliaia, senza esagerazione! La scuola primaria è cominciata solo da due giorni e già ho chiamato il nostro costruttore per fare subito almeno due aule nuove. Le classi con 65, 70 bambini per ora, ma il numero va aumentando ancora e nella Scuola Secondaria, i professori avevano fermato le iscrizioni, come mi ha riferito oggi una ragazza per l’elevato numero degli allievi : 110 in ciascuna delle Prime Superiori. Ho subito telefonato al direttore per dirgli che noi non chiudiamo mai le iscrizioni, faremo nuove aule…Per fortuna i malgasci quando sono in difficoltà vengono direttamente da me! Lo sanno che non abbandono mai nessuno al suo destino, tendo sempre una mano a chi ha bisogno! Come lasciare per la strada tanti bambini che vogliono studiare, ma che non possono, visto il prezzo così caro delle scuole? Mi dicono che tutti parlano del nostro boom d’iscrizioni!

Anche nelle mense scolastiche è aumentato il numero dei bambini: sono già 160 i bambini che rimangono a mangiare ad Ampassindava e anche qui volevano fermare gli iscritti. Colpo di telefono immediato: “Non si chiude niente! Fatemi sapere solo il numero esatto e aumenteremo il riso e il bouillon da portarvi.” lo so che pensate che dovrei essere in pensiero per tutte queste richieste per i soliti problemi finanziari…ma invece non immaginate come sia felice al pensiero che faremo studiare e faremo mangiare tanti bambini che ce lo chiedono! Il popolo ha bisogno di noi e, man mano che ci conosce, ha sempre più fiducia nel nostro aiuto e ora non possiamo certo negarglielo!

SECONDA PARTE INASPETTATA

Verso le 23,00, l’altra sera, mi hanno telefonato dicendo che ad Ambondrona (dove abbiamo anche la scuola Secondaria) si vedevano grandi fiamme. Ho chiamato al telefono Ismael perchè andasse a vedere cosa succedeva. Non sapevo cosa pensare, temevo qualcosa, ma..speravo mi sbagliassi! Invece Ismael mi conferma che fiamme altissime stavano distruggendo la casa del guardiano e avevano già distrutto la prima elementare, da poco ristrutturata. C’era solo il cemento a terra, nè banchi, nè altro! Per fortuna la gente del villaggio stava sul tetto della Scuola Secondaria, gettando l’acqua, perchè le fiamme, spinte dal vento forte, si dirigevano proprio verso il tetto. Fortunatamente la scuola primaria era sotto vento, anche se vicinissima a quella distrutta. Telefonate tutta la notte, verso le 2,00 era tutto finito,si era scongiurato il peggio! La mattina presto, prima di andare a distribuire il riso a Dzamanzara, mi sono fermata alla scuola e ancora c’era del fumo da qualche legno. I bambini della prima elementare distrutta sedevano a terra nel prato, con la maestra. Il vice direttore con cui mi ero sentita tutta la notte, non sapeva che fare. Ma il giorno prima, avevo fatto liberare una classe chiusa, che serviva come deposito, in previsione delle nuove iscrizioni. L’ho fatta subito pulire, ho chiamato i ragazzi della Secondaria e abbiamo trasporato dei banchi presi dalle altre classi, facendo stringere un pò gli alunni. I bambini hanno cominciato la lezione regolarmente, con la loro maestra. Poi sono andata a distribuire il riso a Dzamanzara. Mi sono sentita veramente fortunata! Con quel vento poteva essere distrutta tutta la scuola, elementare e quella superiore pure! Solo due case in realtà, grazie all’intervento del popolo e della provvidenza. C’era ancora l’acqua a terra nella Scuola Secondaria. Questa volta il popolo ha aiutato me! Costruirò altre aule ancora per loro!! Ora sto in riunione continua con i miei collaboratori, per sistemare cmq tutti gli allievi e già sto trovando ottime soluzioni al problema. Però a questo punto vi lascio, continuerò la lettera tra pochi giorni, quella di ottobre, e vi dirò come ho risolto! Inutile, ho detto anche a tutti i collaboratori, cercare le cause (la parola che si sente è sempre “sabotage”) e parlare continuamente di cosa è successo. Dobbiamo solo risolvere il problema! Mi dispiace finire questa lettera così, ma dovete capirmi! Nella prossima v’invierò anche le belle foto del turismo solidale, che gentilmente un fotografo mi aveva preparato e quelle del gruppo musicale che si è allargato anche con le danzatrici! Vi abbraccio tutti, sicura della vostra comprensione!

A Presto!
Manina

Le Lettere di Manina Nosy be, luglio 2012 “ le mie battaglie”

Cari amici,

questa volta niente foto, solo “concetti”!!

Col freddo, seguendo la loro tradizione, sono cominciate le circoncisioni, come ogni anno.

