Cari amici,

questa volta niente foto, solo “concetti”!!

Col freddo, seguendo la loro tradizione, sono cominciate le circoncisioni, come ogni anno.

Nel nostro ambulatorio di Ampassindava, ne stiamo facendo in media una decina al giorno. Sono cominciate da 15 giorni, quindi solo qui, finora sono stati circoncisi più di 150 bambini , e continuerà nel mese di agosto.. Tutti con la lidocaina, fili di sutura, senza problemi, nessun bambino muore più d’infezione, come una volta. Vi ricordo che questo avviene un tutto il Madagascar, indipendentemente dalla religione! Non ne possiamo fare di più, perchè intanto devono continuare le visite regolari, altrimenti dove va la gente a curarsi? L’ospedale della cittàè lontano ed è a pagamento, noi siamo gli unici a curare da tanti anni gratuitamente. Vi ricordo che da noi partoriscono le donne, si fanno le flebo, si cura così la malaria, si fanno le suture se si feriscono gravemente , medicazioni se sono meno gravi, si visitano e si danno antibiotici ed antinfiammatori e tutti ci sono veramente grati. Quante vite salvate! Certo sono dei piccoli ambulatori, di due o tre stanze, ma anche le infermiere italiane e svizzere che sono passate da poco da noi, e sono entrate nell’ambulatorio, sono rimaste colpite dall’ordine, la pulizia e la bravura del personale malgascio, mi hanno detto “ sinceramente non sarei capace di fare tutto questo”. Inoltre i nostri ambulatori a Nosy Be sono dislocati uno al centro, uno al sud e uno al nord dell’isola, in modo da servire tutta la popolazione. Gli altri , in Madagascar sono dislocati sulle coste lontane da tutti e nella brousse, dove la gente sarebbe abbandonata. I nostri infermieri sono là e curano tutti. Pensate che vengono ogni due mesi per consegnarci un rapporto scritto sul numero di malati, le malattie, le medicine che hanno dato…E’ così che si salva la vita alle persone nel terzo mondo, semplicemente!. Non servono ospedali megalattici, superaccessiorati, ecografia, elettrocardiogramma, etc etc. Passano anni e anni per costruirli e intanto quante persone muoiono? E come fa la gente per raggiungerli, pagano un taxi o, malati come sono, marciano a piedi per chilometri? E potranno poi pagarlo? Chi sta a contatto con la popolazione sa che questi sono i veri problemi e perciò, dopo tanti anni di esperienza e di contatto con loro, ho continuato a costruire, sempre su insistente richiesta dei capovillaggi, piccoli ambulatori efficienti, adatti a curare chi ha bisogno di aiuto. Qui inoltre non hanno le nostre malattie, (tumori, malattie cardiache, colesterolo) quindi non servono grandi apparecchiature per esami speciali, ma noi vogliamo sempre trasportare i nostri modelli, ancora ritenuti “superiori”, senza curarci delle vere esigenze degli altri. Oppure, a questo punto, mi viene un dubbio, forse, inconsciamente, vogliamo costruire grandi ospedali su modello occidentale “perchè se noi bianchi, che viviamo nell’isola o che ci veniamo come semplici turisti, ci dovessimo ammalare, dove potremmo andare a curarci? Forse nello sporco ospedale malgascio della città? “. Ma allora il grande ospedale che si costruisce chiedendo soldi ai benefattori, forse non è sempre per la popolazione locale! E perciò forse c’è chi, ancora, con gli altri bianchi, continua a criticare i nostri “piccoli” dispensari (senza mai esserci entrato oltretutto!!), Sono inutili per loro. D’altra parte, chi mai si è preoccupato della popolazione locale? Triste considerazione! Gelosia e ignoranza!! Ringrazio perciò in particolare un mio sostenitore (che è anche venuto qui con la famiglia e “ha visto”) che, da anni, ogni mese m’invia un contributo per sostenere un dispensario. Grazie a voi tutti, che continuate ad aiutarmi e permettermi così di mandare avanti tutte le attività realizzate in questi anni, in aiuto alla popolazione locale!

