CARI AMICI,

Questo mese, tantissime cose !

Comincio con la PRIGIONE, perché se vi avessi scritto all´ inizio del mese, sarei stata “tragica”!

Ero veramente delusa dalla partenza improvvisa del “buon”direttore di cui vi avevo tanto ben parlato nell´ ultima lettera e avevo pensato “Qui, mai cantare vittoria”!
Anche lui, dispiaciuto, è venuto a salutarmi a casa e abbiamo mangiato insieme a due ragazzi francesi, che erano passati per conoscermi.
Il nuovo direttore “titolare”, (vuol dire che resterá per molto tempo) aveva la divisa militare e non sapevo bene come fosse., ero un pó titubante….invece….per il momento….OTTIMO! (mai cantare vittoria, ma mi sento sollevata!)
Il primo giorno, siamo entrati insieme nel cortile e siamo andati a vedere come andava il corso di alfabetizzazione di cui non era a conoscenza! Quando alcuni detenuti hanno detto che non avevano la penna (i nuovi arrivati,… ma molti sono usciti) lui é andato subito nel suo ufficio e ha portato tutte le penne! Forse a voi sembrerá una cosa banale, ma a me é sembrata un ottimo segno e infatti la collaborazione é andata avanti. Avendo avuto un ´ idea improvvisa, quel giorno stesso, ho chiesto ai detenuti se per caso ci fosse tra loro chi sapeva disegnare e tre giovani mi hanno risposto che erano disegnatori e pittori e ora., d´accordo col direttore…stiamo facendo dipingere le pareti esterne delle celle con dei murales, dai detenuti stessi! Mare , palme e piroghe! (quello di cui certamente sentivano la mancanza!)
Valeria, una ragazza italiana che é venuta da me, per fare un corso di disegno e pittura ai bambini, ha preparato dei disegni, e con i detenuti abbiamo scelto quelli che preferivano.
Abbiamo comprato barattoli e barattoli di tutti i colori, pennelli, secchi, matite per cominciare i disegni,. (vogliono dipingere anche l ´ interno di una cella e la sala del corso di alfabetizzazione).
I detenuti mi hanno chiesto un pó di sigarette “per ben concentrarsi nel lavoro!” Gliele ho comprate con piacere!
Ebbene? Il giorno successivo, quando sono andata a portare la carne etc etc un primo muro era giá tutto dipinto e c´erano altri ragazzi che dipingevano le altre pareti….insomma si lavorava dappertutto….che bello!! Domani avró la sorpresa finale!!! Tutto dipinto, sicuramente!!!
Ma… a proposito, vi ho detto che ho portato la tv in carcere (col permesso del primo direttore) perché i detenuti potessero vedere il campionato? Credo di no, perché il campionato é cominciato a giugno! L´ hanno messa nel centro del cortile, tra gli alberi di mango, con una prolunga (sempre comprata da me) e tranne la sera, guardano le partite! Ero preoccupata che l´arrivo del nuovo direttore cambiasse le cose, invece niente é cambiato, per fortuna! (d´altra parte era un pó difficile togliere una cosa giá autorizzata!)
Come vedete, per ora tutto bene al carcere!! (ma..mai cantare vittoria!)

La scuola e lo sport

Ai primi di giugno abbiamo cominciato con lo sport scolaire.
Diverse equipes delle nostre scuole sono andate a competere per il salto in alto, salto in lungo, calcio etc. Logicamente ci é costato parecchio lo spostamento nello stadio della cittá di tanti ragazzi, per tanti giorni, ma…é stato importante per loro partecipare e qualche volta…vincere pure!!
Poi abbiamo continuato, il 9 giugno, con la nostra equipe di Basket.
In 15 sono andati a Diego Suarez per i regionali sono arrivati in finale (secondi!)
Sono rimasti lí dieci giorni! Sonr o arrivati trionfanti a casa mia con una coppa, non troppo grande, ma era pur sempre una coppa! Hanno festeggiato fino a tarda sera, giú nel villaggio….mi chiedevo giá nel pomeriggio cosa fosse tutto quell´insolito chiasso, musica, grida “di vittoria” appunto, e qualcuno mi ha detto “ma sono i tuoi basketeurs!”

Il 24 giugno sono partiti per Tulear per i provinciali e non sono ancora tornati!

Dal 9 al 13 distribuzione del riso, come tutti i mesi.

Il 16 giugno é stata” la giornata dell´enfant” !
E´stata una giornata molto importante per “noi”
Sono venute molte autoritá da Tana e “la Ministra” della popolazione, cioé degli affari sociali, é venuta nella nostra scuola di Ambondrona per portare regali a mille dei nostri bambini!
Abbiamo parlato molto(ci siamo trovate perfettamente con le idee e lei ha fatto le mie lodi, ringraziandomi per l´opera sociale svolta qui, stesso lí sul posto, e quindi sia i giornali che la tv locale e nazionale hanno riportato il suo discorso!…Guarda la GALLERIA.

Il 26 giugno : giornata dell´indipendenza.
Si festeggiavano i 50 anni dell´indipendenza dalla Francia. Come tutti gli anni abbiamo portato i nosti bambini alla sfilata in cittá. Quest´anno 400 bambini hanno sfilato seguiti dalla nostra scuola di Agricoltura (con zappe e rastrelli) , seguiti dalla nostra equipe di Basket (con coppa e palloni)  . Il nostro passaggio é durato 9 minuti esatti! (lo so perché una gentile coppia di Venezia ha filmato il tutto!) Guardate che sono tanti!!!!