Nel nostro ambulatorio di Ampassindava, ne stiamo facendo in media una decina al giorno. Sono cominciate da 15 giorni, quindi solo qui, finora sono stati circoncisi più di 150 bambini , e continuerà nel mese di agosto.. Tutti con la lidocaina, fili di sutura, senza problemi, nessun bambino muore più d’infezione, come una volta. Vi ricordo che questo avviene un tutto il Madagascar, indipendentemente dalla religione! Non ne possiamo fare di più, perchè intanto devono continuare le visite regolari, altrimenti dove va la gente a curarsi? L’ospedale della cittàè lontano ed è a pagamento, noi siamo gli unici a curare da tanti anni gratuitamente. Vi ricordo che da noi partoriscono le donne, si fanno le flebo, si cura così la malaria, si fanno le suture se si feriscono gravemente , medicazioni se sono meno gravi, si visitano e si danno antibiotici ed antinfiammatori e tutti ci sono veramente grati. Quante vite salvate! Certo sono dei piccoli ambulatori, di due o tre stanze, ma anche le infermiere italiane e svizzere che sono passate da poco da noi, e sono entrate nell’ambulatorio, sono rimaste colpite dall’ordine, la pulizia e la bravura del personale malgascio, mi hanno detto “ sinceramente non sarei capace di fare tutto questo”. Inoltre i nostri ambulatori a Nosy Be sono dislocati uno al centro, uno al sud e uno al nord dell’isola, in modo da servire tutta la popolazione. Gli altri , in Madagascar sono dislocati sulle coste lontane da tutti e nella brousse, dove la gente sarebbe abbandonata. I nostri infermieri sono là e curano tutti. Pensate che vengono ogni due mesi per consegnarci un rapporto scritto sul numero di malati, le malattie, le medicine che hanno dato…E’ così che si salva la vita alle persone nel terzo mondo, semplicemente!. Non servono ospedali megalattici, superaccessiorati, ecografia, elettrocardiogramma, etc etc. Passano anni e anni per costruirli e intanto quante persone muoiono? E come fa la gente per raggiungerli, pagano un taxi o, malati come sono, marciano a piedi per chilometri? E potranno poi pagarlo? Chi sta a contatto con la popolazione sa che questi sono i veri problemi e perciò, dopo tanti anni di esperienza e di contatto con loro, ho continuato a costruire, sempre su insistente richiesta dei capovillaggi, piccoli ambulatori efficienti, adatti a curare chi ha bisogno di aiuto. Qui inoltre non hanno le nostre malattie, (tumori, malattie cardiache, colesterolo) quindi non servono grandi apparecchiature per esami speciali, ma noi vogliamo sempre trasportare i nostri modelli, ancora ritenuti “superiori”, senza curarci delle vere esigenze degli altri. Oppure, a questo punto, mi viene un dubbio, forse, inconsciamente, vogliamo costruire grandi ospedali su modello occidentale “perchè se noi bianchi, che viviamo nell’isola o che ci veniamo come semplici turisti, ci dovessimo ammalare, dove potremmo andare a curarci? Forse nello sporco ospedale malgascio della città? “. Ma allora il grande ospedale che si costruisce chiedendo soldi ai benefattori, forse non è sempre per la popolazione locale! E perciò forse c’è chi, ancora, con gli altri bianchi, continua a criticare i nostri “piccoli” dispensari (senza mai esserci entrato oltretutto!!), Sono inutili per loro. D’altra parte, chi mai si è preoccupato della popolazione locale? Triste considerazione! Gelosia e ignoranza!! Ringrazio perciò in particolare un mio sostenitore (che è anche venuto qui con la famiglia e “ha visto”) che, da anni, ogni mese m’invia un contributo per sostenere un dispensario. Grazie a voi tutti, che continuate ad aiutarmi e permettermi così di mandare avanti tutte le attività realizzate in questi anni, in aiuto alla popolazione locale!

ISTRUZIONE 

Il liceo tecnico “ricomicia” a crescere. In realta’, non ve l’avevo scritto, ma i lavori si erano fermati, per ordine del comune. Una mattina mi e’ arrivata una lettera di “arrete de travaux.” Cerco di leggere bene, e vedo che la prima lettera che chiedeva al comune di arrestare i lavori al “batiman de Manina”, proveniva proprio dal” nuovo” Chef Cisco (il capo della circoscrizione scolastica) che io conosco da sempre e che spesso ho aiutato. La cosa non mi preoccupa piu’ di tanto, perche’ avevamo tanti lavori ancora da fare (e’ così che ho avuto il tempo di riparare anche la mia casa, vedete la provvidenza?) , ma mi fa capire che stanno sempre tutti in agguato per paura di qualche altra mia scuola gratuita (il nuovo Chef Cisco ha una scuola privata). La cosa mi fa ridere, perche’ a giugno scorso avevamo posato la prima pietra, alla presenza del viceministro dell’istruzione tecnica, il precedente Chef Cisco, e altre autorita’. So che quando fanno queste gaffes, tutto torna a mio favore! Lo dico sempre a tutti! Meno male che ho dei nemici! Il 26 giugno, giorno della sfilata, seduta tra le autorita’, “combinazione”, capito proprio accanto alla moglie dello Chef Cisco, (suo marito e’ al suo fianco), dall’altro lato ho il vicesindaco. Mi salutano gentilmente e poi mi chiedono come va.” Benissimo rispondo, sorridendo, vi ringrazio per aver fermato i lavori pubblici del liceo tecnico, ma perche’ avete scritto “Batiman de Manina?”. Credo che questo non piacera’ al ministero. Comunque per me nessun problema.” Il vicesindaco dice subito “ e’ stato lui che ha insistito, indicando lo Chef Cisco, la moglie guardava suo marito stupita ed allora, con un po’ di cattiveria, dico con aria paternalistica” ma prendete informazioni prima di fare una cosa così grave!” E la moglie rimprovera il marito dicendogli la stessa cosa! Alla fine della sfilata, un signore che era seduto un po’ piu’ avanti di noi, mi mostra un tesserino del ministero dell’istruzione tecnica e dice di volermi parlare perche’ il ministro vuole informazioni in merito all’arresto dei lavori. Non ci credo!! Avevo appena detto una bugia sul ministero ed ecco che diventa realta’. Mai lo sfizio di dire una piccola bugia!! Dopo due giorni viene da Diego Suarez il direttore dell ‘Istruzione Tecnica , per parlare con il Comune e con lo Chef Cisco. Viene da me e mi riferisce che si sono scusati con lui, che stanno preparando un’altra lettera per far far ricominciare i lavori , che non c’e’ nessun problema e che e’ tutto risolto. Ma, “per combinazione” c’e’ una inaugurazione a Nosy Be e mi viene riferito che insieme al ministro delle finanze, verra’ anche il Ministro dell’ Istruzione Tecnica. Il direttore mi propone di andare all’aeroporto con lui per accogliere e conoscere il ministro che arrivera’. Veramente non mi sembra opportuno e poi che ruolo ho io per andare ad accogliere il ministro? Cosi’ rimango a casa tranquillamente. Il giorno successivo mi telefonano per chiedermi di ricevere in mattinata il Ministro dell’ Istruzione Tecnica, che vuole conoscermi e parlarmi.. Concedo!!!! Ma poi grande confusione!! Dove lo accogliamo?? Vi ricordate la foto della mia casa? Tutti al lavoro!! Cerchiamo in tutta fretta, con una pompa dell’acqua, senza allagare la casa possibilmente, di “ripulire” il pavimento incrostato dal cemento caduto, eliminiamo qualche ponteggio per poterlo almeno farlo entrare dalla porta principale. Vi immaginate farlo entrare dalla porta della cucina, tra i fornelli, con uno “scusatemi, ma stiamo facendo dei lavori, stava cadendo il tetto!”??? Riusciamo cosi’ a creare almeno un’apparenza di normalita’..Mando subito altri a comprare qualche bibita..Appena in tempo!! Arrivano due belle macchine, con altre autorita’ e guardie del corpo. Accolgo il ministro nella mia casa oramai “perfetta” e faccio accomodare tutti nel salotto interno. E’ un uomo alto e sorridente, molto simpatico. Mi porge subito una lettera e mi dice che gli avevano riferito dell’arresto dei lavori e che lui pubblicamente il giorno prima, nel discorso ufficiale aveva rimproverato gli autori di un atto cosi’ grave! Invece di ringraziare di avere una persona come me, che li aiuta!! Gelosia e ignoranza (ancora una volta)! Ha preteso dalle autorita’ locali la lettera scritta e non le chiacchiere e poi ha voluto portarmela di persona per ringraziarmi…Sul tavolo esterno avevo gia’ messo in bella mostra il progetto del liceo tecnico e lo invito a dargli uno sguardo. Lui si alza e tutti con lui. Resta colpito, (devo sempre ringraziare l’ingegnere fiorentino che me l’ha preparato) e allora lo invito anche ad andare di fronte per vedere “il turismo solidale” (anche per non restare tra i ponteggi). Cosi’, sempre seguiti da tutti, passeggiamo tra i bungalow…E’ veramente contento e si congratula! Ritorniamo a casa, offriamo qualche bibita a tutta l’equipe e poi mi chiede di che citta’ d’italia provengo. Napoli!! Lui e’ stato a Roma perche’ suo fratello e’ stato ambasciatore del Madagascar a Roma fino al 2007. “Noooo!!!!!!!! MA Io l’ho conosciuto allora!!! E’ stato lui che gentilmente mi aprii i saloni dell’ambasciata di Roma, per un mio evento e ci accolse con tanta cortesia. Ho conosciuto anche la moglie e i figli. Partecipo’ all’evento offrendoci anche due bottiglie di champagne. (grandi risate). Ora e’ a Dakar, se non sbaglio! “ si’…E’ proprio lui!! Nell’ andarsene mi dice “ per ora sono intervenuto gentilmente, con diplomazia, ma se qualcuno dovesse ancora darle fastidio, me lo faccia sapere subito, non sara’ la stessa cosa!” Tante strette di mano, qualcuno mi bacia e mi ringrazia. Partono tutti. La notizia si diffonde “il ministro e’ andato di persona a casa di Manina .”!! Vedete perche’ io dico sempre “ e’ importante avere dei nemici! (Per di piu’ gelosi ed ignoranti!”)