ISTRUZIONE 

Il liceo tecnico “ricomicia” a crescere. In realta’, non ve l’avevo scritto, ma i lavori si erano fermati, per ordine del comune. Una mattina mi e’ arrivata una lettera di “arrete de travaux.” Cerco di leggere bene, e vedo che la prima lettera che chiedeva al comune di arrestare i lavori al “batiman de Manina”, proveniva proprio dal” nuovo” Chef Cisco (il capo della circoscrizione scolastica) che io conosco da sempre e che spesso ho aiutato. La cosa non mi preoccupa piu’ di tanto, perche’ avevamo tanti lavori ancora da fare (e’ così che ho avuto il tempo di riparare anche la mia casa, vedete la provvidenza?) , ma mi fa capire che stanno sempre tutti in agguato per paura di qualche altra mia scuola gratuita (il nuovo Chef Cisco ha una scuola privata). La cosa mi fa ridere, perche’ a giugno scorso avevamo posato la prima pietra, alla presenza del viceministro dell’istruzione tecnica, il precedente Chef Cisco, e altre autorita’. So che quando fanno queste gaffes, tutto torna a mio favore! Lo dico sempre a tutti! Meno male che ho dei nemici! Il 26 giugno, giorno della sfilata, seduta tra le autorita’, “combinazione”, capito proprio accanto alla moglie dello Chef Cisco, (suo marito e’ al suo fianco), dall’altro lato ho il vicesindaco. Mi salutano gentilmente e poi mi chiedono come va.” Benissimo rispondo, sorridendo, vi ringrazio per aver fermato i lavori pubblici del liceo tecnico, ma perche’ avete scritto “Batiman de Manina?”. Credo che questo non piacera’ al ministero. Comunque per me nessun problema.” Il vicesindaco dice subito “ e’ stato lui che ha insistito, indicando lo Chef Cisco, la moglie guardava suo marito stupita ed allora, con un po’ di cattiveria, dico con aria paternalistica” ma prendete informazioni prima di fare una cosa così grave!” E la moglie rimprovera il marito dicendogli la stessa cosa! Alla fine della sfilata, un signore che era seduto un po’ piu’ avanti di noi, mi mostra un tesserino del ministero dell’istruzione tecnica e dice di volermi parlare perche’ il ministro vuole informazioni in merito all’arresto dei lavori. Non ci credo!! Avevo appena detto una bugia sul ministero ed ecco che diventa realta’. Mai lo sfizio di dire una piccola bugia!! Dopo due giorni viene da Diego Suarez il direttore dell ‘Istruzione Tecnica , per parlare con il Comune e con lo Chef Cisco. Viene da me e mi riferisce che si sono scusati con lui, che stanno preparando un’altra lettera per far far ricominciare i lavori , che non c’e’ nessun problema e che e’ tutto risolto. Ma, “per combinazione” c’e’ una inaugurazione a Nosy Be e mi viene riferito che insieme al ministro delle finanze, verra’ anche il Ministro dell’ Istruzione Tecnica. Il direttore mi propone di andare all’aeroporto con lui per accogliere e conoscere il ministro che arrivera’. Veramente non mi sembra opportuno e poi che ruolo ho io per andare ad accogliere il ministro? Cosi’ rimango a casa tranquillamente. Il giorno successivo mi telefonano per chiedermi di ricevere in mattinata il Ministro dell’ Istruzione Tecnica, che vuole conoscermi e parlarmi.. Concedo!!!! Ma poi grande confusione!! Dove lo accogliamo?? Vi ricordate la foto della mia casa? Tutti al lavoro!! Cerchiamo in tutta fretta, con una pompa dell’acqua, senza allagare la casa possibilmente, di “ripulire” il pavimento incrostato dal cemento caduto, eliminiamo qualche ponteggio per poterlo almeno farlo entrare dalla porta principale. Vi immaginate farlo entrare dalla porta della cucina, tra i fornelli, con uno “scusatemi, ma stiamo facendo dei lavori, stava cadendo il tetto!”??? Riusciamo cosi’ a creare almeno un’apparenza di normalita’..Mando subito altri a comprare qualche bibita..Appena in tempo!! Arrivano due belle macchine, con altre autorita’ e guardie del corpo. Accolgo il ministro nella mia casa oramai “perfetta” e faccio accomodare tutti nel salotto interno. E’ un uomo alto e sorridente, molto simpatico. Mi porge subito una lettera e mi dice che gli avevano riferito dell’arresto dei lavori e che lui pubblicamente il giorno prima, nel discorso ufficiale aveva rimproverato gli autori di un atto cosi’ grave! Invece di ringraziare di avere una persona come me, che li aiuta!! Gelosia e ignoranza (ancora una volta)! Ha preteso dalle autorita’ locali la lettera scritta e non le chiacchiere e poi ha voluto portarmela di persona per ringraziarmi…Sul tavolo esterno avevo gia’ messo in bella mostra il progetto del liceo tecnico e lo invito a dargli uno sguardo. Lui si alza e tutti con lui. Resta colpito, (devo sempre ringraziare l’ingegnere fiorentino che me l’ha preparato) e allora lo invito anche ad andare di fronte per vedere “il turismo solidale” (anche per non restare tra i ponteggi). Cosi’, sempre seguiti da tutti, passeggiamo tra i bungalow…E’ veramente contento e si congratula! Ritorniamo a casa, offriamo qualche bibita a tutta l’equipe e poi mi chiede di che citta’ d’italia provengo. Napoli!! Lui e’ stato a Roma perche’ suo fratello e’ stato ambasciatore del Madagascar a Roma fino al 2007. “Noooo!!!!!!!! MA Io l’ho conosciuto allora!!! E’ stato lui che gentilmente mi aprii i saloni dell’ambasciata di Roma, per un mio evento e ci accolse con tanta cortesia. Ho conosciuto anche la moglie e i figli. Partecipo’ all’evento offrendoci anche due bottiglie di champagne. (grandi risate). Ora e’ a Dakar, se non sbaglio! “ si’…E’ proprio lui!! Nell’ andarsene mi dice “ per ora sono intervenuto gentilmente, con diplomazia, ma se qualcuno dovesse ancora darle fastidio, me lo faccia sapere subito, non sara’ la stessa cosa!” Tante strette di mano, qualcuno mi bacia e mi ringrazia. Partono tutti. La notizia si diffonde “il ministro e’ andato di persona a casa di Manina .”!! Vedete perche’ io dico sempre “ e’ importante avere dei nemici! (Per di piu’ gelosi ed ignoranti!”)

Questa lettera che avevo cominciato tanto tranquillamente, alla fine credo che possa intitolarla “Le mie battaglie”! Che ne dite?

Nella prossima lettera avrete tante belle foto e la potremmo chiamare “le mie soddisfazioni”!! A presto, allora!

Vi abbraccio sempre con tanto affetto.
Manina