Il 30 giugno abbiamo chiuso le scuole.
Abbiamo giá dato le pagelle nel mio villaggio (sempre i premi ai primi 3 e all´ultimo), poi faremo lo stesso negli altri.
Visto che é finita la scuola….é cominciato il corso di disegno e pittura, per i bambini dai 9 ai 12 anni con Valeria, una ragazza (pittrice) di Roma, ma che vive a Berlino.
Per ora tutto per il meglio!!

OSPEDALE

Abbiamo portato tutto il materiale per il dispensario che volevamo aprire nella brousse (vedi altra lettera) e cosí si é aperto un altro posto di soccorso comunitario!

Grande collaborazione col chirurgo dell´ospedale della cittá, che ha studiato 7 anni in Italia e che perció parla benissimo l´ italiano!
Chiaramente gli sto mandando tutti i miei malati, come al solito, ma poi…ci capiamo perfettamente sulla diagnosi, la terapia eventuale, l´operazione da fare..Che lusso!!
E´arrivato dalla Reunion il container del francese, con cui abbiamo cominciato a mettere l´acqua in ospedale e sono arrivati cosí molti strumenti che qui mancavano, anche sofisticati.
Per me c´erano 35 cartoni di libri in francese, per la biblioteca scolastica di Ambondrona!

QUOTIDIANO

Solito centro di emigrazione-immigrazione!
Ieri é tornato ad Ambilobe un ragazzo che era venuto a Nosy Be (stava giá da 2 settimane) chiamato da un compagno, che gli aveva promesso del lavoro. Come al solito, arrivato qui, l´amico gli ha detto che non c´era piú lavoro e allora aveva cercato lui stesso qualcosa, ma inutilmente, e cosí erano giá due giorni che non aveva niente da mangiare.e non sapeva come fare per ritornare a casa, per fortuna in citta´gli avevano detto di me e (a piedi, dalla cittá era arrivato a casa mia.).
La mattina successiva,accompagnato al porto e fatto il biglietto per Ambilobe! Partito con mille ringraziamenti.
Sono arrivate (sempre a piedi, ma solo un´ora di cammino dal loro villaggio di Djabala Honko) tre donne, ognuna con un bambino piccolissimo in braccio e tutte mal vestite. In realtá il problema era solo per una di esse, ma questa era arrivata solo da due giorni e non conosceva l´isola, cosí le altre due l´avevano accompagnata da me. Il bambino che questa aveva in braccio, solo di un mese, ma poteva essere anche di qualche giorno, tanto era piccolo, era nato senza la bocca e una parte di naso, si vedeva solo la lingua. So che c´é un termine per questo, ma non mi ricordo come si dice.
Il piccolo piangeva e si vedeva che aveva fame. La madre giovanissima, senza esperienza, cercava di far succhiare il piccolo, ho cercato di aiutarla, ma era veramente difficile, data tutta la bocca aperta. In piú ho visto subito che lei non aveva quasi latte. Le ho chiesto se avesse cercato col biberon…
Le altre donne mi hanno subito detto che la ragazza era sola, il compagno l´aveva lasciata quando aveva visto il piccolo, dicendo che non poteva essere suo figlio, cosí malato e lei non poteva certo avere latte, dal momento che non aveva da mangiare, se non quello che loro stesse le avevano dato per aiutarla. Le ho chiesto allora se non volesse ritornare dai suoi, visto che qui non aveva nessuno di famiglia, mi ha risposto che veniva da un villaggio, vicino Tulear (-madagascar- sud), dove per la siccitá, non cresceva neanche una radice…
Chiaramente le ho dato un biberon e del latte in polvere, per il bambino, il riso per lei (poi la provvidenza mi ha mandato una donna che vendeva pesce) e cosí ho comprato il pesce per tutte e tre, ho dato dei pullover a tutte, visto che ora qui stiamo in inverno e tutti hanno freddo, vestitini e magliette per i piccoli…insomma tutto quello che occorreva per il momento e l´ho messa nella lista del riso (che cosí si allunga sempre di piú).
L´ho poi fatta andare in ospedale, perché il chirurgo vedesse il piccolo e ho saputo che si potrá operare, tra un anno, appena avrá un pó di carne, a Diego Suarez, dove ogni 3 mesi, arriva uno specialista, proprio per questa malattia. Ho tirato un sospiro di sollievo! C´é una soluzione anche qui!
La cosa piú bella, secondo me, é che le altre donne (che non avevo mai visto) si sono preoccupate di lei, l´hanno accompaganata da me e poi anche all´ospedale il giorno dopo. Un pó di solidarietá infine anche tra di loro, forse perché tutte della stessa etnia!

Ci sarebbero tante cose ancora da raccontarvi, ma non voglio stancarvi! Questo aggiornamento é stato quanto mai lungo! Lo riconosco!
Ringrazio tutti coloro che mi aiutano con il loro contributo e che mi dispiace non poter ringraziare personalmente perché non ho la loro email!
Scrivetemi! Un grande abbraccio.
Manina