Questa lettera che avevo cominciato tanto tranquillamente, alla fine credo che possa intitolarla “Le mie battaglie”! Che ne dite?

Nella prossima lettera avrete tante belle foto e la potremmo chiamare “le mie soddisfazioni”!! A presto, allora!

Vi abbraccio sempre con tanto affetto.
Manina

Le Lettere di Manina Nosy Be, Giugno 2012

Cari Amici,

qui è cominciato l’inverno (22 gradi!). Effettivamente fa “fresco” a prima mattina e di sera!
Tutti mi chiedono felpe e pullover. Per fortuna ci sono stati degli amici che li hanno portati in valigia e così posso darli a quelli che vengono da me, tutti i giorni ! Ecco come si sono presentati a casa mia Josianna (infermiera del nostro dispensario) e suo marito Eric,(nostro prof. Di Ampasindava), per farvi capire!!. VEDI LA GALLERIA 

ISTRUZIONE

Continuano i lavori di ristrutturazione alla scuola di Ambondrona. Era la nostra scuola pilota e poi è stata trascurata , perchè io stessa mi sono interessata principalmente a quella nuova di Ampasindava. D’altra parte Ambondrona aveva il suo bravo direttore Josselin, che quest’anno però è stato nominato Deputato dal nuovo governo di transizione e così ora è spesso a Tana,quindi…., ho ripreso in mano la situazione. Ancora tre aule col tetto da rifare anche nella Scuola Superiore, (vi ricordate che appena arrivata, ad aprile, avevo fatto rifare il tetto alle cinque classi delle elementari? v.lettera precedente). La pre-biblioteca ha i nuovi étagères e quindi tutti i libri che erano rimasti negli scatoloni (la biblioteca era oramai completa), ora sono al loro posto. Ho ordinato i quadri delle porte che si erano staccate dal muro, alcune porte e finestre erano totalmente da rifare…insomma una vera riabilitazione!! Inoltre, visto che la strada che conduce alla scuola era sempre “piena d’acqua” e quindi tutta un fango e diventava cosa ardua arrivarci, sto rifacendo il ponte che era crollato, in modo da liberare il passaggio dell’acqua. Spero così di aver risolto il problema! Vedremo!!
Nella prossima lettera vi invierò tutte le foto.

Festa nazionale del 26 giugno

Come ogni anno, abbiamo portato i nostri allievi in città, per il defilé della festa nazionale. (450 bambini!) Abbiamo rifatto tutti i cartelli nuovi, con i colori della bandiera malgascia (che poi sono come quelli nostri), sul prato del turismo soldale). VEDI LA GALLERIA
Quest’anno hanno sfilato bene anche gli allievi della scuola di Agricoltura e dell’Allevamento. VEDI LA GALLERIA. Il prossimo anno sflileranno anche quelli del Liceo Tecnico!!
I lavori al Liceo Tecnico continuano e aspettiamo la visita del Ministro dell’Istruzione Tecnica, a giorni! VEDI LA GALLERIA

RISTRUTTURAZIONE

Per la prima volta anche a casa mia! La casa infatti stava crollando. Per fortuna una forte pioggia ha improvvisamente inondato la casa e così ci siamo accorti dei pali “marci” .Tutti mi hanno detto che è stata colpa mia che ho sempre detto “l’ultima cosa è la mia casa!”, quando mi avevano avvertito più volte della sua grave condizione . Ma effettivamente abbiamo avuto sempre lavori più importanti, le scuole, i dispensari, i banchi…..ma la provvidenza mi ha aiutato ed ora, (dopo 14 anni) mi ha obbligato a ristrutturare il tetto e a mettere dei pali di cemento per sostenerlo.
Vi dirò che ho trascorso un mese di grande sacrificio, mi sento come in prigione, e non è ancora finita! Almeno 15 giorni ancora, prima di levare i pali di sostegno. Meno male che mi sono abituata a tutto!. VEDI LA GALLERIA

APPENDICE ALLA STORIA DI ADRIEN

Per “combinazione”, ho scoperto che Adrien è un bravo chitarrista! Abbiamo così organizzato un primo “sabato musicale!” con due amici suoi, ancora più bravi di lui, l’altro professore, un ragazzo che abita vicino casa mia, cenando tutti insieme sul prato del turismo solidale. Ognuno ha portato i propri strumenti. Adrien era concentratissimo e felice di mostrare la sua bravura, dicendo che era tanto che non suonava. VEDI LA GALLERIA  Ho detto loro che sarebbe stata una buona idea anche per il Turismo solidale, organizzare, ogni sabato, una serata malgascia. Hanno subito accettato con entusiasmo. Mi hanno allora proposto di comprare gli strumenti necessari al “nuovo gruppo”, cosa difficile da trovare qui, ma loro stessi, un poco alla volta, li hanno trovati. Abbiamo così comprato una chitarra un pò vecchiotta, non tanto buona, secondo me, ma era l’unica disponibile, un valhia nuovo, (un grosso bambù con corde che dà un suono come quello dell’arpa), un djembé (come un tamburo, ma tutti lo conoscete certamente) e quello della “pioggia”. Ogni sabato sera, preparo una bella cena per tutti, siamo una quindicina, (credo che sia la cosa più apprezzata) e poi… si canta e si fa musica! Li osservo mentre suonano, bravi, concentrati e fieri… sorridono fra di loro …c’è una grande intesa, è la loro musica, che ben conoscono, contenti di potersi riunire così, esprimendo se stessi, la loro “cultura”, le loro abitudini e passioni, le loro capacità, (che in quale occasione possono esprimere?). Sempre “soli”, ognuno chiuso nella sua casa-capanna, anche se con la propria famiglia, senza mai un incontro con gli altri, se non di lavoro. Pensate che l’ultimo che è arrivato, suona benissimo il djembé, viene dalla città dove abita, Hell –Ville. Quando me l’hanno presentato mi ha detto, sorridendo ” Ma io ti conosco bene, sono quello che ha la bancarella fuori del carcere.” Chiaramente non mi ricordavo di lui. E’ veramente bravo, per la passione per la musica, viene ogni sabato dalla città (io gli dò i soldi per il taxi del ritorno) e credo che sia il più bravo del gruppo! Sabato scorso abbiamo cenato e suonato a casa mia, e c’erano anche gli ospiti del turismo solidale, che hanno apprezzato tantissimo la serata, trovandoli tutti bravissimi. Grandi applausi alla fine di ogni pezzo! Adrien è rinato e sorride felice alla chitarra, anche se sempre concentratissimo! VEDI LA GALLERIA
Ora sto finendo il “capannone” che sta nel “turismo solidale” , dobbiamo mettere la pedana di legno e lì suonerà ogni sabato sera “il nuovo gruppo”


A proposito, dobbiamo trovargli un nome!!

Vi abbraccio con affetto.
Manina.

Le Lettere di Manina Nosy Be, Maggio 2012.

Cari amici,
un po’ in ritardo questa lettera, ma il lavoro è stato tanto!!

ISTRUZIONE 

Le scuole statali sono state chiuse per lo sciopero dei professori in tutto il Madagascar e quindi anche a Nosy Be.

Le nostre scuole (comunitarie) e le scuole private solamente hanno funzionato e funzionano!. sono andata percio’ a salutare le cinque materne di Dzamanzara , inaugurate l’anno scorso, e che non avevo ancora visto dal mio ritorno dall’ Italia, per vedere come andavano le cose! Sono rimasta felicemente colpita nel vedere tutto in ordine , i bambini recitare le canzoncine in francese, le maestre intente a fare le loro lezioni con un bel sorriso , felici di vedermi.. è sempre una grande consolazione per me entrare in una scuola!..le foto parlano da sole!! VEDI LA GALLERIA 

IL LICEO TECNICO 

E’ già da un mese che sono tornata qui, così l’altra mattina ho pensato che non c’era tempo da perdere, bisognava cominciare il Liceo Tecnico. Io comincio sempre un poco alla volta, senza grandi pretese. Alcuni di voi mi hanno già dato una mano per “una seconda e una terza pietra……” ed io vado avanti così e vi ringrazio tutti! Ecco come comincia, con semplicità, la costruzione di un Liceo tecnico di 6 classi e 3 officine.
Una prima domenica sono andata a Dzamanzara, con André, il costruttore che da tempo lavora con me, per rivedere il terreno dove , a giugno scorso, avevamo posto la prima pietra con le autorità.
Abbiamo cercato tre persone disposte a “ripulirlo”.
Era diventato la toilette pubblica, non sapevo veramente dove mettere i piedi e…non vi dico l’odore! Meno male che per me, oramai “è tutto normale”!
Contemporaneamente abbiamo trovato un’altra persona disponibile a fare il guardiano, perchè nessuno più ci entrasse, una volta ripulito. Durante la settimana successiva, mentre si ripuliva il terreno, sono andata in città a comprare non so quanti metri di juta, per “recintare” il terreno.
Così la domenica successiva sono andata con Andrè e due operai sul posto. Abbiamo cominciato a mettere i paletti, a misurare il terreno.
Nell’intervallo, visto il caldo, ho proposto di fermarci a mangiare lì vicino, per non perdere tempo e così ci siamo fermati in un “elegante ristorante” malgascio. VEDI LA GALLERIA 

Grazie al progetto preparato dal bravo e caro “amico” , ingegnere di Firenze, (Simone Scalamandré) abbiamo cominciato subito i lavori. Oggi sono finite le fondazioni delle prime quattro classi.
Ho inviato le foto e le misure a Simone che mi ha detto “perfetto”!! VEDI LA GALLERIA

Poi vedrete il resto!! Per ora si capisce poco ancora!

TURISMO SOLIDALE 

Continuano i lavori per il completamento del turismo solidale! E’ finito anche il terzo bungalow e c’è stato un “prolungamento” al bungalow più grande.
Non è ancora tutto finito, ma intanto v’invio le prime foto, nella prossima lettera lo vedrete tutto completo! Secondo me è venuto troppo carino!
Oltre agli amici italiani, si sono fermati da noi anche dei turisti francesi e spagnoli, di passaggio.
Abbiamo tante prenotazioni anche per i mesi successivi!
Insomma funziona bene e, per la prima volta, l’associazione malgascia ha potuto fare un versamento sul proprio conto in banca!
Pensate inoltre che ci lavorano due donne per le pulizie, la colazione, due giardinieri, due guardiani (uno di giorno e uno di notte) e un ragazzo, guida turistica che parla italiano. Quindi ancora posti di lavoro! VEDI LA GALLERIA

FESTA IN FAMIGLIA

Il lunedi’ di Pentecoste, (qui e’ festa come per il lunedi’ di Pasqua), sono stati i vecchi stessi a chiedermi di festeggiare a casa mia. oramai hanno preso l’abitudine!! Io contenta di stare con loro!
Jaovita, che e’ il piu’ vecchio (ed e’ il primo che e’ venuto da me, per cui cominciai a organizzare la casa per gli anziani), si e’ portato anche il suo “ valiha”, ed ha suonato e cantato , rendendo ancora piu’ allegra la festa! In realta’ si e’ invecchiato molto in quest’ultimo periodo ed io lo guardo sempre con una certa apprensione, e penso sempre che sara’ per me veramente un grande dolore il giorno in cui mi verra’ a mancare! VEDI LA GALLERIA 
Se avete il tempo di leggere, questo mese, c’è la storia di Adrien. (è un pò lunga!)

QUOTIDIANO: LA STORIA DI ADRIEN

Alla fine di Aprile, è venuto da me, un vecchio, ben vestito, molto magro, con un francese perfetto e con una grande gentilezza mi chiede di entrare nella lista del riso. Vedo dal suo aspetto che è un Merina (etnia della capitale, Tana). Gli faccio subito notare che la lista è per gli indigenti e che lui non credo che sia un indigente, belle scarpe, bei vestiti…Con un sorriso incerto, imbarazzato, mi dice che sono già tre giorni che gli è finito il riso.
Mentre cerco di capire come sia possibile, gli offro delle sambosa al pesce, vedo che ne mangia una e due le mette in un sacchetto. “ Queste le porto alle mie nipotine” si giustifica. Gli metto in un sacchetto qualche chilo di riso, prendo la sua carta d’iudentità e lo inserisco nella lista del riso, poi gli chiedo dove abiti “Vicino alla miniera, vicino a Ampassindava, dove avete le scuole.”
Visto che parla così bene il francese, e mi parla delle scuole, gli chiedo se per caso non conosca qualcuno diplomato, capace d’insegnare, perchè un nostro professore è partito all’improvviso.
Mi fa cenno che forse sì, mi ringrazia “infinitamente” e se ne va barcollando sulle sue gambe magrissime. Ritorna dopo qualche giorno con un giovane, anche lui Merina, ben vestito anche lui, molto magro anche lui, con un francese ancora più perfetto dell’anziano. “E’ mio genero”.
Il giovane mi mostra subito una lettera col suo curriculum vitae, di due pagine, dò un breve sguardo…altro che diplomato! Bac +++, delegato di amministrazioni varie, anche all’Air Madagascar, competenze in gestione… !!!!
Conservo la lettera felicissima e gli domando se sia disposto ad andare l’indomani alla scuola elementare. “Certamente!”.
Poi mi spiega, su mia “indagine”, come siano finiti a Nosy Be.
Sono partiti da Tana, lui, la moglie, due figlie e il suocero appunto, dove hanno lasciato tutto, per trasfersi a Diego Suarez, sicuri di un progetto importante, a cui lui stesso aveva partecipato mettendoci del suo, con un socio francese. Dopo tre mesi però il socio se n’è andato in Francia, senza più tornare, così lui ha perso tutto. Si sente anche responsabile per avere trasferito tutta la famiglia. “Dovevo ricominciare da zero, un amico di Tana mi ha prestato la sua casa a Nosy Be, e da quattro mesi siamo qui, ma non conosciamo nessuno. Speravo di trovare un lavoro, ma invece niente. Mia moglie lavora da poco al Royal Beach, con un contratto di tre mesi, in sostituzione di una gestante …”
Riconosco dalla magrezza delle persone che vengono da me, “la fame”: il collo magrissimo, le guance scavate, la cintura del pantalone ben stretta alla vita, un sorriso forzato… eppure tanta dignità!
Penso “Meno male che il vecchio padre ha avuto il coraggio di venire da me!” “Sono tre giorni che ci è finito il riso!” Era certamente vero! Per dargli subito un aiuto concreto, senza mortificarlo, gli propongo di organizzare un corso di francese per i professori, che parlano spesso solo il malgascio. Gli dò un anticipo per il corso, mi sorride grato!
A scuola tutti mi dicono che è un bravo professore.
Il venerdì e il sabato, quando la scuola è chiusa, ci sono 2 corsi di francese per i docenti, tutti mi sono grati per l’iniziativa improvvisa. Il vecchio padre passa due volte alla settimana, con indifferenza, e mi chiede se” per caso” non abbia un pò di pesce da mettere come accompagnamento al riso. “Per combinazione” ho sempre del pesce in frigo e così lui se ne va col suo solito“infinatamente grazie”, con la sua voce tremula!
Una sera Adrien viene per presentarmi la moglie e le due figlie piccole, tutte elegantissime, si vede che vengono dalla capitale e che hanno vissuto bene. Scarpe e vestiti di un ottimo gusto che ammiro e di cui mi congratulo. Accennano ad un breve sorriso di soddisfazione. Anche loro però molto magre, specialmente la moglie, quasi scheletrica! Felici di conoscermi.
Un giorno Adrien, passando da me, per il rapporto sul corso, mi dice che è preoccupato perchè deve lasciare la casa del suo amico per la metà di maggio. Non sa dove andare. Devo riflettere. Per “combinazione” vado a trovare Julien, il paraplegico che abita vicino a me (gli ho fatto una casetta anche per il figlio di 18 anni) e mentre gli parlo, vedo che la casa dietro di lui, dove abitava suo fratello è chiusa, come abbandonata. Sì, suo fratello se n’è andato perchè la casa è tutta rotta, Nazer, il proprietario che io conosco bene,(un amico per me), non ha il tempo nè i soldi per aggiustarla.
A fianco ce n’è un’altra più piccola, nelle stesse condizioni, mezza cadente, pareti, tetto…tutto a pezzi! Mi viene subito un’idea. Chiamo Nazer, gli chiedo di venire un momento per vedere le due case che gli appartengono. Gli propongo di lasciarmele aggiustare e poi “faremo i conti” per l’affitto.
Subito d’accordo.
Cominciano presto i lavori per le due case. C’era un altro nostro professore con moglie, anche lui Merina, da poco arrivato a Nosy Be, che era in difficoltà per la casa. Le due case sono perfette per loro due: la grande, con 2 stanze, per 5 persone e l’altra più piccola per gli altri due, che così abiteranno anche vicino. Invito i due professori a vedere le due case, sono sorpresi e felici, anche per la vicinanza alla mia casa.
I lavori sono quasi ultimati, avverto i due prof che tra poco potranno trasferirsi, quando, sempre di sera, viene tutta la famiglia di Adrien (tranne il vecchio padre) per parlarmi. Sono un pò imbarazzati, la moglie invita Adrien ad espormi il loro problema “ Noi, non possediamo che il vestiario e una piccola televisione, non abbiamo altro da portare nella casa nuova, nel trasferimento.” “Ma adesso dove dormite, non avete i letti etc etc?” “Sì, ma appartiene tutto al nostro amico, noi non abbiamo neanche un materasso, una pentola, niente!” Mi metto a ridere “Siete veramente poveri, allora!” “Sì, Manina, è così!”
E spinti da me, ridono anche loro, per fortuna!
Il giorno dopo chiamo Totò, il mio falegname e gli ordino subito i letti a castello per le bambine, uno matrimoniale e uno singolo, poi tavolo e sedie, due armadi, compro i materassi. Lo stesso vale per l’altra casa.
Dopo 15 giorni tutto è pronto, casa e mobili! Il trasferimento è perfetto.
Ma la cosa più bella è che poi, abbiamo messo anche “la luce”!! Così ora vedono anche la televisione, che io non ho, ma in compenso ho degli ottimi vicini di casa! Se mi verrete a trovare, vedrete che la mia strada comincia con la casa dei vecchi e dei paraplegici, poi c’è la casa di Julien e quella di suo figlio, ora anche quella dei due professori, poi una nostra scuola materna, la Pensione “La Merveille” con le camere e i bungalow del turismo solidale, e poi….la casa di Manina!!
Ben arrivati!!
Non avrei voluto essere così lunga, ma quando scrivo, mi dovete credere, vengono sempre sul mio tavolo due lucertoline, verdi, con puntini rossi, che mi suggeriscono di scrivere..scrivere..e come premio vogliono un pò di zucchero. VEDI LA GALLERIA 

Vi ringrazio per la vostra comprensione e pazienza, se siete arrivati fino alla fine!

Vi abbraccio sempre con affetto e a presto!
Manina

Le Lettere di Manina Nosy Be, Aprile 2012

Tornata a Nosy Be il 28 marzo !

Arrivata all’aeroporto alle 7,20 viene a prendermi Ismael, con la mia macchina e…incredibile! Per la prima volta, trovo la mia macchina, come nuova, tutta pulita e verniciata a nuovo!! Mi congratulo con Ismael, ci incamminiamo verso casa, ma lungo la strada mi dice che stanno distribuendo le pagelle del 2° trimestre, perchè poi cominciano le vacanze di Pasqua. Chiaramente andiamo direttamente alla scuola di Ampasindava, dove i bambini stanno già tutti in fila nel cortile. Tutti si meravigliano nel vedermi. Non sapevano che arrivavo. Aspettiamo il Direttore,(oramai Deputato del nuovo governo), che mai si aspettava di trovarmi lì, e che dopo avermi salutato, fa un discorso per ringraziarmi della mia presenza etc etc e poi cominciamo a distribuire le pagelle e i premi per i primi tre di ogni classe. VEDI GALLERIA 

Ma dopo poco succede una cosa incredibile, tutta la folla di bambini comincia ad ondeggiare in avanti, poi a destra e a sinistra, in maniera paurosa e la cosa mi meraviglia e mi spaventa allo stesso tempo. I bambini sono tanti e si potrebbero schiacciare facilmente, infatti continuano a spingersi tutti in avanti. Allora, allarmata, dico che è meglio che subito ognuno entri nella propria classe, velocemente, le pagelle le distribuirà ogni maestra ai propri alunni. In pochi attimi sono tutti scomparsi ed io tiro un sospiro di sollievo!
Vado poi in una materna, pregata da una maestra e dai genitori che sono tutti in classe. VEDI LA GALLERIA 

Così ritorno verso casa e sinceramente meravigliata dello strano comportamento degli alunni, in genere sempre così educati e disciplinati, in macchina, ne parlo con Ismael, preoccupata di questo repentino cambiamento!! E cosa mi sento rispondere? Che era stata solo colpa mia. Come? Sì, perchè tutti bambini che stavano dietro, spingevano per vedermi e così quelli che stavano alla fine della fila a destra e a sinistra. Insomma spingevano per vedermi? Forse, quando ero arrivata, senza le treccine, non mi avevano riconosciuta , ma poi, sentendo il discoro del direttore che parlava di Manina….Non ci potevo credere!! Ismael era stupito che non avessi sentito e capito…Io, alla fine, contenta perchè mi dispiaceva troppo pensare che pochi mesi avevano potuto cambiare i “miei bambini”, così buoni e bravi!!

Finalmente arrivo a casa. Per la prima volta dopo 13 anni, la mia casa è tutta in ordine, pulita, niente di rotto, nè tetto volato o scale spezzate!! Mi ero già preparata al peggio, per non rimanere troppo male e invece? Tutto perfetto!! Ma la cosa principale è stata che avevo ” la luce”!! Sapevo che mancava da mesi, mi avevano avvertita, ma mi hanno detto che da quando avevo telefonato l’ultima volta (3 giorni prima del mio arrivo), non l’avevano più tolta….miracolo veramente! Che bello avere l’acqua fredda! Inoltre, il pomeriggio stesso del 28, sono arrivati i ragazzi soliti a vendere pesci ed aragoste…mi aspettavano da tempo!! Dal momento che c’era il frigo funzionante ho potuto comprare tutto.

Per tutta la prima settimana, ho avuto le visite di “benvenuto”. Sono passati in tanti per salutarmi, felici del mio ritorno. E’ venuta anche la piccola Miria e poi Mlaure,(la madre), ma separatamente. Tutte e due stanno benissimo!

Sono subito arrivate donne nuove, con tanti bambini, appena arrivate dal Sud, per chiedere di entrare nella lista del riso. VEDI LA GALLERIA 

Poi sono venute le nostre maestre sovvenzionate oramai dallo Stato, che chiedevano aiuto, non essendo state pagate da 5 mesi . Così ho fatto loro un regalo per Pasqua, con la speranza che poi lo Stato paghi, come ha promesso.

Cominciate subito anche le visite per gli occhiali, ogni mercoledì.

ISTRUZIONE 

Il ciclone Irina ha distrutto 4 scuole ad Ambondrona e spazzato via tre tetti. VEDI LA GALLERIA .Ho fatto venire subito gli operai per vedere la situazione, abbiamo fatto un accordo per il prezzo e hanno cominciato subito la ricostruzione. Un’altra scuola da demolire e ricostruire ad Andranobe! Anche questa è già finita. Ancora 30 banchi per la scuola elementare e 4 tavoli completi per la scuola materna di Ampassindava.
PER NOSY FALY Ordinati 16 banchi nuovi per una classe di Primaire e 6 tavoli rettangolari per una maternelle, trasportati con un butri immediatamente, insieme ai paperi, che tutti vogliono. VEDI LA GALLERIA 

Con un altro butri(grosso barcone con grande vela, utilizzato per trasporti), abbiamo portato banchi, armadio e cattedra nella grande Terre, nel villaggio, che si chiama, Maha-MANINA, dove abbiamo costruito in questi mesi una scuola nuova! (è proprio il mio villaggio, non vi pare?)
Ho organizzato, con un prof. malgascio, che è venuto da Tana, un corso di francese per le maestre che non parlano bene questa lingua. Un corso di disegno è stato organizzato per i bambini dagli 8 agli 11 anni. Lo tiene Silvia, una volontaria di Roma, che si è offerta di insegnare ai bambini malgasci il disegno, per il quale sono già molto portati, come lei stessa ha osservato, meravigliata! VEDI LA GALLERIA
Sono andata a salutare le diverse scuole , materne elementari e secondarie, accompagnata anche da alcuni amici italiani, che erano nei boungalow del turismo solidale VEDI LA GALLERIA 

In una materna, con mia sorpresa, proprio uno di loro, mi ha fatto notare che c’era un cuoricino di carta, appeso insieme ad altre decorazioni, in cui c’era scritto in francese ” Io amo andare a scuola. Grazie a Manina! ” Ma la maestra non aveva detto niente, era là già da tempo!

L ’ Italiano è uscito dalla classe, con le lacrime agli occhi!. VEDI LA GALLERIA

CARCERE

Grande festa al Carcere, un coro di ” Benvenuta Maman” al mio ingresso alla prigione. Insieme alla carne etc etc avevo portato arance e sigarette. Allora un grande applauso. Mi sono accorta di essere veramente di casa , tra i detenuti, tutti attorno a me, come grandi amici. Ho visitato anche il reparto donne e ho trovato una giovane con il suo bambino di 7-8 mesi . E’ una Merina, viene da Tana, aveva comprato del ferro, per iniziare un piccolo commercio, ma il ferro era stato rubato alla Sirama, lei non lo sapeva. Qualcuno ha fatto la spia e lei è finita in prigione, ora è là in attesa di giudizio. Il bambino aveva la febbre e così gli ho fatto comprare le medicine adatte. A Hell Ville, la capitale, dov’è il carcere, il caldo è asfissiante, due detenuti sono svenuti per il caldo e certamente anche il piccolo è malato per questo! Spero che possano uscire presto! Per Pasqua ho regalato un pò di soldi alle guardie carcerarie, alla donna che si occupa del reparto donne, ad alcuni detenuti che conosco da tempo …Quello che mi ha fatto veramente piacere è stato che, senza che dicessi niente, sono stati i detenuti stessi a dirmi che Ismael è stato bravissimo, che non ha fatto mancare loro niente. Insomma Ismael sta crescendo bene! Io stessa l’ho visto diverso, finalmente sorride, e saluta tutti allegramente!

DISTRIBUZIONE DEL RISO

Prima di Pasqua siamo andati ad Hell Ville, per comprare il riso, per la solita distribuzione. Tutti ci chiedevano se veramente lo davamo anche il 9 aprile, che era il lunedì di Pasqua. Certamente! La fame non conosce festa! Così,dal lunedì 9 al 13, abbiamo dato il riso VEDI LA GALLERIA

Il giorno di Pasqua ho mangiato con tutti i miei vecchi e paraplegici e anche con chi era solo, senza famiglia. Erano tutti invitati! E’ stato un pranzo veramente allegro! Hanno fatto tutti il bis e il tris!! Ad un certo momento , mi sono accorta che ognuno, piano piano, cacciava un sacchetto di plastica dalla tasca, e ci faceva scendere dentro il riso e i gamberi e il pesce fritto, che erano rimasti nel piatto. Allora ho detto che non era necessario fare questa operazione, perchè avremmo portato noi il resto per la cena, direttamente a casa loro. E così abbiamo fatto. VEDI LA GALLERIA

SANITA’

ono andata subito a salutare anche le infermiere di uno dei nostri dispensari. Ho trovato tutto in ordine e mi hanno mostrato il registro delle visite, ben 107, il giorno prima. C’è infatti un’epidemia di congiuntivite virale e così vengono tutti da noi. Sono tutti con gli occhi gonfi, prof, alunni, dottori, infermieri, i miei vecchi, in tutta l’isola, città e mi dicono anche alla Grande Terre. Ma non è la prima volta che capita questo, anche tanti anni fà fui costretta a comprare colliri antibiotici in quantità industriale per curare tutti. Ora cerco di mandare tutti al dispensario, ma c’è sempre chi viene ancora da me (non si trovano più colliri). Poi Benaline (l’infermiera) mi ha fatto vedere una mano che stava curando e sono rimasta inorridita. Così sono andata via. VEDI LA GALLERIA 

Abbiamo mandato un nuovo infermiere, che è venuto da Tana, a Nosy Faly, con tutto il nuovo arredamento per la sua casa e per il dispensario. Ne aspettiamo un altro per il dispensario ad Andranobe, da dove se n’è andata l’infermiera precedente. Come vedete, grande movimento nei nostri dispensari!

Il Medico Ispettore, appena ha saputo del mio arrivo, mi ha telefonato per ricordarmi che gli avevo promesso di mettere l’acqua al Dispensario Pubblico della città!! Lo so che sono cose che non spettano a me, ma tanto loro non lo fanno e i medici e gli infermieri non possono neanche lavarsi le mani. E pensate che in questo grande dispensario della città, si fanno le vaccinazioni per i neonati, le visite e gli esami ai tubercolotici, le visite ai bambini piccoli. Io lo faccio per loro, per la gente del posto che va lì a visitarsi e a curarsi. Ora c’è l’acqua in tutte le stanze, arriva anche al primo piano e l’ho messa anche nel gabinetto dentistico, che è lì a fianco e che è sempre pubblico. Mi hanno detto gli operai che hanno lavorato lì, che tutti mi hanno mandato mille ringraziamenti . non ho avuto ancora il tempo di passarci perchè ….sono dovuta andare un momentino in Italia!

In Italia dal 24 al 29 aprile

Lunedì 23 aprile , alle ore 22,00 mi hanno telefonato per domandarmi quando sarei arrivata a Termoli. Sono rimasta meravigliata della domanda e ho chiesto se erano sicuri di voler parlare con me! Sì, proprio con la prof. Consiglio. (era da tanto che non mi sentivo chiamare così!). Ero la vincitrice del premio del Rotary “D’Andrea”, che dovevano appunto assegnarmi il giorno 25 aprile, a Termoli. Mi avevano inviato già delle email in proposito, tramite un dott., che ritenevano mio collaboratore (chissà come mai!) e che, chiaramente, mai mi aveva reso partecipe dell’evento. Ho spiegato che ero in Madagascar e che ero all’oscuro di tutta questa organizzazione. Dopo varie telefonate concitate, abbiamo deciso che avrei mandato qualcuno a rappresentarmi, anche se il regolamento di questi premi richiede necessariamente la presenza del vincitore. Era impossibile fare altrimenti! Quindi ancora varie telefonate in Italia, per vedere chi sarebbe potuto andare a Termoli in mia rappresentanza. Finalmente il caro Attilio Impronta, da Milano, che mi è sempre vicino ed è effettivamente un grande collaboratore (quando vengo in Italia, mi accompagna spesso agli eventi) si dichiara disponibile ad andar a Termoli il 25 aprile, anche se il 26 deve partire per Israele! Tiro un sospiro di sollievo, così posso dormire tranquilla! La mattina del 24 ero sulla mia veranda, avevo da poco finito di parlare con i turisti del turismo solidale, dicendo che ci saremmo visti a pranzo, quando mi sono ricordata che aspettavamo un’altra italiana che aveva prenotato il boungalow e che doveva arrivare alle 11,30. L’air Italy, infatti il martedì arriva tardi. Erano le 10,30 quando ho pensato “Ma allora l’aereo oggi riparte alle 13,00 potrei prenderlo!” Per non farvela troppo lunga, riesco ad avere un biglietto direttamente all’aeroporto, ma devo correre, perchè è già tardi! Prendo la mia borsa, una cesta malgascia, come bagaglio a mano, c’infilo una camicia da notte, qualche indumento intimo, chiamo un taxi e arrivo alle 12,00 all’aeroporto. Così parto per l’Italia, senza poter avvisare nessuno, non c’era tempo! Arrivo all’1 di notte a Roma, resto in albergo a Fiumicino e la mattina, alle 8,00 , con Attilio che arrivava in aereo da Milano, partiamo con la macchina della sua azienda per Termoli! Tutto risolto magnificamente! Un teatro pieno di gente mi aspettava, i vari relatori si erano già alternati, così arrivo giusto in tempo! Ascolto tessere tutte le mie lodi, (esagerate!), ricevo il premio, (un assegno di 5.000 euro) i vari gagliardetti e poi tutti a pranzo! Alle 16,30 eravamo ancora a pranzo quando, scusandoci, siamo letteralmente scappati perchè Attilio non perdesse l’aereo che da Napoli doveva portarlo a Milano. Arriviamo giusto in tempo a Capodichino, Attilio prende l’aereo ed io la strada per Posillipo! Saluto tutta la mia numerosa famiglia, figlia e nipotino felici e sorpresi di rivedermi così presto! Ancora 4 giorni in Italia. Approfitto per comprare in farmacia tutto quello che mi serviva, almeno una trentina di colliri, il vello per Julien il paraplegico, a cui sono ricominciate le piaghe da decubito e medicinali vari. Lunedì 29, prendo un treno per Roma, saluto l’altro figlio e i 2 nipotini, e da Fiumicino riparto per Nosy Be, dove arrivo martedì 30.

Perciò la mia lettera di Aprile è arrivata in ritardo sul sito….sono giustificata!! Vi abbraccio tutti con tanto affetto, ringraziandovi per tutti gli eventi che avete organizzato per me, quest’inverno, e a cui ho partecipato con immenso piacere!

Un bacio.
Manina.

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